Marocco magico, stregato, segreto
Marocco magico: come nasce la mia scelta
Quando decido le mete dei miei viaggi, oltre ad andare a sentimento, come raccontavo a Simona nel suo accogliente salotto di Oltre le Parole, valuto anche l’elemento magico, spirituale. Per questo è difficile che io mi orienti verso mete come Dubai, nonostante alcune esperienze gradevoli a Doha e Abu Dhabi.
Il Marocco non è saltato fuori dal cilindro per caso, mi richiamava da un po’.
Da appassionata di argomenti che hanno a che fare con spiritualità ed esoterismo non potevo perdermi una terra come questa e sono decisa a tornarci, nonostante gli ultimi intoppi per annusare quel Marocco magico che tanto mi affascina, se pure con rispetto e a debita distanza di sicurezza perché, come si suol dire:
Curiosity killed the cat
… Dopotutto anche questo fa parte della magia quotidiana, sentire quando è esattamente il momento giusto per fare le cose, nonostante biglietti e passaporto alla mano. Sono abbastanza folle da farlo senza rimpianti. 🙂
Il Marocco è la terra in cui la tradizione sufi, ramo mistico dell’Islam, affonda radici profonde, almeno dal XI secolo. E qualcosa, nel substrato sociale e spirituale sta accadendo. Qualcosa che potrebbe bilanciare rigidità religiose e morali maturate, nel corso del tempo, nella società marocchina.
Dopotutto chiunque nasce condizionato dalla società in cui vive e puntare il dito verso i condizionamenti degli altri paesi significa anche puntare il dito verso i propri, pur non vedendoli. Il cammino spirituale è per me anche una liberazione verso questo tipo di schemi, per conoscere la mia vera natura, chi sono io, come direbbe il buon Ramana Maharshi, mistico indiano (ad Aranuchala c’è ancora il suo ashram, un luogo pacifico, paradisiaco).
Marocco e mistero
Il Marocco segreto è, in parte, quello delle confraternite sufi, alle quali difficilmente un occidentale potrà accedere. I loro rappresentanti organizzano grandi festival di musica gnawa nel variegato e affascinante territorio marocchino. Come il festival di Fez o quello di Essaouira.
Ed è anche quello della magia popolare impastata di credenze religiose, incantesimi e maledizioni. Riti con gli animali come iguane, galline, tartarughe o capretti innocenti e piagnucolanti, di cui ho preso consapevolezza leggendo blog o confrontandomi con chi in Marocco ci vive o viaggia da anni.
Calderone di superstizioni non lontane da quelle della nostra cultura popolare di 60 anni fa, ancora viva in alcuni paesini da nord a sud, o delle nostre tradizioni religiose ancora presenti come i riti pasquali.
Il Marocco magico include quella stregoneria verde, strettamente connessa alla natura, che potremmo tranquillamente chiamare erboristeria naturale. In Marocco, bighellonando con i miei compagni di viaggio salentini, quelle brigate solidali che si improvvisano tra viaggiatori, entravamo spesso a curiosare nelle farmacie berbere, così le chiamavamo.
Quei negozietti angusti e pieni di colori, dove varcando l’uscio sembra di penetrare un’altra epoca e dimensione, che si preannunciano già dall’esterno con i sacchi di salvia bianca sistemati fuori in un disordine ordinato e che seducono ad imboccare l’uscio. Non quelli turistici ma gli altri, celati nel mistero delle medine, dove va la gente del posto a fare la sua spesa quotidiana avvolta nella djellaba, l’abito tipico.
Dove il turista non dovrebbe andare da solo ma noi eravamo in tre e c’era un ramingo con noi, un pirata di mare e di terre, e nessuno si è avvicinato più a me e L. da allora per importunarci e così abbiamo inziato a ridere e scrollarci di dosso la pesantezza di alcuni incantatori di serpenti, ladri di sogni.
(E il loro scopo, in fondo, è proprio questo: rubare le illusioni. La vita si serve di loro per riportare alla realtà, piantare i piedi per terra, spingendo fino in fondo le radici).
Ero affascinata, e lo sono ancora, da quelle pratiche naturali di cura naturale raccontata in tutto il suo splendore in Medicina, Magia e Mistero in Marocco di Eva Duo e Mustafà Akhmisse.
Libro che affronta questo argomento analizzando i principi attivi utilizzati a base vegetale, minerale e ahimè (che sembra una parola araba) animale. Esplorando le proprietà curative di alcuni tatuaggi – capaci di fermare infezioni – piante medicina africane e figure misteriose e controverse di sciamani e santi.
Libro consigliato da drinkfromlife, insieme ad un biglietto alato verso il Marocco, con bagaglio leggero, e radici sotto i piedi.
xxx
Sara Chandana
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Leggerti qui è stato un po’ come continuare la nostra chiacchierata Sara <3. I tuoi viaggi non sono mai scontati e riescono sempre a colpirmi per la loro bellezza segreta. La tua ricerca di luoghi, attività insolite e nascoste è incredibile. Continua sempre a portarmi in questi viaggi magici con te!
Mi sono accorta solo adesso di non averti risposto, scusami. Grazie di cuore per quello che scrivi, ti abbraccio forte!
Favoloso. Devo andare in Marocco a ottobre e questa lettura di è rivelata decisamente suggestiva: non si può dire diversamente di un testo che parla di magia e incanto.
