Viaggiare per crescere | Il viaggio come strumento evolutivo

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donna in viaggio
Viaggiare per crescere

Il viaggio può essere vissuto come uno strumento di crescita.

Così è possibile viaggiare per crescere e non solo per vedere e portare a casa una carrellata di foto e una manciata di souvenirs.

Occorre però slegarsi dal concetto di vacanza, di spostamento della zona di comfort da un punto geografico all’altro, ed immergersi totalmente nelle bellezze paesaggistiche e nel tessuto socio-culturale di una meta, darsi un intento per il viaggio. Aprirsi.

Attraverso questo post ti racconto le mie esperienze, del mio modo di viaggiare per crescere.

Buona lettura!

Come si sono evoluti i miei viaggi

Ho iniziato a viaggiare da sola a 9 anni quando i miei genitori mi fecero salire sul pullman del camposcuola organizzato dalla Chiesa Madre, direzione Brunico. Anche quello, a suo modo, era un viaggio in solitaria. 🙂

Mia madre era intimorita perché non conoscevo nessuno. Per quell’età era un viaggio importante.

Mi sentivo fiduciosa e tranquilla, non avevo problemi e fare amicizia. Dopo iniziai a fare su e giù da sola in treno direzione Marche, per andare dai miei zii. Per quei tempi era strano vedere una ragazzina sola, non esistevano ancora i cellulari!

Crescendo ho iniziato a viaggiare per l’Europa, ma non ero soddisfatta. Tornavo a casa consapevole di aver visto luoghi e musei importanti ma, a parte sensazioni piacevoli, cosa mi rimaneva?

Niente di sconvolgente.

Io volevo viaggiare per crescere, non solo per vedere! Guardavo con nostalgia al periodo vissuto con gli scouts: quei viaggi zaino in spalla nella natura avevano un sapore diverso. Nel corso degli anni, così, una riflessione dopo l’altra la mia modalità di viaggio è cambiata.

Viaggiare per crescere: intento di viaggio

Prima di partire immagino sempre che il viaggio sia un Oracolo al quale pongo delle domande. Cosa mi aspetto da questo viaggio? Su cosa desidero puntare le mie energie, l’attenzione?

Mi piace dare un focus, un intento. Se non lo faccio allora sarò in balia di quello che accadrà e, poiché il mio modo di viaggiare è molto aperto, privo di una tabella di marcia, rischio davvero troppo.

È importante viaggiare consapevolmente, in tutti i sensi. Poi mi osservo, in relazione alle varie situazioni. Che sensazioni emergono in me, sto facendo davvero quello che voglio o mi sto lasciando sedurre da qualcuno? Che sia un venditore o altro.

Tutto diventa una meditazione in movimento.

(Termine, mi rendo conto, molto inflazionato ed utilizzato anche da parte di chi sa poco e nulla di meditazione).

Il viaggio ti cambia

Anni fa, quando leggevo Paulo Coelho, che per alcuni versi è stato il mio precursore al cammino di meditazione, mi colpí una frase di un libro in cui diceva che i cambiamenti più forti, nella vita delle persone, accadono nell’arco di una settimana.

Probabilmente è così.

A me si è smosso tanto durante i viaggi in India. Ci sono andata per anni, soggiornandovi anche mesi. Qui ho vissuto momenti molto forti, anche a livello interiore, man mano ho scalpellato il superfluo, cesellato, imparando a diventare sempre più minimalista.

La mia vita: prima e dopo il Marocco

Se in India ho attraversato un processo profondo e scovolgente di purificazione, successivamente lei, come una mamma, mi ha dato un bacio in fronte e mi ha consegnata tra le braccia del Marocco. E qui ho continuato a viaggiare per crescere.

Senza dubbio, la mia vita si divide in prima e dopo l’Africa che mi ha accolta a braccia aperte, coccolandomi e viziandomi.

Un incontro sconvolgente

Un incontro molto importante è avvenuto davanti un caffé a Marrakech, a marzo 2019. Avevo appena conosciuto, casualmente, una persona del posto, che rappresentava un mondo estremamente lontano e diverso dal mio.

E verso questo mondo provavo estrema diffidenza, complici anche le notizie della televisione che mia nonna vede, ed io trascorro molto tempo con lei quando sono in Salento.

