Abbigliamento consigliato in India
Vado in India: come mi vesto?
La partenza per un luogo lontano e sconosciuto come l’India può innescare diverse domande, esistenziali e pratiche. Una di queste ultime riguarda i vestiti da mettere nello zaino, o in valigia. Viaggiando da diversi anni in India mi sono fatta un’idea di quale sia l’abbigliamento consono per visitare questo incredibile e sconvolgente paese. Per questo ho scritto la guida sull’abbigliamento consigliato in India. Buona lettura!
La mia amata India è un subcontinente enorme, pensa che è costituita da ben 29 stati. È la zona più popolata del mondo, seconda solo alla Cina. Il territorio è variegato, si va dalle vette di sconvolgente bellezza dell’Himalaya alle spiagge tropicali di Goa, dal suggestivo deserto del Thar alle backwaters del Kerala. L’India è immensa e imprevedibile, potrebbe essere paragonata a uno scrigno ricco di tesori preziosi e non basta una vita per conoscerla. Ogni volta che vado in India la voglia di aumenta, sono affamata di conoscere le sue tradizioni, la cultura e le genti che la vivono.
Nord o Sud?
Prima di programmare un viaggio in India è bene chiedersi: nord, sud o tutti e due? Questo è importante perché il clima cambia totalmente. Sono stata a Goa in spiaggia in bikini e dopo qualche giorno ero in montagna con il pile e i calzini di lana. Se non si parte con le idee chiare certo si può acquistare tutto lì. No problem! (In India sentirai spesso questa frase). I capi di abbigliamento sono bellissimi, colorati e costano molto meno rispetto all’Italia. Che si tratti di zaino (meglio se vuoto o quasi) in spalla o valigia (te la sconsiglio se hai in mente di viaggiare all’avventura) ci sono delle regole che è bene conoscere e che trasformano i turisti mordi e fuggi in viaggiatori e viaggiatrici consapevoli e responsabili, rispettosi del luogo che visitano e della cultura con la quale entrano in contatto.
Il viaggiatore e la viaggiatrice responsabile rispettano la cultura del posto che visitano, anche quando non la capiscono
L’India è un luogo incredibile che sembra viaggiare su un doppio binario. È come una Dea prosperosa che danza tenendo un piede nel passato e uno nel presente, con lo sguardo rivolto al futuro. Da un lato è profondamente legata alle sue tradizioni ancestrali. La sua gente pratica gli stessi rituali da millenni e le donne, meravigliose, indossano gli eleganti sari da altrettanto tempo.
Dall’altro è modernissima con le sue metropoli e i grattacieli che sembrano imitare il modello occidentale. Le nuove generazioni vestono alla moda, studiano non solo in India ma anche a Londra o negli Usa e sono specializzate in studi ingegneristici e in alta tecnologia. Questa dicotomia mi affascina ogni volta che metto piede nel paese delle meraviglie (e delle contraddizioni). Tenendo presente tutto questo mi regolo in base al posto che visito ma in generale utilizzo lo stesso criterio in lungo e in largo per tutto il paese. Rispetto la cultura del posto ben consapevole che non sto viaggiando in India per ancheggiare tra le strade o fare una sfilata di moda, che non ho intenzione di rompere nessuna regola sociale, o fare la strafottente, tanto sono una viaggiatrice. Quando tornerò nel mio paese, dove conosco i codici utilizzati i miei stessi codici, vivrò come sono abituata a fare.
Alcuni consigli alle donne sull’abbigliamento in India
In generale gli uomini posso vestire come vogliono, ma per noi donne il tasto da sfiorare è delicato. In India le donne indossano il sari – una lunga fascia di stoffa avvolta con maestria intorno al corpo – gli uomini non sono abituati a vedere parti di corpo scoperte. Il metro del pudore è diverso. Per loro, poi ci sono sempre le eccezioni, una donna in canottiera e pantaloncini può sembrare nuda. Certo, le cose stanno cambiando – e nelle grandi città ci si veste in tanti modi diversi – ma prima di scegliere cosa indossare è bene passarsi una mano sul cuore. Non voglio entrare nel discorso culturale, non mi interessa giudicare una società complessa, che necessità più di una vita per essere compresa, ma dare consigli utili.
Molte ragazze indiane vestono all’occidentale ormai ma ho notato che questo avviene soprattutto tra i ceti più elevati, in zone circoscritte come alcuni quartieri di città. A ciascuna il suo buonsenso. Ho visto turiste girare con gonnelline inguinali e toppini che erano solo un triangolo di stoffa e mi sono chiesta, conoscendo il contesto sociale e culturale, cosa saltasse loro in mente. Certo, lo puoi fare – ciascuno è libero – ma sappi che non stai proprio rispettando la cultura del luogo e che molto probabilmente sarai oggetto di diverse occhiate.
