Specchia dei Mori – Salento insolito
La Specchia dei Mori è la nostra destinazione odierna, una tappa nel tour di drinkfromlife nel Salento magico e insolito, lontano dal turismo di massa pre covid e vicino agli antenati che hanno abitato questa terra antica, impregnata di mistero.
Tappa di un itinerario
Questa può essere la tappa di un tour on the road nel Salento. Sicuramente passando da Galatina, nota agli appassionati d’arte, che giungono a visitarla da tutto il mondo, per la meravigliosa Basilica di Santa Caterina (fatemi un fischio, perché abito qui vicino). Qui le navate custodiscono preziosi affreschi, secondi per vastità pittorica solo a quelli presenti nella Basilica di San Francesco ad Assisi. È d’obbligo mangiare un pasticciotto, perchè qui è buono ovunque e, successivamente, dare un’occhiata alle casette magiche a Noha, sua frazione, passando da Soleto che custodisce un centro storico prezioso, con tracce di passaggio dei cavalieri Templari e un campanile legato ad una storia misteriosa.
La Specchia dei Mori
La Specchia dei Mori si trova nei pressi di Martano, comune della Grecìa Salentina. Per raggiungerla basterà impostare il navigatore dalla propria posizione. Oppure utilizzare le vecchie maniere: chiedere alle persone in paese, saranno felici di rendersi utili e dare una mano.
Il luogo, già visibile in lontananza dalla strada principale, e segnalato da un cartello, si raggiunge attraverso una stradina sterrata, costeggiando un uliveto di alberi giovani e una casetta di campagna disabitata.
Lo scenario, silenzioso, che si presenta all’arrivo è semplice e fuori dal comune al tempo stesso. Centinaia di pietre costituiscono una collinetta insolita, sulla quale svetta un albero solitario.
Intorno campi, ulivi secolari da un lato, giovani dal’altro, la tavolozza dei colori terrestri in questa zona e il mare, in lontananza. Nelle giornate in cui il cielo è terso si vedono le navi e le montagne, sembra quasi di trovarsi all’interno di un sogno.
Utilizzo e leggende
Intorno a questo luogo misterioso aleggiano diverse leggende. Quella più credibile afferma che si tratti di un monumento funerario di antichi regnanti saraceni. Durante il Medioevo è stato utilizzato come postazione di vedetta. Infatti, dall’alto della Specchia è possibile osservare tutto il paesaggio circostante e avere una visuale limpida.
È chiamata, in dialetto locale, anche Segla du Demunio, ma di demoniaco c’è ben poco, anzi si si respira una bellissima atmosfera. L’accostamento al demonio potrebbe essere spiegato con un’altra leggenda: i Mori (sarebbero i Saraceni, gli arabi) tentarono di costruire una torre molto molto alta che crollò a causa di una maledizione. Vennero inghiottiti sotto il cumulo di pietre, colpevoli di aver sfidato il cielo. Ma ricordiamoci che sono gli uomini a creare le leggende. 🙂
Un’altra racconta di un’archiatura nascosta, un tesoro custodito da uno spirito guardiano o da Satana che lo cederebbe, con il permesso di Dio, solo a chi ne avrebbe realmente bisogno, o ne risultasse degno. Potrebbe trattarsi di un gallo d’oro, sepolto sotto il cumulo di pietre. O, nella versione alternativa, una chiocciola d’oro con i suoi 12 pulcini, come i 12 apostoli.
Altre storie narrano della comunione data ad una capra e altre stranezze, ma ci allietano qualche istante lasciando il tempo che trovano. Resta un luogo incantevole, avvolto nel mistero e mi auguro che la sua purezza resti intatta ancora a lungo. Grazie agli antenati per averci lasciato questo tesoro.
Alla prossima puntata con drinkfromlife!
Sara Chandana