Mi affascina molto il mondo delle erboristerie naturali e della magia popolare. Però non riesco a fare le cose che fai tu. C’è anche un problema che ho visto nei paesi arabi, escluso Dubai che è una Disneyland dei grandi (e a me piace molto ) Sono alta quasi 1,80 e capelli biondi lunghi, si vede dalle foto. Ho visto che questo tipo di donna piace molto a loro. Io viaggio da sola, e rischio di essere importunata (e anche tanto e mi fermo qui) Poi sinceramente, non posso non tenere conto che i problemi degli integralisti islamici ci sono e non starei tranquilla. Non lo dico solo io, il Marocco è nei paesi abbastanza a rischio sul sito della Farnesina. Ti ammiro per quello che riesci a fare, però preferisco non rischiare piuttosto che rimpiangere la prudenza.
Ho notato anche in India che davanti ai capelli biondi hanno delle reazioni diverse. Fai bene a seguire il tuo sentire, dopotutto tu devi sentirti tranquilla. Io mi mimetizzo abbastanza bene in India e Marocco, mi prendono per una di loro e mi rispettano anche per via dell’ abbigliamento. Diciamo che non devo cambiare molto me stessa in questi paesi, tendenzialmente per alcuni aspetti sono simile a loro. In realtà il Marocco è molto tranquillo, anzi negli ultimi tempi i controlli si sono intensificati. Anche troppo.
Poi dipende, se si va senza guida in posti isolati si deve mettere in conto pure il pericolo. Io non lo faccio nemmeno in Salento.
Il Marocco è una meta che affascina anche me e mi attira da diverso tempo, chissà che magari un giorno possa visitarlo… Corro a leggere anche i tuoi altri articoli a tema, troverò senza dubbio utilissimi consigli
Mi piace leggerti quando racconti del Marocco, si vede che ti è piaciuto molto! anche a me, ha un non so che di magico, hai ragione. Continuo a seguirti, perchè leggendoti è un po’ come rivivere le vie, i deserti e gli odori di questa terra
Che delizia, che incanto.. le famose farmacie berbere! Riesco a sentirne gli odori pungenti, e a vederne i colori sgargianti. Il mondo andrebbe vissuto tutto senza rinchiudersi in schemi assurdi. Viva la bellezza della diversità. Sempre
Il Marocco è una meta su cui stiamo riflettendo da tempo: dapprima dubbiosi, ora non vediamo l’ora di partire ma la nostra conoscenza della meta è ancora superficiale. Non conoscevamo, in particolare, questo aspetto mistico.
Che bellissimo articolo! Il MArocco con gli occhi di una viaggiatrice “non turista” è un’altra cosa!
Grazie mille, cerco di essere sempre meno turista e più viaggiatrice. Mi arricchisce maggiormente. <3
L’unico stato africano che ho visitato è stato il Marocco, tra l’altro la prima volta molto per caso perché Casablanca faceva parte di un viaggio in crociera alle Canarie. Ho trascorso a Casablanca solo una giornata, quindi ho approfittato per visitare Marrakech. Una volta rientrata a casa ho pensato a questo bel Paese e così nell’arco di tre anni ho partecipato a due viaggi di gruppo in Marocco. Prima 5 giorni tra città imperiali e notte nel deserto del Sahara (meravigliosa!!), poi un lungo weekend nel nord, dove ho visto l’affascinante città blu di Chefchaouen
Davvero interessante anche questa meta io non ho ancora avuto modo di venire in Marocco
Il Marocco ti aspetta. 🙂
Che luogo magico! Non ci sono mai stata e spero di poterci andare presto!
Ho scoperto ora il tuo blog e mi hai stregato (per rimanere in tema…). Come te medito e pratico yoga, sono vegetariana (pescetariana virante verso il vegetarianesimo) sto abbracciando il minimalismo che si riflette anche nei viaggi. Sono stata in Marocco una sola volta, visitando Marrakech e Essaouira, ma leggere di questo aspetto è affascinante da morire. Ti seguirò più che volentieri
Ciao Natascia, allora ci siamo proprio trovate! Quando leggo commenti come il tuo mi brilla il cuore. Grazie. <3
Leggerti mi emoziona sempre, hai uno stile che crea magia! Il Marocco chiama molto anche ma da troppo tempo
E allora ci devi andare. 🙂 Anche perché i voli dall’Italia, ormai, costano veramente poco.
Grazie per la magia, qualcuno a volte mi dice che sono un po’ magica, chissà… 😀
Non sono mai stata in Nord Africa e il Marocco è uno di quei paesi che vorrei tanto viaggiare: i suoi colori, i suoi odori, i suoi contrasti. E non mi meraviglierei di trovare storie di streghe, incantesimi e maghe d’altri tempi.
Il Marocco senza dubbio è completamente diverso da un paese come Dubai, tuttavia avendo visto entrambi e soggiornato nella zona vecchia di Dubai anche li ho trovato degli aspetti magici , soprattutto gli attraversamenti del canale con l’abra , Le donne con i loro abiti ed il museo. Sono due paesi che comunque non paragonerei
Ops, non avevo finito! .. Seppure in entrambi i paesi si respira la cultura araba il Marocco lo trovo antico e magico come dici tu Mentre gli emirati più moderni E all’avanguardia.
Ciao Julia, grazie per aver condiviso le tue opinioni. Non mi sarei mai sognata di paragonare due posti così diversi, che ho nominato solo per spiegare cosa cerco in un viaggio. 🙂
Tuttavia sono convinta che, in generale, la cultura araba sia molto affascinante, per me è poi una sorta di richiamo atavico.
Il Marocco è un Paese magico e affascinante e tu l’hai descritto in modo stupendo.
Magico, duro, con dei lati anche molto misteriosi. E alcuni misteri è meglio non cercare di aprirli.
La prima cosa che mi viene in mente del Marocco sono spezie e quindi piatti speziati che io adoro e poi il Marocco lo trovo antico, magico, misterioso e particolare.
Una terra che lascia il segno, nel bene e nel male.