Vaccini per l’India: tutto quello che dovresti sapere
Tra le domande che mi vengono rivolte più spesso, nel corso degli anni, da quando ho aperto drinkfromlife c’è spesso il quesito che riguarda i vaccini per l’India, per questo motivo ho deciso di scrivere una breve guida che affronta il nodo delle vaccinazioni. Se hai tendenze ipocondriache, questo articolo potrebbe agitarti molto ma si tratta solo di misure preventive per affrontare un viaggio al meglio. 🙂
Per viaggiare in diversi luoghi del mondo, come diversi stati dell’Africa, è necessario vaccinarsi. Per quando riguarda l’India non c’è obbligo di vaccinazione ma ci sono alcune eccezioni da considerare con attenzione per viaggiare consapevoli.
È fondamentale analizzare caso per caso
Per quanto riguarda l’India, dipende dal paese di provenienza. In questo articolo parliamo di cittadini italiani che dall’Italia viaggiano in India, perché per altri paesi ci sono procedimenti diversi, che non conosco. Per esempio: chi viene dall’Argentina, anche se vive in Italia, deve eseguire la profilassi per la febbre gialla.
Inoltre, se sei un cittadino italiano che ha viaggiato in America Latina, Africa, Nuova Guinea e Papuasia dovrai comunque farti vaccinare contro la febbre gialla perché potresti esserne un potenziale portatore.
I vaccini per l’India non sono obbligatori ma…
Non ci sono delle leggi che obbligano a vaccinarsi prima di un viaggio in India, ognuno si regola come vuole. Per quanto mi riguarda, ho effettuato 4 viaggi lunghi in India e non mi sono mai sottoposta ad un vaccino. Per problemi, come febbre, dissenteria, raffreddore, sono andata dal dottore, curandomi con la medicina ayurvedica, e mi sono sempre trovata meglio che in Italia.
Nonostante mi fossi portata dietro, come misura d’emergenza, farmaci allopatici italiani (che in Italia non uso mai) per la mia esperienza non sono stati efficaci. Il top è stato quando mi sono recata in una farmacia a Mapusa, nel Goa, ed ho trovato i reparti di medicina allopatica, omeopatica e ayurvedica. Ognuno era libero di andare al bancone che desiderava. Così a Dharamsala, a Nord.
Precauzioni da prendere in India
Pur stando a stretto contatto con persone che vivono per strada, bambini e animali non ho mai avuto nulla di grave, da costringermi ad andare in ospedale. Sono stata attenta a bere acqua in bottiglie sigillate, lavarmi spesso le mani, lavare i denti con l’acqua in bottiglia, non bere bevande con acqua locale e cubetti di ghiaccio, usare il Tea Tree Oil e, prima di ogni viaggio, eseguo sempre un ciclo di fermenti lattici.
Porto sempre con me un kit di pronto soccorso naturale, per le prime emergenze.
Acqua e frutta
È meglio acquistare frutta da sbucciare e bere molta acqua per evitare la disidratazione. L’acqua in bottiglia deve essere sigillata. Poiché è stata sottoposta ad un bombardamento di raggi ultravioletti per uccidere i batteri, perde anche le sue proprietà. In farmacia, per questo motivo, vendono apposite bustine di sali minerali da versare nella bottiglia. Possono avere sapore di limone o arancia.
Cucina
Evitare le verdure crude, a meno che tu non sia in qualche posto super sicuro e noto ai viaggiatori per la pulizia estrema. La cucina indiana è molto speziata e non è solo una questione di gusti. Le spezie hanno proprietà curative per l’organismo. Anche se chiederai piatti no spicy il risultato sarà quasi sicuramente… infernale. È come dire ad una massaia salentina di non mettere il sale nelle sue ricette. 🙂
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Periodo monsonico
Inoltre chi segue i classici percorsi turistici è quasi in una botte di ferro perché si trova in situazioni più protette, in una sorta di bolla indiana. Se pensi di viaggiare all’avventura, nelle zone rurali, in periodo monsonico valuta bene la possibilità di vaccinarti. Durante il periodo monsonico, che va da giugno a ottobre, ci sono forti acquazzoni e questo implica, oltre a diversi disagi, una riproduzione di zanzare incredibile.
Queste zanzare potrebbero essere portatrici di dengue, malaria e chikungunya. Per questo motivo l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, suggerisce di farsi sottoporre alla profilassi antimalarica e i vaccini contro encefalite giapponese e meningite. Per saperne di più ti rimando al sito della Farnesina, Viaggiare Sicuri.
Inoltre, questo tipo di vaccini sono anche molto debilitanti per l’organismo, quindi è consigliabile concedersi dei giorni di tranquillità e riposo già prima della partenza.
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Alcuni consigli anti zanzara e mosquitoes
I mosquitoes sono piccoli volatili fastidiosi, e in alcuni casi pericolosi, che si trovano in zone tropicali. Possono essere veicolo di febbre gialla, malaria, dengue eccetera eccetera.
- Mosquito net. Importanti se viaggi in zone tropicali o in vicinanza ai monsoni. Sono zanzariere che si appendono sopra il letto, le vendono anche al mercato per poche rupie. In albergo non dovresti avere problemi.
- Spray e creme anti mosquitos. Sul mercato se ne trovano di diverse, una buona marca in India è Odomos.
- Pastiglie anti mosquitoes. Si ingeriscono e dovrebbero alterare l’odore della pelle. Non le ho mai provate.
Conclusioni: vaccini per l’India sì o no?
Cosa ti dona maggiore tranquillità? Non ci sono leggi che obbligano a fare i vaccini per l’India. Però, se solo a pensarci ti viene l’ansia, o se devi recarti in zone rischiose, consulta il tuo medico. Probabilmente ti suggerirà di fare (perché lo hai chiesto) vaccini per epatite A o B, tubercolosi, polio, tifo e antitetanica.
Racconta la tua esperienza con i vaccini per l’India o in viaggio, oppure cosa faresti.
Alla prossima. 🙂
xxx
Sara (o Chandana per gli amici!)