L’ Africa è raccontata dai colonialisti?

Mama Africa
Credit Suad Kamardeen

L’Africa è raccontata dai colonialisti? Cosa ti viene in mente quando senti pronunciare la parola Africa?

Pensaci un attimo.

Nell’immaginario collettivo occidentale l’Africa è un paese omogeneo, arretrato, sempre con il clima caldo e bisognoso di essere salvato dall’uomo bianco (non per niente si parla di white savior complex, il complesso del salvatore bianco che si muove in aiuto altrui spinto però da esibizionismo, presunzione, egoismo).

Per la maggioranza l’Africa è un paese afflitto da carestie, terrorismo, guerre e viene raccontato sempre nello stesso omogeneo modo, dai media mainstream.

Una narrazione distorta

La narrazione riguardo l’Africa non tiene conto dei suoi 54 stati e quindi della sua estrema varietà, della storia antica e contemporanea, di una cultura vastissima, di religioni e lingue differenti. Non parla della vita odierna dei suoi abitanti, delle loro abitudini, di quello che fanno i giovani la sera, di come spendono il tempo nei diversi stati e così via. Che mestieri svolgono le donne in Marocco?

Vediamo l’Africa come una colonia e così la raccontiamo e ci approcciamo ad essa, rinsaldando le nostre convinzioni perchè dai media non viene proposta una visione diversa. Persino il turismo viene quasi sempre proposto e vissuto da un’ottica quasi sempre colonialista, mordi e fuggi. Arriva, fotografa, pubblica e scappa. Ma l’Africa, e i suoi abitanti, non dovrebbero essere sfondo o accessorio per le nostre fotografie da pubblicare sui social. Noi dovremmo essere al servizio dei luoghi che visitiamo, non viceversa.

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Credit Martin Bekerman, Unsplash

Ci siamo, quindi, chiesti se l’Africa viene raccontata dai colonialisti e sempre dallo stesso, identico, punto di vista?

L’Africa viene raccontata come una colonia, male, una visione che è funzionale ad una visione occidentale del mondo. […] Non si parla della responsabilità dei governi occidentali e delle multinazionali.

Da instagram Rainewsofficial: L’Africa è vista (e raccontata) come una colonia?

(Vi consiglio di guardare il video)

E se non si parla del colonialismo, non si conoscono nemmeno le conseguenze, i danni. Ignorando questo stiamo tralasciando anche le soluzioni a lungo termine.

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Impariamo a guardare all’altro con occhi nuovi. Credit Sean Lee, Unsplash

Inoltre, secondo un report “Africa Mediata” di Amref con l’Osservatorio di Pavia l’Africa:

  1. compare sui quotidiani una volta ogni 10 notizie
  2. nei telegiornali di prima serata occupa l’1,6% dei servizi
  3. nei programmi televisivi una citazione ogni 58 ore di programmazione

Conferma che sappiamo poco e niente riguardo il continente africano. A parte gli animali, meravigliosi, da salvare e i migranti che annegano il mare, ma sono considerati dai governi come merce da far uscire e/o respingere.

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I volti dell’Africa sono tanti! Credit Damian Patkowski

Conclusioni

Dell’Africa sappiamo poco e nulla perché, appunto, viene raccontata male. E quando viaggiamo tendiamo, solitamente, a riprodurre, anche inconsapevolmente, la nostra zona di comfort. Magari arricchendola da una pietanza tipica, da uno spettacolo per turisti, perché ormai la cosa più importante è scattare belle foto per i social. Interagiamo con l’altro per il tempo di uno scatto e poi via, verso la prossima destinazione. Un’altra bandierina sulla mappa. (Vedi un post precedente che si chiama: Viaggiatori patinati o colonizzatori moderni?)

E così invece di portare, condividere, continuiamo a prendere ed essere colonialisti, ma l’ingenuità degli adulti è ben più pericolosa, e dannosa, di quella dei bambini e delle bambine. Per questo motivo dobbiamo diventare consapevoli della nostra visione e narrazione a senso unico, fino a decostruire la narrazione del white savior. Confrontarci gentilmente con chi in Africa ci vive, ascoltare sospendendo il giudizio. Aprirci al conoscere con curiosità e umiltà.

Abbiamo la fortuna di poter attingere alla consapevolezza, riconoscere i nostri condizionamenti ed eliminarli, per non perpetuare sempre gli stessi errori. E costruire un mondo nuovo, in cui il Bene Comune è alla base.

Alla prossima puntata con drinkfromlife!

xxx

Sara

Risorse per approfondire: White savior, la narrativa del salvatore bianco

Sara

Anima vagabonda, amo aggirarmi nelle medine arabe, nei templi indiani, nei borghi salentini o deserti sperduti nel mondo a sentimento, collegata con la Terra e il Cuore. Mi trovi anche sul progetto Sahara View Tours.

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