Viaggiare in Marocco durante l’emergenza covid-19?

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    Sergey Pesterev, Unsplash
Sergey Pesterev, Unsplash

Da quando è scoppiata la pandemia, le nostre vite sono state scombussolate a 360°. Parlare di viaggi, in questo periodo, può sembrare futile a molti, in alcuni casi, essere fuori luogo, ma c’è una fetta di popolazione che necessita di viaggiare verso alcune mete perché esse rappresentano ai loro occhi, cuori, esigenze: lavoro, vita, casa, famiglia, amore, salute.

Nello specifico vorrei raccontare, in questo post, cosa significhi viaggiare in Marocco durante l’emergenza covid-19.

Situazione attuale agosto 2021

Al momento vige una chiusura formale dei confini, ma dal sito Viaggiare Sicuri della Farnesina possiamo apprendere che dall’Italia si può viaggiare verso il Marocco con motivazioni di:

  • lavoro
  • salute
  • studio
  • assoluta urgenza
  • rientro verso il proprio domicilio, abitazione residenza

dalla app Viaggiare Sicuri della Farnesina

Ovviamente, se leggete questo articolo fate sempre fede alla data e controllate le fonti ufficiali, perché la situazione è in continuo divenire. Credo sia anche importante tracciare quello che accade, di tanto in tanto. Sarà interessante, in futuro, leggere post come questi a ritroso.

dalla app Viaggiare Sicuri della Farnesina

Quello che suggerisco, in questo periodo, è di concentrarsi su altre mete e considerare il Marocco solo se si ha una motivazione valida. Diamo il tempo a questo meraviglioso paese di rialzarsi e aprire le sue porte mostrandoci tutto il suo splendore e l’accoglienza del popolo marocchino.

(forse potrebbe interessarti questo articolo che ho scritto nel giugno 2020: a Marrakech riprende lentamente la vita)

Viaggiare in Marocco durante l’emergenza covid-19: ti racconto

Chi segue questo blog da tempo, e anche facebook e il profilo instagram @drinkfromlife , sa che per molti anni sono stata totalmente presa dall’India, e sarà sempre per me un grandissimo amore. L’India mi ha vista crescere ed evolvere, immergermi in avventure incredibili, apprendere tanto, mettermi in gioco in contesti sempre nuovi e vivaci, formarmi dal punto di vista umano e professionale.

Ad un certo punto, però, ho sentito di aver bisogno di una pausa da questo paese iperstimolante. Sono andata in Marocco per rimettere a posto i pezzi e prendere le distanze da tante cose (prima della pandemia) e lì è iniziata per me una nuova vita, da diversi punti di vista.

Stare lontana da questa terra per due anni e mezzo, con tutto quello che significa, è stato molto difficile, ma non voglio lamentarmi. Quando, finalmente, sono riuscita a tornare (con le dovute motivazioni del caso) ho visto un Marocco nuovo, o meglio in divenire.

A Marrakech a luglio 2021, ho notato, per esempio, assenza, o quasi, di turisti (e questo significa anche meno lavoro per la popolazione locale). Alcuni occidentali che si vedono in giro vivono lì, perché hanno lavoro o famiglia, o entrambi. Ho visto diversi lavori in corso nelle stradine della medina. Inoltre, alcuni locali che frequentavo in passato non esistono più. Purtroppo.

Durante il periodo del mio soggiorno, mi sono limitata ad occuparmi del mio lavoro, incontrare la famiglia, evitare la folla, indossare la mascherina anche quando molti erano senza (nonostante i controlli). Uscire per quello che era indispensabile come mangiare, fare la spesa, sgranchirsi le gambe. In quei frangenti ne approfittavo per documentare. C’era, inoltre, il coprifuoco alle 23.00.

Ho fatto bene? Sì. Ho rispettato e protetto me stessa e il luogo.

A chi mi ha scritto perché desiderava andarci per turismo (non è permesso), ho sconsigliato anche solo di immaginare a viaggiare in Marocco durante l’emergenza covid. È stancante, a che pro se non si ha lavoro, casa, famiglia… meglio rimandare, per il momento (riguardo la relazione comprovata, a chi ha interesse verso questo argomento, consiglio di approfondire e tenere d’occhio i gruppi social che aderiscono al movimento Love is not Tourism).

Nulla, però, ci vieta di progettare un viaggio tra qualche mese, prendere informazioni e annotare luoghi incantevoli in cui soggiornare, come il riad da sogno a pochi passi da Jemaa el Fna, dedicato a tutta l’Africa.

Conclusioni

Prima di lasciare il paese, per rientrare in Italia, ho fatto il tampone in un laboratorio analisi a Marrakech, nei pressi della Koutoubia, (veramente ben organizzato). Sono tornata alle radici italiane giusto in tempo perché, via via, la situazione è diventata delicata e, proprio in questi giorni, il coprifuoco è stato anticipato alle 21.00. I casi stanno aumentando, ma si sta procedendo anche con le vaccinazioni a tappeto, per proteggere la popolazione.

Mi auguro che tutto vada per il meglio, in Marocco come in Italia e ovunque nel mondo. Tenete d’occhio il blog e i social per nuovi aggiornamenti.

A presto,

Sara

 

 

 

 

 

Sara

Anima vagabonda, amo aggirarmi nelle medine arabe, nei templi indiani, nei borghi salentini o deserti sperduti nel mondo a sentimento, collegata con la Terra e il Cuore. Mi trovi anche sul progetto Sahara View Tours.

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