Crescere come blogger

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    Credit Maddi Bazzocco
Varanasi baby
A Varanasi

Ricordo ancora quando ho aperto il mio primo blog: era una sorta di diario online, pieno di brillantini e farfalline. Un ex fidanzato, in quel periodo, guardandomi in modo sarcastico, disse: “Se ti pagassero per avere un blog saresti ricca”.

Non sono diventata ricca, ma quando ci ripenso non posso fare a meno di sorridere: a quei tempi non potevamo neanche immaginare che, nel futuro, sarebbe esistito davvero il lavoro di blogger.

Da quel primo blog ho fatto tanta strada, come donna e come blogger.

Evoluzione

All’inizio, per molti anni, lo tenevo segreto a familiari a conoscenti. Ci arrivava chi doveva, per caso. Erano i primi scambi virtuali, si navigava a vista per il gusto di farlo e senza una direzione precisa. Mi piaceva scriverlo come un diario e visitare blog che presentassero un’atmosfera altrettanto intima.

Da msn sono passata a blogspot e lì ci fu una sorta di salto. Si scriveva, e condivideva, per il gusto di farlo, con una spontaneità generale che ora non esiste più, forse. Oppure esiste in modo diverso. Amavo raccontare la mia vita, ispirarmi, commentare altri blog. Ogni mattina, insieme al caffè, immancabile sul tavolino, leggevo i commenti di chi passava a salutarmi e rispondevo.

La nicchia era costituita dalle amicizie virtuali e gli argomenti dei post erano spontanei.

Scrivevo della mia vita: gli incontri di meditazione, i cerchi di donne, l’orto in terrazza, i viaggi spirituali. Non badavo alla punteggiatura e se ancora ci ripenso arrossisco di vergogna. Semplicemente, non ci pensavo.

Frequento ancora, virtualmente alcune conoscenze di blog di quei tempi. Ci sono stati anche incontri dal vivo, nel corso degli anni. È bello vedere come, noi pioniere del blogging e dei social, ci siamo evolute. Qualcuna è cresciuta molto nel web, diventando influencer, ciascuna ha seguito un filo, ha sviluppato quello che un tempo era solo un seme. Se ci ripenso c’è qualcosa di poetico che ci accumuna, oltre a tanta determinazione.

Ad un certo punto, ho sentito di fare uno scatto e spostarmi su wordpress, scrivere meglio (scrivere per il web non è esattamente come esprimere le proprie emozioni su un quaderno), studiare, concentrarmi sui miei argomenti preferiti in modo diverso.

Io amo esplorare l’anima, nello stesso modo paesi affascinanti come India, Marocco, più in generale luoghi energetici della Terra, nel rispetto dell’ambiente e dei popoli che li abitano. Per me viaggio interiore e viaggio esteriore vanno di pari passo, così ecologia interiore ed esteriore.

Come potevo definire questo genere di viaggi, in modo sintetico?

C’era questo termine che in inglese mi sembrava perfetto: conscious journeys! Ma in italiano? Viaggi consapevoli! Dopo un controllo approfondito mi sono resa conto che, a quel tempo, nessun blog, o social, in italiano, utilizzava questa dicitura (si parlava di viaggi responsabili e sostenibili, ma non consapevoli, come definizione) e così l’ho fatto imprimere anche nel logo del mio blog: drinkfromlife – viaggi consapevoli e natura. È qualcosa di cui vado molto fiera.

Piano piano ho attirato persone con una sensibilità simile alla mia e si è creata una forte rete di curiosi, appassionati e professionisti che si confrontano e scambiano, nel rispetto reciproco. Amo, inoltre, promuovere sul blog il valore delle differenze, che considero dei veri e propri tesori inestimabili.

Quello che una neo blogger/influencer deve sapere

Al giorno d’oggi bloggers e/o influencers spuntano nel web come funghi, ma sono pochi coloro che riescono ad avanzare fino a raggiungere almeno un livello medio.

Diverse persone hanno deciso di puntare sui social, e non c’è nulla di male (basti guardare l’escalation di Chiara Ferragni che ha un bagaglio non indifferente di studi alle spalle ed una strategia ben precisa, ma riesce nello stesso tempo a far arrivare un lato più intimo alla sua nicchia) ma il blog è qualcosa che rimane strettamente personale, come una sorta di vestito da cucire addosso e modificare man mano che i gusti si affinano ed evolvono e che si studia.

influencer

Credit Maddi Bazzocco

La nicchia è molto importante, rappresenta il pubblico al quale rivolgersi. A chi si vuole comunicare e cosa?

Lavorare sul blog a 360° (studio, manutenzione, scrittura, promozione) identificare una nicchia precisa con la quale comunicare (appassionati di India, yoga o moda eco per esempio) avere determinazione, dedicare tempo e costanza, può portare a soddisfazioni non indifferenti e collaborazioni in linea con le tematiche affrontate e la propria sensibilità.

Hai un blog, o un’amica blogger? Se ti va racconta nei commenti.

Alla prossima puntata con drinkfromlife!

Sara Chandana

 

 

Post in collaborazione con Intellifluence

La foto in evidenza è di Amelia Bartlett

Sara

Anima vagabonda, amo aggirarmi nelle medine arabe, nei templi indiani, nei borghi salentini o deserti sperduti nel mondo a sentimento, collegata con la Terra e il Cuore. Mi trovi anche sul progetto Sahara View Tours.

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