Abbigliamento consigliato in India: suggerimenti
- Spalle coperte. Acquista una di quelle bellissime sciarpine colorate! O anche più di una 🙂
- Gambe coperte. Puoi utilizzare gonne lunghe, leggings. Hai l’imbarazzo della scelta!
- Scarpe comode (infradito o chiuse davanti) da togliere facilmente. Prima di entrare nelle case, nei negozi o nei templi è opportuno togliersi le calzature come segno di rispetto. In alcune zone turistiche chiudono un occhio ma è sempre meglio accertarsi.
- Copriti la testa: facoltativo ma se lo fai è il top. Io mi regolo in base al contesto e al clima.
Oltre al sari, l’abito tradizionale indiano per le donne (lo sai che risale al 100 A.C?) è molto diffuso tra uomini e donne il Salwar Kamiz. Consiste in una camicia lunga e ampia – kurta – pantaloni comodi e un lungo scialle per le donne – dupatta – adibito a coprire testa, collo e spalle. Pantaloncini corti e canotte è meglio lasciarli a casa oppure riservarli per Goa.
Infatti a Goa, celebre località balneare, rinomata principalmente – e purtroppo – per i party in spiaggia (potrebbe interessarti questo articolo che ho scritto India Segreta) è invece possibile fare qualche strappo alle regole come andare al mare in bikini, indossare vestiti più corti. Lo so, da questo post posso sembrarti bacchettona, ma semplicemente mi piace avere rispetto verso la cultura del paese ospitante e verso me stessa.
Qualche volta, rarissima, mi è capitato di uscire in tutta fretta senza uno scialle sulle spalle, e di non avere le maniche alla maglietta, e se devo essere sincera mi sono sentita molto osservata. Tu hai visitato mete particolari che richiedevano un tacito codice di abbigliamento? Come ti sei comportata/o? Puoi integrare questa guida sull’abbigliamento consigliato in India scrivendo un commento oppure una mail a infodrinkfromlife@gmail.com
Alla prossima puntata con drinkfromlife!
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Che bello scoprire gli usi e costumi di altri paesi! Concordo con te sul fatto di rispettare sempre la mentalità e la cuLaura dei luoghi!
Sono felice che ci siano persone come te rispettose e sensibili verso la cultura altrui. Entrare in casa degli altri con le proprie abitudini la trovo davvero una mancanza di rispetto.
E lo so, la questione è spinosa, ma reputo che tranne l’ingresso in luoghi del loro culto, io occidentale sono libera di vestire come voglio, così come loro nel resto del mondo vestono alla loro maniera e di sicuro non come d’uso nei paesi occidentali. Percui se un giorno dovessi visitare l’india, ok mi guarderanno me ne farò una ragione!! Grazie comunque della tua visione della cosa 😉
Ciao Gabriella, se a casa di un mio amico non si entra con le scarpe io non me ne frego e non mi tolgo le mie all’ingresso. Non cammino nella sua casa con le mie scarpe perché sono occidentale e libera di vestire come voglio. Con la cultura altrui è un po’ così, se non la si vuole rispettare tanto vale stare a casa. Vero che le donne indiane in Europa indossano il sari ma questo non entra in conflitto con la nostra cultura. Pantaloncini e canotta per le strade di Varanasi o Tiruvannamalai per esempio sono un’altra cosa. Mi spiace ma su questo sono ben decisa e non cambio idea. Grazie anche a te per aver espresso la tua opinione, no worries.
Credo che ci sia una differenza precisa tra cultura e appartenenza a una comunità. In India questo è evidente. Non bisogna confondere il rispetto e la benvolenza nei confronti di culture e paesi diversi con l’intolleranza. Né farsi ingabbiare dai preconcetti o da ciò che ci propinano la tivù o i giornalacci. Io sono stata in Pakistan per lavoro, e mi sono sempre coperta, portavo persino i calzini, e non mi sono posta il problema: per me era naturale, non l’ho vissuta come imposizione. Ma forse si diventa così a furia di viaggiare altrove.
E poi, per una donna in India, è una questione di comodità e anche di sicurezza coprirsi… non c’entra né la religione, né altro. Io l’ho capito negli anni, anche io all’inizio mi vestivo con cannottiere e gonnelline, poi ho iniziato a indossare i salwar kameez e la dupatta, e ci sto benissimo, sono più sicura, più “bella”, e meno appariscente.
