Perché amo tanto viaggiare | Incontrare l’Umanità
I viaggi danno una grande apertura mentale: si esce dal cerchio dei pregiudizi del proprio Paese e non si è disposti a farsi carico di quelli stranieri. Charles-Louis de Montesquieu
Fin da bambina ricordo il fascino che le mete lontane esercitavano su di me. Ero capace di trascorrere ed ore a scorrere il ditino sull’Atlante, immaginando come potesse essere la vita in un luogo sconosciuto e lontano.
Ammiravo incantata il mappamondo dei miei nonni, come fosse una sfera magica, e lo facevo girare, osservando ipnotizzata quel movimento.
Sognavo Africa, India, Cina, Australia, il mare delle Maldive. Mi perdevo tra le immagini dei documentari proiettati in tv, i souvenirs a casa dei parenti. L’anelito del viaggio è nato con me, è una sete mai passata, un fuoco sempre vivo. Si alimenta da solo.
Un giorno, anche se non ricordo quando, mi sono chiesta: perché questo anelito del viaggio lontano? In famiglia sono stata l’unica, per molto tempo, desiderosa di altre latitudini al punto da stravolgere la propria esistenza per raggiungerle. Poi sono riuscita a coinvolgere mio fratello, l’unico che può comprendere veramente il mio mal d’India.
Conoscere
Quello che amo del viaggio è il Conoscere. Ad un certo punto i libri, che divoravo fin dall’infanzia, non mi bastavano più. Non ero soddisfatta dei racconti altrui e di fare la turista in Europa. Vedevo tante belle città ma avevo la sensazione di guardare il mondo dietro una vetrina. Di ammirare fugacemente una cartolina.
Tornavo a casa con qualche souvenirs e foto carina ma più o meno uguale a prima e mi sentivo insoddisfatta.
Perché amo viaggiare?
Volevo Conoscere altro, qualcosa di totalmente diverso, sentirmi completamente straniera in un lembo di Terra. Vedere posti lontani da casa che non fossero Salento, Italia o Europa.
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Un maestro sul mio cammino spirituale mi disse di andare ad esplorare paesi in cui il condizionamento culturale e religioso era diverso dal mio. Qualcosa mi sussultò nel cuore e mi organizzai per seguire il suo suggerimento.
Aveva ragione, sono cresciuta in Italia assorbendone tradizioni culturali e religiose, non avevo scelto niente. Soprattutto non conoscevo altro, se non superficialmente. Nonostante la mia voglia di esplorazione e di stare a contatto con gente diversa da me, ero sotto quel condizionamento dalla nascita.
Anzi dalla gravidanza di mia madre perché già prima di nascere la famiglia – anche la più aperta – inizia a proiettare su di noi, a nutrire delle aspettative.
Come potevo scoprire chi sono realmente, o se quello verso cui ero stata educata mi interessava davvero, se non conoscevo le differenze? E le differenze puoi conoscerle solo immergendoti pienamente in esse.
Ho conosciuto le differenze e me ne sono innamorata. Ho viaggiato in diversi posti nel mondo amando stare a contatto con Altro e con i popoli del paese ospitante. Per esempio con induisti, musulmani soprattutto ed innamorandomi dei loro modi di fare. Imparando a conoscere le loro tradizioni, le culture diverse.
Perché amo viaggiare: i rapporti umani
I rapporti umani sono parte integrante del motore del viaggio. Viaggio per incontrare l’Umanità. Stare a contatto con la gente del posto, e non solo per il tempo di scattare un selfie da postare su instagram. Donare e donarsi del tempo insieme arricchisce. Fare rete con gli altri viaggiatori, muoversi insieme, aiutarsi, sentirsi una famiglia.
Viaggiare è aprirsi all’invito dell’Altro
I ricordi più belli di viaggio per me sono quelli collegati agli esseri umani e alcuni paradisi naturali. Sono andata a cena a casa di una famiglia indiana e Pushkar, in un’antica haveli. Ho partecipato ad un sontuoso matrimonio combinato.
Una volta ho trascorso la sera di Capodanno, a Varanasi, in camera di una famiglia indiana pulendo aglio con la moglie e comunicando attraverso lo sguardo e il sorriso.
Ho trascorso dei giorni a casa di una famiglia induista nei pressi di Delhi e sono stata ospitata da mercanti mussulmani a Jaisalmer. Un ragazzo marocchino, mi ha insegnato i suoi piatti tradizionali – tajine e cous cous – direttamente dalla cucina del ristorante in cui lavorava.
E tanto altro.
Viaggiare mi ha insegnato ad andare oltre le etichette e guardare il mio prossimo negli occhi. Trovare quel punto di contatto davanti al quale tutti gli orpelli crollano e sgorga l’incontro.
Viaggiare per conoscersi ed evolversi
Viaggio per denudarmi, decondizionarmi e così mi evolvo. Viaggiando abbandono il superfluo e creo spazio per quello che di nuovo arriva. Viaggiando mi avvicino sempre più a me stessa, mi conosco. Perché in viaggio si verificano situazioni che nella normale routine non vedremmo con il binocolo. E ci troviamo davanti a parti di noi che prima non conoscevamo.
