Come fare volontariato in India
Per chi cerca informazioni su come fare volontariato in India, questo è il posto giusto
India: solo pensando questo nome veniamo catapultati, con l’immaginario, in una dimensione straordinaria e libera da ogni rigido schema occidentale. Viaggiare in India è come muoversi all’interno di una fiaba, dalle tinte sempre cangianti. Tutto è fantastico, non si può incasellare. Ho esplorato l’India a lungo e non basta una vita per conoscerla. Eppure, anno dopo anno, la mia relazione con questo paese immenso si rafforza ed evolve. Anni fa, una cara amica, mi parlò di un’organizzazione di volontariato, Namaste, grazie alla quale ha avuto la possibilità di adottare una bambina. Raccolsi le informazioni. Dopo tanto tempo, un giorno, si è accesa una lampadina. Così ho scritto a Sara, la segretaria del progetto. Era tempo di restituire, almeno in parte, all’India quello che con tanto amore e fermezza, mi ha donato. Se volete sapere come fare volontariato etico in India, senza invischiarvi nel volonturismo, non dovete fare altro che continuare a leggere le prossime righe.
Namaste Onore a Te
Namaste, nella sua formula abbreviata, significa Onore a Te, mi inchino a te. Si tratta di un saluto molto diffuso in India, ma non solo. Possiamo ritrovarlo in Nepal e in altri paesi asiatici. L’organizzazione ha scelto proprio questa parola, ricca di significato, come nome. Fondata nel 1996 per volere della fondatrice, Valeria Palmieri, ha l’obiettivo di aiutare e sostenere sia bambini/e che ragazzi/e nella vita e negli studi. Attualmente sono ben 700 le persone aiutate grazie al sostegno a distanza. Partendo dal Kerala, gli aiuti si sono estesi anche in altre zone, come Karnataka e Tamil Nadu. Inoltre, in situazioni di emergenza, viene attivato un supporto anche altrove. Alcuni esempi sono il terremoto in Nepal, senza tralasciare il Centro Italia o ancora il Kerala, durante le alluvioni. In questi casi si collabora insieme alle associazioni locali e si rafforza il lavoro di squadra.
Di cosa si occupa l’organizzazione?
Di sostegno a distanza a:
- bambini e bambine nella loro famiglia d’origine
- bambini e bambine in casa famiglia
- ragazzi e ragazze
Quando i bambini e le bambine vengono aiutati nella loro famiglia d’origine, si sostiene, in un certo senso tutto il nucleo. Infatti, aiutare un membro, significa sgravare i genitori di tanti sacrifici e investire non solo sul presente, ma anche sul futuro di quella persona. Solitamente si tratta di famiglie monoparentali, in forte difficoltà. La pandemia ha, inoltre, contribuito a peggiorare la situazione per tante persone e il nostro aiuto è fondamentale. Una pizza, un aperitivo in meno, un vestito lasciato sugli scaffali del negozio: ci sono tanti modi per mettere da parte un piccolo contributo.
Anche per chi vive in una delle sei case famiglia Namaste è importante il sostegno a distanza. Esso arriverà sotto forma di amore, cibo, possibilità di avere un’istruzione dignitosa e cure mediche. Nel caso di ragazze, anche l’aiuto rivolto a loro è fondamentale. In questo modo si contribuisce a raggiungere l’uguaglianza di genere. Inoltre, in molti casi, le ragazze che studiano, riescono a rimandare un matrimonio in età troppo acerba. Per i ragazzi non funziona tanto diversamente, possono evitare di sposarsi troppo giovani e svolgere lavori duri. In generale, aiutare queste persone significa contribuire a fornire loro una bolla di sicurezza dalle difficoltà della vita in India.
É costoso sostenere a distanza?
Si tratta di una piccola rinuncia per il bene comune. Il bello di questa organizzazione è che si può contribuire anche mensilmente e con un minimo di 20 euro (altrimenti per chi dona 20 euro al mese sono 240 euro all’anno, ciascuno sceglie la formula che preferisce) o di 40 euro (sono 480 euro all’anno, ovviamente chi vuole può donare di più). Non dobbiamo recarci necessariamente sul luogo, per fare volontariato in India. Tuttavia, se decidiamo intraprendere una nuova e consapevole avventura, in questo senso, è possibile. L’organizzazione, previo accordo, può ospitare nelle sue stanze, con un piccolo contributo per il cibo.
Quello che amo di Namaste è che, aderendo al programma di sostegno a distanza, non si riceve solo la lettera e la fotografia (super gradite) del bambino/a o ragazzo/a. La relazione tra le parti viene incoraggiata, attraverso l’organizzazione stessa, a testimonianza che i rapporti umani sono una grande ricchezza. In questo modo si creano delle relazioni, circolano emozioni positive.
Come sostenere Namaste
Possiamo sostenere l’organizzazione con l’adozione a distanza, con donazioni spontanee, ma anche donando il 5×1000. Durante la compilazione del 730, oppure CU o Modello Unico, basterà firmare nella casella adibita a Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale inserendo il codice fiscale 91153570378
La mia esperienza con Namaste
Dopo aver vagato, per anni, nel campo delle associazioni ho sentito che Namaste rispecchia i miei valori e merita la mia fiducia. Ho deciso di aderire al programma di adozione a distanza e, adesso, nella mia vita c’è A. un bambino del Kerala, insieme alla sua mamma e suo fratello. Ricevere la lettera e le foto è stato veramente emozionante. Vi aggiornerò in futuro. Adesso sono anche una volontaria di Namaste e, per me, non c’è modo più bello di mantenere i contatti con l’India. Quando tornerò sarà per un valido motivo, ma anche questo è un viaggio in India.
Si dice che il bene si fa in silenzio, e sono d’accordo, ma quando si tratta di determinate realtà, parlarne è importante per farle conoscere e crescere. Dietro le quinte ci sono Claudine Tissier, la presidente, Gabriele Burnazzi (vice-presidente) e Sara Pambianchi, la segretaria. Oltre a tutti i sostenitori e collaboratori, anche in India.
Grazie a Namaste per le bellissime foto condivise con drinkfromlife, scattate da Claudine Tissier, Francesco Comello e Fabio Campo.
Contatti
Website
segreteria@namaste-adozioni.org
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Fare del bene fa bene al cuore!
Alla prossima puntata con drinkfromlife!
Sara