Tour di 5 giorni da Marrakech a Merzouga

Gole del Dades, tappa del tour di 5 giorni da Marrakech a Marrakech

 

Ultimamente il Marocco è una meta molto in voga, rispolverata anche dai nostalgici. Ho la fortuna di collaborare giornalmente e, a stretto contatto con chi, in questo paese, ci vive. Ci sono stata svariate volte e continuo a fare su e giù. Sono qui per condividere uno dei tour che proponiamo sul progetto Sahara View Tours. Ovviamente pochi giorni non bastano per conoscere un paese, ma chi programma un viaggio in Marocco, e non ha molti giorni a disposizione, può optare verso la soluzione di un tour di 5 giorni da Marrakech a Marrakech. Sicuramente, questo percorso (come anche altri sul sito) potrebbe far venire la voglia di tornare più a lungo ed è quello che speriamo. Viverlo accompagnati dalla gente del luogo, può essere una sicurezza in più, inoltre quando scegliamo di prenotare tramite i progetti locali, supportiamo veramente quel territorio e il nostro passaggio può essere un bene.

Marhaba!

Il tour di 5 giorni da Marrakech a Marrakech è un percorso ad anello, che inizia e termina nella splendida città rosa. L’ideale per chi ha, quindi, il volo per e dall’aeroporto Menara. Perfetto per chi desidera conoscere le gemme nascoste del territorio, per poi avventurarsi fino al deserto del Sahara. L’ideale è intraprendere questo tipo di viaggio con un autista locale, perché:

  • Preferendo un tour organizzato al fai da te sosteniamo i lavoratori locali
  • Ci muoviamo in sicurezza perché un professionista del territorio che ci guida e si prende cura di noi, pur mantenendo gli spazi di indipendenza
  • La strada è molto impegnativa, pertanto anche noleggiando la macchina, se non conosciamo profondamente il territorio, potremmo stressarci e rallentare il viaggio (decisioni personali). Ciò che si può, marginalmente, risparmiare da un lato, lo si paga da un altro, in stanchezza, alta attenzione da mantenere per tutto il percorso ecc.
  • Ci sono i bus, ma attraversare la catena dell’Alto Atlante è arduo anche per i marocchini, perché non ci si abitua a queste strade

Il tour di seguito è, quindi, studiato per essere percorso con un autista locale esperto che saprà anche selezionare le varie tappe, le cooperative giuste, i ristoranti.

Programma

Giorno 1: Marrakech, Boulmane Dades e la Valle delle Mille Kasbah

Boumalne Dades

Boumalne Dades, credit Nuno Silva, Unsplash

Partendo dalla splendente città ocra, Marrakech, il percorso prevede il suggestivo passaggio dal passo Tizi Ntichka, costeggiando pittoreschi villaggi Amazigh incastonati tra le montagne. Sembra di intraprendere un percorso iniziatico ad una terra dalle brillanti risorse, spesso segrete. Lungo il percorso sono presenti anche piccole cooperative femminili di argan, la pianta autoctona del Marocco, dove è possibile fermarsi per una sosta e qualche acquisto. Le cooperative sono veramente tante, ma, nell’ottica di un’esperienza autentica è importante distinguere tra quelle veramente locali e le cooperative gestite dagli stessi occidentali che istruiscono chi ci lavora dentro su come comportarsi, a volte ad approcciarsi in modo molto insistente. Un autista locale saprà dove portarvi e non pensate che lo faccia perché riceve una commissione (come, invece può avvenire in altri paesi) ma tra le persone c’è una solidarietà innata, vi porteranno da chi si fidano.

Se soffri di mal d’aiuto leggi con attenzione

Si attraversa poi l’Alto Atlante, avvolto nella sua imperturbabile fierezza. Questo tratto è non poco impegnativo, soprattutto per chi soffre di mal d’auto, come me, pertanto vi sconsigliamo di intraprenderlo in bus (poi, fate voi, ma noi vi abbiamo avvisati). Tuttavia sarebbe un peccato precludersi l’esperienza: l’importante è saperlo e adottare dei piccoli accorgimenti, come quello di andare in una macchina sicura, di stare a stomaco vuoto, non bere.

