Seguendo gli angeli in Salento – sulle tracce di Michele, l’arcangelo
Mi dico che sono fortunata a essere nata nel Salento perché è una terra magica e misteriosa.
Amo andare in India, dall’altra parte del mondo, ma non mi stancherò mai di esplorare il mio Salento perché so, almeno in piccola parte, quali tesori custodisce. Quando ero piccola mio nonno, un tipo abbastanza stravagante per quanto in borghese dietro i suoi abiti da preside di una scuola media, mi portava alla scoperta di luoghi magici. Sono cresciuta tra dolmen, menhir, ho esplorato grotte nascoste, mi sono scervellata davanti a incisioni in latino – mentre lui ci metteva un attimo a tradurre – ho giocato, spesso insieme ad altri bambini, in questi luoghi assorbendone l’energia.
Non c’è da stupirsi se adesso, da adulta, continui ad esplorare…
Sulle tracce dell’arcangelo Michele
Oltre a questo, da piccola amavo gli angeli e crescendo ho portato questo amore con me. Ora che sono di nuovo in Salento mi piace visitare luoghi dedicati al culto dell’arcangelo Michele. Ieri, per esempio, sono stata a Noha, vicino casa. Noha è una frazione della mia cittadina, Galatina. In passato ti ho parlato delle casine fatate di Noha e di 5 cose da fare a Galatina, ricordi? 🙂
Guidata da mia nonna sono arrivata in Piazza San Michele dove c’è la chiesa dedicata all’arcangelo e una caratteristica Torre dell’Orologio.
Tempo fa ti ho raccontato di un altro luogo, del Castello di Corigliano d’Otranto, che presenta sul bastione sinistro l’effige dell’arcangelo Michele. Se vuoi leggere clicca qui
Andare in questi luoghi mi trasmette Pace interiore e mi ricollega al buono che è dentro ognuno di noi, oltre a visitare e/o riscoprire nuovi piccoli gioielli. Queste visite sono per me delle meditazioni in movimento ma anche un modo per tenere durante la giornata il filo stesso della meditazione. Lo faccio anche attraverso lo yoga o delle letture speciali o in altri modi. Viaggio e meditazione per me sono collegati 🙂 Non potrebbe essere altrimenti considerando il mio percorso.
E tu, hai visitato luoghi dedicati a Michele? 🙂
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Sara Chandana
La torre dell’Orologio somiglia a quella che ho visto visitando Cisternino.
La figura di San Michele Arcangelo è una delle più interessanti, dal punto di vista antropologico, del passaggio dal paganesimo al cristianesimo. A me interessa molto ed è pazzesco notare come la figura cristiana sia stata plasmata su quella pagana. Dicono che il suo culto sia proprio il più diffuso a cavallo dei due diversi tipi di religione.
Ciao Giovy, sono d’accordo con te e confesso che da un lato mi fa strano sentirlo chiamare Santo. Si tratta di una figura che non mi stanco mai di approfondire così come mi piace visitare i luoghi che lo celebrano.