E non divido tra noi e loro. Siamo tutti umani, anche tra di noi italiani – e se scendiamo nei regionalismi – tra noi pugliesi ci vestiamo diversi. Io andavo in chiesa con mia nonna a maniche corte, lei col fazzoletto in testa e i collant in pieno luglio… no problem, non mi diceva niente, non le dicevo niente. E gli esempi potrebbero essere infiniti 😉
E ti assicuro, Gabriella, che se in India vai scoperta… cambierai poi idea da sola, te lo dico da donna, non è per imporre le mie idee. Sono cose che s’imparano viaggiando 🙂
Già, forse si diventa così viaggiando tanto e a lungo. Addentrandosi in un mondo così diverso. I preconcetti e i condizionamenti devono essere trascesi. Anche per questo tendo a raccontare spesso di India. È un altro pianeta, uno stato dell’essere dalle migliaia di sfaccettature e merita di essere conosciuta oltre le notizie che vengono propinate ai tg.
Articolo ben fatto e descrittivo. È stato proprio un piacere leggerlo, per chi come me vorrebbe girare il mondo queste sono informazioni più che preziose.
Grazie Sabrina, felice che la lettura sia stata scorrevole e non pesante. 🙂
Articolo pratico ed utile, vorrei trovare consigli simili anche per tutti gli altri Paesi del mondo.
In effetti si parla raramente di queste cose. 🙂
Ciao, non trovo che tu sia bacchettona, anzi rispettosa verso una cultura, che magari impone delle regole, ma che esige rispetto.
Se uno vuole andare in giro in canottiera, semplicemente non va nei paesi dove per tradizione, religione o cultura non è ammesso.
Io non penso di andare mai in India perché non mi attrae proprio, però sono contento per voi che avete questo spirito esplorativo infinito! Complimenti.
Ciao Tommaso, alla fine il rispetto vale per ogni luogo come dici tu. E alla fine ognuno trova il posto che risuona con la sua parte profonda o che che semplicemente gli/le piace. 🙂
Non sono ancora stata in India ma prima o poi ci andrò e quindi ho salvato questo post nei miei preferiti! Adoro le sciarpine colorate ed ovviamente le scarpe comode sono un must 🙂
Amalia allora torna spesso qui perché ci sono in programma tanti post interessanti 😉
Non so se andrò in India ma leggere i consigli o i reportage di chi ci è stato è comodo per chi come me è ignorante in materia…io che oltre la vecchia Europa non sono stata….ma un domani chissà
Ciao Manuela, il mio maestro dice che è importante andare in un luogo in cui c’è un condizionamento culturale diverso dal nostro. Così ho fatto. 🙂
I sari tipici locali trovo che siano incantevoli… ho trovato questo post interessantissimo e scoperto tante curiosità di cui nn ero a conoscenza come.
Felice di essere stata utile. Anche a me piacciono tantissimo i sari. 🙂
L’India è un Paese con una cultura e tradizione che mi hanno sempre affascinato. E credo sia importante conoscerle e rispettarle anche sotto questo aspetto!
L’India come ogni luogo <3
Amo sapere e curiosare le caratteristi e le culture degli altri paesi. Per come la penso è sempre importante rispettare ed ” adeguarsi” alle diverse culture
La curiosità unita alla conoscenza: binomio perfetto. 🙂
Il tuo approccio è molto rispettoso e giusto. Quando si viaggia bisogna ricordare di essere ospiti e di non essere padroni. Nessuno va in casa d’altri imponendo le proprie usanze e se lo fa non è un ospite gradito. Grazie di tutte le informazioni che hai condiviso. Se mai dovessi andare in India ne farò tesoro.
Grazie Raffi. È molto profonda la tua osservazione. Per me è importante non comportarmi da padrona, da colonizzatrice. Cerco di informarmi sempre di più per non commettere errori o non mancare di rispetto ma credo, spero, di conoscere almeno le basi per approcciarmi a questo meraviglioso paese che è l’India.