Ait Ben Haddou

Ait Ben Haddou, Credit Rigel, Unsplash

Le tappe lungo il percorso saranno, dunque una buona occasione per prendere aria, rilassarsi, fare una pausa nel viaggio. Reputiamo imperdibile una sosta allo ksar (villaggio fortificato) di Ait Ben Haddou, super instagrammata ed edulcorata, ma ancor prima impressa nelle pellicole nel mondo del cinema. Non dimentichiamo le radici antiche di questo luogo che sembra spuntato da un presepe, punto di snodo di antiche rotte carovaniere da Timbuctù. Nella vicina Ouarzazate, soprannominata Oallywood, è possibile visitare i celebri Studios del cinema. Sono immensi e incustoditi, a parte la biglietteria all’ingresso (io mi sono divertita a vagare da sola tra i vari set e fantasticare, ho camminato a lungo per tratti senza mai incontrare nessuno, nonostante ci fossero altri ospiti). Previsto un pernotto in hotel tradizionale, in un luogo avvolgente come Boulmane Dades, avamposto per poi esplorare le affascinanti Gole del Dades (non scordate gli abiti comodi).

Giorno 2: Gole del Dades e il Deserto del Sahara

Dopo aver lasciato Boumalne Dades, per chi ama immergersi in scenari naturali, fuori dall’ordinario, una tappa le Gole del Dades è imperdibile. La varietà paesaggistica del paese è spettacolare e, in un solo giorno, è possibile muoversi dalla città che vivere passato e futuro in contemporanea, al deserto roccioso, alle montagne, fino ad arrivare al deserto. Ovviamente noi preferiamo muoverci per tappe e godercele. Non tutti si aspettano di trovare dei canyons in Marocco, ma quelli che troverete vi lasceranno un ricordo indelebile, non solo per la bellezza naturale, ma anche per l’atmosfera. Infattii, durante la bella stagione, è possibile incontrare famiglie locali che si fermano a fare pic-nic, donne che suonano il tamburo, oltre agli immancabili venditori (qui i prezzi sono abbastanza buoni) . Continuando il percorso, si arriva ad Erfoud, una zona ricca di fossili. Durante la mia permanenza ho visto fossili anche nei mobili e nei tavoli delle abitazioni: sembra di non credere ai propri occhi e di trovarsi in un mondo fantastico. Amo i colori tenui e acquerellati del paesaggio, qui ho la sensazione di muovermi nel cuore del paese. O, forse, semplicemente, il Marocco ha tanti cuori, incastonati tra i suoi luoghi più significativi.

Merzouga

Sahara, Merzouga. Credit Ruben Bagues, Unsplash

Un mare di sabbia color arancio

Giunge, a questo punto, il momento di muoversi verso il grande deserto del Sahara, a Merzouga. Il deserto non si può spiegare e, ogni racconto, non sfiora la poesia di quella vastità. L’area di Merzouga può sembrare turistica e lo è. Ma non lasciatevi condizionare da questo, merita una visita, se non altro per vedere le grandi dune dell’Erg Ghebbi. Per camminare sulla cresta delle dune, insieme ai Tuareg, e trovarsi in quel mare di sabbia, mentre il fiato si fa corto e il cuore sembra esplodere nel petto. Per ammirare la bellezza di un tramonto che rimarrà impresso in ogni fibra del proprio essere. Si può decidere di dormire in un riad o, meglio ancora, in accampamento e godere dell’accoglienza Amazigh. Di una notte sotto milioni di stelle, intorno al fuoco, lasciando che il deserto sia balsamo per l’anima.

Giorno 3: Scoprire il Sahara, Merzouga

L’ideale sarebbe dormire almeno 4 notti nel deserto -come ho fatto io la prima volta- per avvertire il profumo della sua essenza. Ma una notte, forse, basterà per farvi venire la voglia di tornare. Le mie prime 4 notti nel Sahara hanno lasciato non solo un ricordo indelebile, ma hanno segnato un punto di non ritorno. Il deserto può svelare e cambiare, poi sta a noi mantenere quella visione, mettere in pratica ciò che ha donato oppure tornare a comportarsi come prima. I luoghi possono darci degli insights, ma il lavoro interiore, cari viaggiatori e viaggiatrici consapevoli, dobbiamo farlo noi (improvvisamente sembra che Robert Brezny mi sussurri le parole dell’oroscopo).