Molti giudizi, alimentati anche dal fatto che negli ultimi anni frequentavo una cerchia ristretta di persone nel mondo olistico. Mi vestivo di ideali alti, ma in realtà – senza saperlo – ero diventata molto settaria.

Trovarmi a Marrakech, davanti uno sconosciuto che mi scuote totalmente, e con dolcezza, ribaltando tutta la prospettiva di vita ha permesso di accellerare il processo di crescita che il viaggio – ed i viaggi precedenti – aveva attivato.

Viaggiare per crescere: quando il viaggio ti cambia nel profondo
Viaggiare per crescere: nella campagna, fuori da Marrakech

Mi disse, guardandomi intensamente negli occhi, e con tutto il cuore, che siamo esseri umani. Non importano la provenienza geografica, la religione, il tipo di alimentazione, non importa nulla di tutto ció. Non siamo più buoni degli altri se compiamo determinate scelte, stiamo solo agendo dal nostro punto di vista.

Siamo esseri umani. Questo conta. So che siamo anche molto di più.

Cose che sapevo già a livello razionale, ma Comprendere significa altro. E viverle altro ancora. Da allora qualcosa dentro di me si é spostato, smosso profondamente e sgretolato, sono caduti diversi orpelli.

Essaouira

Sono tornata in Marocco da sola, colma di fiducia, e con la stessa anima, non più sconosciuta, ho preso uno, tanti caffé. E ancora continua ad insegnarmi moltissimo. Perché poi in viaggio tocchi con mano che i maestri, e le maestre, sono ovunque e non si fregiano di titoli. Spesso e volentieri quasi invisibili.

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Altri episodi importati in viaggio mi hanno mostrato che quando seguo il mio intuito, alquanto sottile, non mi sbaglio. Quando, in passato, ho abbassato la guardia permettendo ai compagni di viaggio di decidere qualcosa – nonostante le mie sensazioni negative – qualcosa è sempre andato storto.

Crescere significa anche ascoltare la propria voce interiore e seguirla con fermezza. In questo senso il viaggio è stato un grande maestro.

Avrei ancora tanto da scrivere sull’argomento, numerosi episodi tornano alla mente, ma lascio a te la parola. C’è un episodio, o un incontro, in viaggio che ti ha smosso al punto da cambiare qualcosa? Un viaggio che ti ha permesso di crescere?

Se ti va condividi con noi, tra i commenti, la tua esperienza.

Questo post nasce in collaborazione con momondo #admomondo #owtravelers che, come sempre, attraverso le sue domande, fornisce agli ambassadors importanti spunti di riflessione.

Se hai voglia di prenotare il tuo viaggio di crescita, ma anche di svago, puoi subito cercare un volo. In questo periodo ci sono ottime offerte per il 2020, anche per il Marocco!

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Per oggi è tutto con drinkfromlife. 🙂

Alla prossima puntata! Stay curious!

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Sara Chandana

Sara

Anima vagabonda, amo aggirarmi nelle medine arabe, nei templi indiani, nei borghi salentini o deserti sperduti nel mondo a sentimento, collegata con la Terra e il Cuore. Mi trovi anche sul progetto Sahara View Tours.

6 Risposte

  1. Tessy ha detto:

    Viaggiare ti apre al mondo e ti permette davvero di crescere. È un’esperienza bellissima

  2. Veronica ha detto:

    Non ho episodi eclatanti da raccontare ma sicuramente leggerti è sempre un piacere e mi fa aprire gli occhi su una maniera di viaggio diversa dalla mia, alla quale mi piacerebbe avvicinarmi.

  3. Raffi ha detto:

    Sto cercando nei miei ricordi un episodio o un viaggio che mi abbia fatto crescere e devo dire che non ce ne è uno in particolare. Ogni viaggio che ho fatto mi ha lasciato addosso qualcosa e mi ha fatto diventare la persona che sono. Amo guardare, osservare, curiosare, scoprire… E lo faccio in molti modi, dalla lettura al viaggio. Mi piace scrivere e ogni volta che torno da un viaggio annoto le cose che mi hanno colpito o che mi hanno provocato delle belle sensazioni.

    • Sara Chandana ha detto:

      Avere un taccuino di viaggio, o post viaggio, è molto importante. Aiuta anche a mettere a fuoco.
      L’attitudine curiosa è molto importante nella vita, aiuta a guardare oltre il conosciuto e permette dimettersi in gioco sempre in modo diverso. Che sia un viaggio, un libro o altro. Bravissima.

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