La Cava di Bauxite – luoghi fatati del Salento –
Tra i tanti luoghi magici nel Salento c’è un posto marziano dalle tinte quasi psichedeliche, di una tavolozza immaginaria, che variano dal rosso intenso al verde smeraldo. Se si prova a camminare a piedi nudi, come ho fatto io l’altro ieri, presto la pianta del piede si tingerà di un bel rosso acceso che sottolinea ancor di più il legame di noi umani con la Madre Terra. Da quei piedi rossi ho sentito spuntare radici e mi sono sentita felice e libera.
Ci sono stata con una piccola e allegra delegazione italo – austriaca.
La Cava di Bauxite, si trova a Otranto, località Orte e qui dal 1940 al 1976 è stata estratta la bauxite, un minerale utilizzato per produrre alluminio. Per molto tempo è stata amata e custodita dai locali come luogo nel quale recarsi per trascorrere piacevoli momenti in solitudine. Pochi la conoscevano. Adesso è meta ambita dai turisti che la raggiungono spesso e volentieri a bordo di calessini a motore, che sembrano imitare i risciò indiani.
Ci vado almeno una volta all’anno e in queste occasioni noto che i visitatori aumentano, mossi dalla curiosità di scovare un luogo che infonde la sensazione di trovarsi su un altro pianeta, sospesi in una dimensione onirica, tra migliaia di sassolini dalle forme rotondeggianti. La cava di bauxite è un gioiello incastonato nella campagna salentina dorata dal sole, a due passi da una scogliera aspra che scivola in un mare blu cobalto.
Abbiamo passeggiato, ammirato il paesaggio, scattato delle foto, fatto scherzetti. Altri visitatori sull’altro lato, sembravano formiche operose. Ma ecco una lente d’ingrandimento immaginaria pronta a svelare la loro forma reale: esseri terrestri – o che si credono tali. – dotati di smartphone o reflex.
Mi fa piacere pensare, così come accade per Porto Selvaggio, che l’aumento delle visite in questi luoghi speciali della mia terra non sia dovuto solo alla mera curiosità e alla voglia di scattare un paio di foto in più da condividere sui social ma ad un istinto innato di guarigione che noi esseri terrestri abbiamo.
Guarigione che avviene in potenza quando siamo a stretto contatto con la natura, con il cuore aperto che si espande sempre più.
(Immagino gli spiriti della natura felici per le nostre guarigioni).
La visita alla cava ci ha permesso anche di conoscere una coppia inglese che gira l’Europa a bordo di un piccolo furgone dei sogni, come quelli che tante volte ho ammirato nelle foto su internet.
Spero di viaggiare così anch’io un giorno, sulla strada, con semplicità, e di segnalare con il sorriso sulle labbra ogni nuovo luogo scoperto sulla cartina.
La coppia, molto simpatica, ha aperto con generosità e senza esitazioni le porte del furgoncino per un tour improvvisato. È stato come spalancare i cancelli dorati di un mondo incantato. La cartina, il cuscino con su scritto here comes the sun, le lucine di Natale, i libri, l’atmosfera vissuta, l’energia di tante mete differenti. Che meraviglia!
A voi piacerebbe viaggiare così? 🙂
Ho aperto il post incuriosita dalla cava, perché ho un debole per i posti di questo genere (ma anche grotte, miniere… ovunque ci siano terra e materiali grezzi). Che fascino! Ma ancora di più mi ha colpita l’incontro che hai fatto. Sarà che io nella vita reale sono piuttosto diffidente e amante della solitudine, e non è facile che condivida momenti così con sconosciuti. Molto bella la loro avventura 🙂
Non fare caso a me, parlo pure con le pietre. 🙂
Trovo molto affascinante la tua passione per i luoghi strettamente legati alla terra, ti fa onore.
Ho sempre desiderato, visitare questo luogo, ho visto tante foto su internet mi sa che questa paqqua non me lo farò scappare perchè andremo con gli amici Nel Salento