D’obbligo una passeggiata mozzafiato sulle creste delle dune, nel senso che vi lascerà letteralmente senza respiro, (vi renderete conto perché dopo un po’ vorrete andare sul cammello o in 4×4) e se vi fermerete due notti -decidendo saggiamente di allungare il tour- non potrete perdere una visita a Khamlia, dai suonatori di musica gnawa, a vedere i resti della vera Merzouga, spendendo del tempo in un’autentica oasi, su percorsi che solo i locali conoscono. Come fanno ad orientarsi nel mare di sabbia, anche in 4×4, ancora non ho capito ( e senza guardare il gps!). Ma in fondo lo so, i Tuareg hanno una bussola interiore molto forte e possono essere degli ottimi amici e alleati, se ti prendono a cuore.

Giorno 4: da Merzouga a Ouarzazate

Non è semplice lasciare il deserto, quando imprime nel tuo cuore il suo incantesimo, ma è tempo di spostarsi verso Ouarzazate per il pernotto. Alcune soste panoramiche, un eventuale pranzo in uno dei ristorantini lungo il percorso, il percorso iniziatico si riavvolge. Ouarzazate è una tappa necessaria per spezzare il viaggio e decomprimere, fase fondamentale perché il corpo e la mente hanno bisogno di rallentare.

Giorno 5: Ouarzazate- Marrakech

Solitamente si parte al mattino, dopo colazione, per raggiungere Marrakech nel tardo pomeriggio, giusto il tempo di lasciare gli zaini in riad, rinfrescarsi, uscire per una passeggiata e cenare in uno dei tipici ristorantini. Tempo di salutare la chiassosa Jemaa El Fna e la maestosa Koutoubia, la moschea principale, situata vicino la piazza. Si partirà verso l’Italia  in serata oppure il mattino seguente (consigliato).

Marrakech

Marrakech, medina. Credit Diego Van Sommeren, Unsplash

Ogni volta che lascio il Marocco ho sempre il magone, chissà se anche per voi sarà così. Questo è il momento in cui saluterete il vostro autista, non dimenticate che si è preso cura di voi, sarebbe un gesto gentile lasciare una mancia. Gli autisti, spesso, lavorano per salari davvero bassi e una mancia può essere anche un riconoscimento, un modo di dire grazie. Vi ringrazierà di cuore, non ho dubbi.

Riflessioni

Questo tour di 5 giorni da Marrakech a Merzouga è stato concepito per essere percorso con un autista locale.

Invito a prenotare i vostri viaggi consapevoli attraverso i progetti locali (spesso hanno anche intermediari in lingua italiana) e non siti di affiliazioni perché, in quel caso, voi state scegliendo (spesso inconsapevolmente) chi ha una sorta di monopolio su quella tratta, a scapito degli altri. State risparmiando una manciata di euro, mentre chi percepisce le commissioni ne prenderà più o meno tanti. Ma chi lavora in loco ne pagherà le conseguenze perdendo potenziali clienti o, comunque, guadagnando ancora meno. Vale la pena tutto questo per risparmiare/guadagnare pochi euro? Dopo anni di viaggi fai da te (in cui comunque ho scelto esperienze in loco e cercato di agire con consapevolezza) mi sono posta questa domanda e ho preso fermamente la decisione di essere dalla parte, a volte meno comoda, ma non dannosa per il territorio che visito. Se vengo a trovarti a casa, come ospite ti onoro, così come tu onori me.

Conclusioni

Se stai pensando di percorrere lo stesso itinerario con una macchina a noleggio, considera alcuni punti. Ci sono tratti ardui da attraversare e ti stancherai il doppio, i tempi saranno più dilatati e avrai meno occasioni di interagire con le persone. In ogni modo, buon viaggio e buon Marocco delle Meraviglie.

Se desideri vivere l’esperienza di un tour come questo di 5 giorni da Marrakech a Marrakech o simile, organizzato dai locali, scrivici pure a saharaviewtours@gmail.com hello@drinkfromlife.it

Instagram a @sarainmoroccoland @saharaviewtours

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Alla prossima puntata con DrinkFromLife!

Sara

Sara

Anima vagabonda, amo aggirarmi nelle medine arabe, nei templi indiani, nei borghi salentini o deserti sperduti nel mondo a sentimento, collegata con la Terra e il Cuore. Mi trovi anche sul progetto Sahara View Tours.

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