Come scegliere un ashram
Come scegliere un ashram? Questa è una delle domande che vengono poste più spesso a drinkfromlife, quando qualcuno viene a conoscenza delle mie esperienze passate in India e negli ashram. Così ho deciso di scrivere questo post.
Cos’è un ashram?
Ashram, da ashrama che significa luogo di riposo, è uno spazio fisico in cui una comunità spirituale si riunisce intorno ad un maestro, o una maestra, per dedicarsi esclusivamente alla pratica spirituale, senza distrazioni esterne.
Solitamente, quando la guida dell’ashram lascia il corpo, l’ashram viene tenuto in vita dai suoi devoti (che non sempre ne mantengono lo spirito iniziale, come un noto ashram a Pune, diventato una sorta di resort per ricchi).
In India è una tradizione antica e molto diffusa che, da qualche anno a questa parte, ha preso piede anche nel mondo occidentale al quale sono più familiari luoghi spirituali come i conventi. Complici gli stessi maestri giunti dall’Oriente, supportati dai loro devoti.
Cosa si fa nell’ashram?
Nell’ashram, solitamente, si segue una tabella di attività giornaliere che coinvolgono corpo, mente e spirito. Possono essere: meditazioni, lezioni yoga, canti devozionali, incontri con i maestri (vengono chiamati satsang e sono considerati dei veri e propri scambi energetici tra maestro e discepoli).
Le parole non sono importanti, la comprensione è nel cuore
Bodhi Avasa
Le scuole di yoga, in India, legate ancora alla tradizione, si tengono all’interno di ashram o di luoghi più moderni, come guesthouse con ampie sale yoga, che diventano per l’occasione ashram veri e propri. Quando studiavo yoga a Rishikesh, le nostre giornate, per nostre intendo la mia classe, iniziavano all’alba con la puja, seguiva la pulizia del naso con la lota e poi si svolgevano diverse attività fino a sera. Le lezioni di yoga si aprivano e chiudevano con mantra specifici, purtroppo in Occidente la parte spirituale è stata sradicata quasi o del tutto e le lezioni si limitano ad attività fisiche.
La disciplina e la pulizia sono (o dovrebbero essere) elementi fondamentali, inoltre ogni ashram ha poi le sue regole ed attività, in base al proprio orientamento spirituale o guru.
Location
Gli ashram sono, solitamente, situati in luoghi naturali e silenziosi. Ci sono ashram buddisti, induisti o ispirati da maestri slegati dalle religioni, che hanno creato i loro movimenti.
Alimentazione
Generalmente l’alimentazione è naturale, vegetariana o vegana, per disintossicare anche il corpo dalle tossine. Ma anche per altri motivi come il rispetto nei confronti di tutte le creature senzienti.
Un buon ashram è un luogo in cui si è attenti all’ambiente. L’ecologia parte dalla propria interiorità e si riflette nei gesti e nella gestione muovendosi dalla consapevolezza.
Dall’ecologia interiore all’ecologia esteriore il passo è breve.
Come scegliere un ashram, quindi?
- Passaparola: è sempre uno strumento potente, meglio di qualsiasi recensione a 5 stelle! Sarà l’entusiamo di chi condivide a parlare oppure al contrario, il disincanto. È anche vero che ciascuna esperienza è soggettiva, ma possiamo certamente informarci sulla tabella giornaliera, la pulizia delle camere e degli ambienti comuni, le regole interne e poi decidere.
- Andare a vedere di persona e conoscere il team, magari ricavandosi dei ritagli di tempo, per informarsi e girare, all’interno di un viaggio mirato. E poi decidere se fermarsi o meno. Il viaggio dovrà, comunque, essere flessibile. So già che qualcuno storcerà il naso, ma ho fatto così diverse volte, volando dall’Italia all’India con l’idea di spendere parte del mio viaggio lento in un ashram. Mi sono trovata molto bene. Tuttavia ci sono ashram anche in Italia e in Europa, senza andare troppo lontano! Ma non è la stessa cosa! Chi dice che non serve andare fino in India per fare un viaggio interiore e meditativo ci vada e poi ne parliamo.
- Sito internet: può essere una trappola o l’occasione d’oro. In ogni modo è sempre meglio, una volta individuato il luogo, fare delle ricerche parallele nei gruppi facebook per avere feedback e recensioni.
- Dai canali ufficiali che si occupano di spiritualità: se segui una guida in particolare cercherai il suo ashram nel luogo interessato.
- Costo: dubitate da chi chiede grandi cifre per accedere all’ashram (già 80 euro per l’India è tantissimo, quando è così, ci sono altri interessi). In generale, l’ingresso agli ashram è gratuito o su donazione, soprattutto se ci sono attività extra o pernotto.
Conclusioni
Dall’ashram ecosostenibile sperduto nella giungla di Goa (ispirato dalla visione di Osho), alla scuola tradizionale di yoga e all’ashram del Kriya yoga a Rishikesh, passando da Varanasi, all’ashram di Babaji a Cisternino, in Puglia, a Tiruvannamalai, in Tamil Nadu, sui luoghi di Ramana Maharshi, fino a Pondicherry da Aurobindo, senza contare i ritiri di risveglio: sono esperienze che hanno segnato profondamente il mio percorso, colpi di martello destrutturanti e forti ad un mantello di personalità.
Hai mai soggiornato in un ashram? Raccontalo nei commenti.
Ala prossima puntata con drinkfromlife!
Sara