Le montagne dell’Atlante: trekking e villaggi Amazigh autentici

Le montagne dell’Atlante si estendono come una spina dorsale attraverso il Marocco, offrendo scenari spettacolari, percorsi di trekking avventurosi e immersioni autentiche nell’antica cultura Amazigh. Questi rilievi oltre ad essere una meraviglia naturale, sono anche un luogo dove il tempo sembra scorrere più lentamente, seguendo i ritmi antichi delle comunità Amazigh che vi abitano da secoli.

Trekking tra le vette dell’Atlante

Per gli amanti dell’escursionismo, l’Atlante offre un’infinità di sentieri, adatti a diversi livelli di esperienza.

• Jebel Toubkal (4.167 m). Difficoltà: alta. Trekker esperti. La vetta più alta del Nord Africa. Si tratta di un’escursione impegnativa per due giorni di ascesa. Partenza dal villaggio di Imlil e pernottamento in rifugio. Una vera sfida!
• Valle di Aït Bouguemez. Difficoltà: facile. Trekker principianti. Il percorso presenta sentieri accessibili e panorami rilassanti, ideali anche per le famiglie. Conosciuta come la Valle Felice, offre paesaggi verdeggianti e trekking adatti anche a chi desidera un’esperienza più leggera, ma ricca di emozioni.
• Gole del M’Goun. Difficoltà: media. Trekker con media esperienza e spirito di adattamento. Un’esplorazione autentica che attraversa canyon spettacolari e antichi villaggi Amazigh, ideale per chi cerca un itinerario stimolante e autenticità.

Ogni percorso offre scenari surreali, tra cime innevate, valli fertili e antichi terrazzamenti coltivati. La varietà del paesaggio è sorprendente e cambia radicalmente a seconda della stagione che attraversa, donando anche differenti colori.

Imlil. Credit Louis Hansel, Unsplash

Villaggi Amazigh: indietro nel tempo

Viaggiare attraverso l’Atlante significa anche incontrare i suoi abitanti, uomini e donne Amazigh (conosciuti anche come Berberi, sebbene il termine più appropriato sia Amazigh), custodi di una cultura millenaria. I loro villaggi sono stati costruiti in pietra e terra cruda, mimetizzandosi dolcemente con il paesaggio e dando vita a uno scenario fuori dal tempo.

Imlil: il punto di partenza per l’ascesa al Toubkal, è un villaggio accogliente dove i trekker possono immergersi nella vita locale e gustare un autentico tè alla menta con i pastori locali.

Aït Bouguemez: qui si possono osservare gli antichi metodi di coltivazione e incontrare artigiani che tessono tappeti intricati e dai motivi tradizionali.

Tacheddirt: uno dei villaggi più alti dell’Atlante, dona al visitatore panorami spettacolari e un’accoglienza genuina.

L’ospitalità Amazigh è unica: le famiglie accolgono i viaggiatori con pasti caldi a base di tajine e pane appena sfornato, talvolta aprendosi, con chi sentono più in sintonia, e raccontando storie tramandate di generazione in generazione.

Fare trekking in Marocco può rivelarsi un’esperienza indimenticabile. Credit Mads Schmidt, Unsplash

Consigli per un viaggio consapevole

Rispetto per la cultura locale: gli Amazigh vivono secondo tradizioni antiche. È importante rispettare il loro modo di vivere e chiedere sempre il permesso prima di fotografare perché solitamente non amano che la loro immagine venga catturata da una macchina fotografica.

Sostenere l’economia locale: soggiornare presso famiglie, o piccole guesthouse, aiuta a mantenere viva la cultura del luogo.

Viaggiare con guide locali: gli esperti del territorio non solo rendono il trekking più sicuro, ma arricchiscono anche l’esperienza con racconti e conoscenze sulle montagne.

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Un’esperienza imperdibile per gli appassionati

Fare trekking tra le montagne dell’Atlante significa avventurarsi in un paesaggio magnetico e scoprire una cultura autentica, intrisa di tradizioni, ospitalità e rispetto per la natura. È un viaggio che va oltre la semplice esplorazione: è un incontro con l’anima profonda del Marocco, tra le vette che raccontano storie antiche e villaggi dove il tempo sembra essersi fermato.

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Alla prossima puntata con DrinkFromLife!

Sara