Se viaggi ti rendi conto di non sapere tutto
Viaggiare per me è anche un modo per non sentirmi mai arrivata, per trascendere quell’ego che crede sempre di sapere tutto e più degli altri. Viaggio, conosco e scopro di non sapere. Trovo questo meraviglioso perché significa vivere senza il paraocchi, in apertura totale al nuovo. Sapere che l’Inaspettato è sempre in agguato dietro l’angolo, pronto a sorprendere.
Amo viaggiare anche per conoscere la geopolitica, perché non mi accontento di quello che dicono i tg. Voglio sperimentare il mondo in prima persona, non fermarmi a quello che mi viene detto.
Potrei elencare centinaia e centinai di motivi per spiegare quanto io ami viaggiare, potrei scrivere un’enciclopedia intera! Sicuramente non viaggio per collezionare luoghi sulla mappa, o timbri sul passaporto, se avessi dovuto seguire questo criterio avrei visto molto di più perché ne ho avuto occasione.
Ma sono una che preferisce fare meno e scendere in profondità. Fermarsi quando basta.
Amo viaggiare e farlo lentamente, fermarmi più di quello che gli itinerari classici consigliano riguardo le svariate mete. Perché solo così posso sentirmi, almeno un pochino, parte integrante del posto.
Così posso avere il tempo di accettare un invito, scambiare più di 4 chiacchiere, frequentare luoghi che non sono prettamente turistici. Scoprire. In un mondo in cui tendiamo a dividere e categorizzare ogni cosa, amo mischiarmi!
Gettare al bando le etichette, comode solo per una praticità di linguaggio, ma limitanti se desideri inzupparti nell’essenza del luoghi, dei popoli. Dimentichiamo che le etichette sono state create per parlare. Le introiettiamo perdendo di vista la verità e creando verità nostre, che sono piccole schegge di un grande quadro.
Ecco, amo viaggiare perché comprendo tutte queste cose e so che c’è molto altro. Ti auguro di viaggiare, magari lentamente, e di soffermarti nei luoghi, con le persone. Concederti del tempo per sentire, vedere, curiosare, stravolgere il tuo punto di vista, abbracciare vastità.
Viaggiare senza i paletti da turista che porta ovunque la propria zona di comfort. Sradicarla, andare oltre i propri limiti, spingersi un millimetro in più, un centimetro, un metro.
Magari puoi provare a prenotare oggi quel volo e scegliere l’hotel che ti piace (adoro quelli a conduzione familiare o che richiamano lo stile del paese ospitante), prenotare l’auto per quel viaggio in the road che volevi tanto fare. Potresti provare a cambiare qualcosa del tuo modo di viaggiare, per avvicinarti sempre di più al mondo.
Cosa ami dei viaggi? Condividilo con noi scrivendolo nei commenti.
Alla prossima puntata con drinkfromlife!
xxx
Sara Chandana
Post in collaborazione con @momondo #owtravelers #admomondo
Cosa amo del viaggio? La possibilità di conoscere nuovi mondi per scoprire che in fondo sembriamo diversi ma siamo uguali. Sorridiamo allo stesso modo, ci capiamo con un gesto. Mi piace viaggiare anche per incontrare le persone che ci aiutano a capire la loro terra. Conoscere, amare, accettare forse il mio concetto si condensa in queste parole
Grazie per questa tua preziosa condivisione. Mi ritrovo nelle tue parole.
Le tue parole, aprono gli occhi su quanto di buono c’é nel mondo e quante meraviglie ha da offrire
Grazie, hai colto il messaggio. <3
Bellissime considerazioni sul viaggio! Io sono vagabonda fin da piccola ma mi rendo conto che i veri viaggi li ho fatti perché sono loro che hanno scelto me
viaggiare ti arricchisce dentro…ogni viaggio, breve o lungo che sia ti fa tornare a casa con quel qualcosa in più…
Bellissime parole, bellissima visione del viaggio e della vita. Io sono completamente d’accordo con te sull’importanza dei rapporti umani, come parte integrante del motore del viaggio.
Viaggiare per andare oltre “il sentito dire”, oltre i pregiudizi e le etichette… viaggiare per conoscere e per crescere è uno dei modi migliori per farlo.
Anche io amo conoscere l’umanità, anche se a volte deludono, mi piace pensare di conoscere sempre la persona che mi farà sorridere e mi racconterà la sua vita
Bellissimo post. Grazie di aver condiviso i tuoi pensieri. Io non sono avventurosa come te, ma li condivido tutti.
Per me la Curiosità viene prima di tutto, è quella che guida ogni mia ricerca di un nuovo volo, ogni rivista che leggo o programma che guardo. Sono una persona curiosa in tutto nella vita, e nel viaggio la mia curiosità è moltiplicata all’infinito!
Capisco perfettamente, nel viaggio poi riceviamo così tanti stimoli e gli occhi diventano più grandi, la curiosità si amplifica.
Mi sono ritrovata in ogni tua parola ed uscire dalla propria comfort zone è l’unico modo per incontrare davvero l’altro e il diverso. Bellissimo post davvero!
Grazie di cuore Elisa!
Bell’articolo che esprime il concetto del viaggio! Concordo con tutto
Grazie mille, siamo in sintonia allora! 🙂
Incontrare altre culture, scoprirne gli usi, i costumi. Assaggiare il cibo tipico di un luogo e vivere esperienze local fa apprezzare ancora di più un viaggio.
Viaggiare non è solo visitare luoghi, ma anche scoprire culture differenti, un aspetto dei viaggi che mi stupisce ed affascina sempre