Bello e sensato questo articolo, che stimola e invita al rispetto delle culture. Vivendo a lungo in India, ho imparato a vestirmi, e anche io come te, esco sempre coperta, con la dupatta che serve sempre, a coprire il collo, a volte la testa – e protegge il viso dall’inquinamento quando sei imbottigliata nel traffico feroce; io la usavo anche a mo’ di burqa all’occorrenza, quando andavo in moto, mi coprivo tutto il viso, tranne gli occhi (e poi mi mettevo gli occhiali da sole). Anche a Goa, pur vestendomi meno coperta, restavo comunque coperta: eviti situazioni imbarazzanti, a volte pericolose, e ti senti più indiana 🙂 in città leggings a go-go con kurta lunghi (che coprano fino alle ginocchia o persino di più). Gonne lunghe, pantaloni lunghi e poi scialli, dupatta, sciarpine colorate. Anche le spalle, sempre coperte. Alla fine diventa quasi un’abitudine 😉
Brava, Sara, questi sono articoli utili e rispettosi 😉 fanno da ponte per le culture. Un po’ come le foto ;-)))
Sono onorata. Scrivere è anche un modo per sfatare i pregiudizi e creare ponti ma tu questo lo sai già e meglio di me. <3 Che prezioso dono la scrittura e anche l'amore per la scrittura come il farsi canale. Dobbiamo essere noi stesse i ponti. Ho sempre pensato, da adulta, che comunichiamo attraverso i vestiti. Mi chiedo quando mi vesto:" Cosa voglio comunicare?".
In India sicuramente non mi vesto come a casa (anche se ormai ho preso l'abitudine e sono abbastanza coperta) e intendo comunicare rispetto verso me stessa - perché non voglio mettermi in pericolo nel peggiore dei casi e nel minore non mi piace essere oggetto di occhiate insistenti- verso la cultura, la terra che visito.
Credo (più che credere lo vivo), infatti, che il rispetto parta prima da noi stesse e di conseguenza si estenda agli altri. Non mi va di fare del femminismo spicciolo, sono per il sacro femminino. <3 Articoli e foto come ponti, mi piace. 🙂
Non sapevo di queste attenzioni non gradite, nel resto dell’Asia è normale andare in giro in canottiera e pantaloncini, soprattutto noi turiste/viaggiatrici. Se mai andrò in India credo che farò shopping di abiti tradizionali, camicione e pantalone comodo sembra il top. Il sari poi è bellissimo e tu in foto sei splendida!!!
Siii, è bellissimo indossare gli abiti tradizionali indiani! 🙂
Grazie mille per il complimento e per la tua condivisione, mi hai donato informazioni in più riguardo il resto dell’Asia. In India ho visto molte donne asiatiche vestire come le indiane, trovavo delizioso il contrasto occhi a mandorla con bindi sulla fronte e abiti indiani.
penso che sia doveroso rispettare le usanze del popolo che ci ospita durante quelle che per noi sono pure e semplici scoperte… in un caso solo, mentre cercavo di “adeguarmi” , mi sono sentita sbagliata.. non mi riconoscevo.. un paese musulmano particolarmente osservante, velo e abiti che lasciano solo il volto scoperto e il dover camminare tre passi dietro al mio caro amico ecco.. è stata un’esperienza che non mi ha fatto impazzire, ed è il motivo per cui ho preso le distanze da certe destinazioni limite..
Forse anche io mi sarei sentita strana ma alla fine, come dici tu, si può decidere di non scegliere una meta se adeguarsi alle tradizioni del luogo può causare forte disagio. Grazie della tua preziosa condivisione. 🙂
i colori e le forme dei sari sono così belli, sensuali e femminili che li porterei anche fuori dall’india! 🙂 Credo che preferirei comunque scoprire le braccia se i livelli di umidità sono troppo alti.
Assolutamente le braccia scoperte si, non è indicato avere le spalle scoperte. 🙂
Sono d’accordo, i sari sono meravigliosi. 🙂
Ottimi consigli! Sono stata solo a new delhi per lavoro e ammetto che non mi è piaciuta molto… amo più altre destinazioni.
Ciao Alessia, io odio New Delhi. 😀
Per me quello è un inferno. 😀
Spero, negli anni, di imparare a conoscerla diversamente e apprezzarla.
Informazioni interessanti, è sempre bello conoscere usi e costumi di altri Paesi. Ed anche utile perchè è corretto sapersi adattare alle usanze del luogo che si andrà a visitare. Nello specifico gli Indiani ci tengono veramente molto alle loro tradizioni che “trasportano” anche fuori dall’India.
Si, loro sono molto legati alle loro tradizioni colorate e profumate. 🙂
C’è anche un’India moderna che cambia velocemente, non esiste uno stacco vero e proprio. Antico e moderno scorrono su due binari paralleli. 🙂
La prima cosa se si decide di recarci in un paese con usanze e cultura diverse dalla nostra, è RISPETTARLE, è una cosa ridicola dire: loro quando vengono da noi no la rispettano! Chi si comporta diversamente non è un viaggiatore ma solo un turista maleducato.
