Henné in India e Marocco: un viaggio tra tradizioni e simboli

Henné in India e Marocco
L’henné, con il suo colore caldo e i suoi intricati disegni, rappresenta un ponte tra cultura, tradizione e bellezza. Due dei Paesi che amo di più e dove questa arte è particolarmente radicata sono l’India e il Marocco, terre che hanno fatto dell’henné una forma di espressione spirituale, estetica e comunitaria.
Origine e significato
L’henné, ottenuto dalle foglie essiccate della pianta di Lawsonia inermis, è una tintura naturale usata da millenni. Le origini della pianta sono legate alle regioni subtropicali e aride dell’Africa settentionale, della Penisola Arabica e dell’India Occidentale. Gli antichi Egizi la utilizzavano già nel 3000 a.C. per tingere parti del corpo come capelli, unghie, ma anche i tessuti e ne facevano largo utilizzo per i rituali funebri. Dall’Egitto, grazie alle carovane, l’hennè si diffuse in Medio Oriente, Persia e India. Nonostante in India crescesse già spontaneamente, sembra che la decorazione rituale sia stata introdotta dagli scambi con culture differenti intorno al XII secolo, con le invasioni. Nello specifico attraverso la dinastia dei Ghaznavidi prima e dei Moghul poi, di origine turco-mongola con influenze persiane.
Il percorso dell’hennè in Marocco è differente poiché si è diffuso attraverso le rotte carovaniere trans-sahariane, ma anche con le influenze arabe e Amazigh. Le donne Amazigh decoravano il corpo con l’hennè attraverso rituali, in concomitanza ad occasioni particolari.
In India e in Marocco, è simbolo di protezione, buona sorte e celebrazione. Non è solo un ornamento, ma anche una preghiera silenziosa tracciata sulla pelle.

Tatuaggio naturale all’hennè.
Credit Juibar Ahmed,Unsplash
L’Henné in India: mehndi come arte sacra
In India, l’henné è noto come mehndi e viene applicato durante matrimoni, festività religiose e cerimonie speciali. I disegni complessi, che spesso raffigurano fiori, pavoni e simboli di fertilità, sono una forma d’arte tramandata di generazione in generazione.
Le spose indiane sfoggiano disegni che si estendono dalle mani fino ai gomiti, o anche ai piedi.
Si dice che il colore più intenso dell’henné rifletta la profondità dell’amore del marito o della suocera per la sposa.

Hennè in India del Nord per Capodanno, Rishikesh
Ma il mehndi non è solo estetica: è considerato un rituale spirituale. Durante le cerimonie, il profumo dell’henné e l’atto di applicarlo creano un’atmosfera meditativa, in cui si celebra l’unione di corpi e anime.
L’henné in Marocco: un rituale di protezione
In Marocco, l’henné è un simbolo di protezione contro il malocchio e le energie negative.
Si utilizza in molte occasioni, dai matrimoni ai rituali della nascita, fino alle celebrazioni dell’Aid al-Adha.
Le donne marocchine spesso disegnano motivi geometrici e simboli Amazigh sulle mani e sui piedi, ognuno con un significato particolare: la fertilità, la protezione, o il legame con la terra.
Un aspetto affascinante dell’henné marocchino è la sua preparazione. Le donne spesso si riuniscono in gruppo per macinare le foglie, mescolarle con acqua e oli essenziali, e creare una pasta fragrante. Questo momento di condivisione rappresenta un vero e proprio rito comunitario.
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Durante ogni viaggio in India e Marocco, ho amato ricevere tatuaggi all’henné dalla gente locale. La peculiarità è che in India mi è capitato più spesso di ricevere un disegno all’henné da uomini, che comunque lo facevano per lavoro, mentre in Marocco esclusivamente da donne. (Questa è la mia esperienza personale, ma in quanto tale non significa nulla a livello culturale). È un rituale semplice che adoro e che mi permette anche di interagire con la gente del luogo, in modo particolare. Attraverso questa esperienza, si crea una connessione profonda, fatta di gesti, sorrisi e racconti che vanno oltre le parole.
Differenze e Somiglianze tra India e Marocco
Nonostante le tradizioni siano diverse, l’henné in India e Marocco condivide un ruolo profondo: unire le persone e celebrare i momenti più importanti della vita.
- Motivi: i disegni indiani sono più elaborati e curvilinei, mentre quelli marocchini sono spesso più geometrici e simbolici.
- Colori: in India, il mehndi si applica in strati sottili per ottenere un colore rosso scuro, mentre in Marocco si preferisce un’applicazione più intensa per ottenere sfumature che vanno dal marrone all’arancione.
- Usi: in entrambi i Paesi, l’henné ha un valore rituale, ma in Marocco è più legato al concetto di protezione spirituale.
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Conclusioni: un Rito Universale
L’henné, che unisce India e Marocco con le sue storie e rituali, ci insegna l’importanza di onorare il corpo come un tempio e di celebrare la bellezza in ogni sua forma. Indipendentemente da dove lo si incontri, l’henné racconta storie di donne, di comunità e di un legame profondo con la terra.
E tu? Ti piacerebbe provare il fascino dell’henné durante un viaggio? Quali disegni racconterebbero la tua storia?
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Alla prossima puntata con DrinkFromLife!
Sara