Ciao Michele, io pure non bado a quello che fanno gli altri, seguo la mia etica nel rispetto mio e altrui. Se un esempio per me è negativo non mi sento autorizzata a seguirlo e fare lo stesso. Poi per quanto riguarda il loro modo di vestire in Europa non credo diano fastidio a nessuno. 🙂
Ho scelto di scrivere di viaggi e turismo consapevole proprio per distinguere dal turismo selvaggio. Grazie del tuo supporto.
L’india forse è uno dei posti più intriganti del nostro pianeta. Vorrei fare un giro da quelle parti! Complimenti per l’articolo e per il viaggio!
Intrigante e stravagante. 😀
Se decidi di fare un giro prenditi tempo perché merita molto di più di una visita veloce. Grazie di cuore. 🙂
Ho sempre amato l’India, anche se non ho mai avuto la possibilità di andarci. Il tuo post è stato davvero illuminante e poi mi hai fatto sognare un po’, e mi sono catapultata con la mente in India ❤️
Allora ti auguro di crearti questa possibilità perché merita. Sono felice ti averti trasportata, anche se per ora solo in sogno, tra le braccia di Mamma India.
Sono molto affascinata dalla cultura e dalle usanze dell’India, come dici tu paese dalle mille contraddizioni. Ci hai dato consigli utilissimi, grazie!
Grazie a te Veronica per averli accolti.
Giustissimo rispettare le culture altrui. Se tutti lo facessimo l’integrazione sarebbe una realtà
Già e saremmo una bandiera della Pace umana. <3
Un altro motivo per coprirsi in India potrebbero essere le zanzare, non certamente da sottovalutare. Io in Sud Est Asiatico ho imparato una cosa: che tu vada in giro in pantaloncini o pantaloni leggeri lunghi è uguale, fa sempre un caldo assurdo 😀
Giulia hai ragione riguardo le zanzare. 🙂
Per quanto riguarda il caldo è meglio coprirsi perché i raggi del sole sono piuttosto forti. E poi è un caldo assurdo, si 🙂
Un post davvero utile perche’ non conoscevo questi usi sull’abbigliamento in India, anzi viste le temperature mi sarei aspettata non dico le gambe scoperte ma almeno le braccia.
Hai ragione ma non fa sempre caldo, dipende dalla stagione, e ci sono tanti motivi per coprirsi, anche igienici.
Grazie per queste informazioni. È sempre utile conoscere la cultura locale quando si visita un paese e trovo giusto cercare di avere rispetto per le tradizioni locali. Anche se poi credo che ci siano dei limiti. Spesso queste tradizioni riguardano l’abbigliamento delle donne e questo mi dà sempre un po’ fastidio.
Non ho mai pensato finora di andare in India ma in caso lo faccia ti ringrazio per aver spiegato così chiaramente come si dovrebbe andare vestiti perché come a te mi piace rispettare la cultura del paese dove vado quindi credo che sia molto utile studiare prima le usanze.
Felice di essere stata chiara e di essere utile. Studiare le usanze del paese che visitiamo – e rispettarle – è un atto di consapevolezza e rispetto. A presto.
Mi piacciono sempre questi articoli su usi e costumi che ti preparano al meglio per affrontare il viaggio.
Certo non è molto nelle mie corde pensare che ancora, ci siano queste grandi differenze tra i sessi e che gli uomini possano vestire come vogliono ma, per noi donne non sia ancora così!
Una mia amica linguista ed archeologa ha viaggiato molto in questi paesi ed anche lei mi ha detto che gli uomini non sono abituati a vedere parti di corpo scoperte. E che a volte le loro reazioni anche ad un solo lembo di pelle fuori .. possono essere delle più disparate!
quindi concordo con te, che al di fuori dei giudizi personali, bisogna essere accorte ed attente, per evitare di incappare in situazioni non troppo belle che mi sono state raccontante
Ciao Sara,
Partirò per il Rajasthan il proposimo dicembre(vanze di Natale) e sono molto indecisa su cosa mettere in valigia xchè non so come sarà il clima.Hai suggerimenti da darmi?
Grazie 1000
Ciao simona
Ciao Simona, che bello! Ti invidio un pochino anche se, a dir la verità, sto riprogrammando un viaggio in India. Ti consiglio di portare giusto un paio di cambi e poi di comprare tutto lì. I prezzi sono bassissimi e tornerai a casa con il guardaroba indianeggiante. Io, di solito, faccio così. Ti consiglio abbigliamento a strati, per via dell’escursione termica.
Buon viaggio! 🙂
Io parto il 9 Agosto per un viaggio di 10 giorni , e il mio pensiero era appunto riuscire a rispettare le loro usanze.
Quindi grazie per le dritte !
Grazie a te e buon viaggio! 🙂