Amore e viaggi: connubio vincente? Parliamone

Amore e viaggi: connubio vincente?
Su Instagram spopolano, nella categoria travel, profili di coppia a volontà. Il copione è quasi sempre lo stesso: coppie felici e sorridenti, con abiti stilosi, che viaggiano spensierate in giro per il mondo. Alle spalle meravigliosi scenari.

Visto che sono una tipa romantica ne seguo diversi, alcuni mi piacciono, altri meno, ma questo è normale. Come è normale non voler mettere in piazza la propria sfera intima più di tanto e raccontare il meglio. Si sa: ci sono cose che non vanno condivise, perché coltivare il proprio giardino segreto è importante.
Lo fanno le star di Hollywood perché non dovremmo farlo noi, comuni mortali? C’è una categoria Instagram che però non mi risuona molto, non prendetela sul personale, ed è quella edulcoriamo tutto. Sono allergica al pensiero positivo, che ci volete fare. Perché nega una fetta di sfera interiore ugualmente importante e porta a casa immagini distorte. Probabilmente a loro starò sulle balle io.

Viaggiare in coppia è davvero così romantico?
Forse dipende dalla coppia e dal viaggio. Però vi assicuro che, viaggiare in Asia per mesi, per esempio, a stretto contatto 24h24 può essere una lenta tortura al sistema nervoso. È anche vero che la coppia, messa a dura prova, o trova una profonda intesa o esplode del tutto.

Sono una donna indipendente e non amo passare 24 ore di seguito con nessuno, ho bisogno dei miei spazi. Ero così già da bambina. Il mio compagno di viaggio, e vita, fino a più di un anno fa, era esattamente come me. Così, spesso, trascorrevamo intere giornate di viaggio ciascuno per fatti suoi.
Sì, le coppie in viaggio non devono per forza stare insieme tutto il tempo.
Soprattutto se si tratta di viaggi lunghi. Per due o tre giorni si può fare, può essere anche romantico. Ma aumenta di uno, due, tre mesi. Parliamone.

Devo ammettere che, inizialmente, rimanevo male quando il compagno storico di viaggio mi mollava improvvisamente per farsi un giro (ne parlo tranquillamente, tanto se passa di qui e legge, si fa una risata) poi ho iniziato a prenderci gusto. Perché mi mettevo alla prova, potevo seguire i miei ritmi e bisogni, conoscevo gente nuova. Dovevo cavarmela con la lingua.
Vedevo altre coppie fare così, non era più strano.
Amore e viaggi: quella volta che…
Quando viaggi fianco a fianco per tre o quattro mesi, o più, hai bisogno in alcuni luoghi di creare una tua routine, una zona di comfort. Detesto i viaggi lunghi in cui ogni giorno si cambia letto e destinazione, mi fanno sentire in una lavatrice e non capisco nulla. Mi stressano e basta.
Un musicista ha bisogno dei suoi spazi, e momenti, per suonare. Così una che scrive. Tuttavia, sai dove puoi trovare l’altra persona, dove ama bazzicare. Un po’ alla vecchia maniera, quando vivevamo traquillamente senza telefoni portatili. Un ristorantino particolare, un punto di ritrovo di viaggiatori, un locale, una sala di meditazione.
Sono una persona molto riservata, ma questo non vuol dire che sia chiusa e riesco ad attaccare bottone facilmente se voglio. A McLeod Ganj avevamo litigato – perché capita, inutile negarlo – ed io avevo anche preso una stanza tutta per me, una bellissima stanza economica, indipendente, con una doccia favolosa e dei vicini antipatici.
Un po’ triste, andai nel mio ristorantino preferito, a rilassarmi. Si mangiava bene, la vista era favolosa. Arrivò il flautista nepalese del baracchino di fronte, chiedendomi se poteva sedersi e bere il suo tè. Accettai. Ogni giorno, alle 14.30 si scatenava un forte acquazzone e la gente nel locale aumentava.
Con tutta la sua semplicità mi distrasse e mi ritrovai a ridere e conversare. Dopo poco arrivò un amico indiano, che avevo conosciuto anni prima a Goa e casualmente lavorava nei paraggi, a Dharamkot dove c’è un bel centro in cui si pratica la meditazione vipassana.
Poi una signora inglese, amica del nepalese ed altra gente ancora che non ricordo. Senza nemmeno accorgermene ridevo attorniata da persone amichevoli e familiari. Le montagne dell’Himalaya alla mia destra.

Improvvisamente entrò lui per cercarmi, sgranando gli occhi alla vista. Per poi unirsi al tavolo con noi.
Ed ora? Siamo in ottimi rapporti, siamo amici, come puoi non esserlo dopo tanti anni e viaggi insieme? Ormai ti conosci profondamenti e ti rispetti. Siamo nel 2020, via. Sfatiamo altri pregiudizi.
Amore e viaggi: suggerimenti
Se siete insieme da poco non andate assolutamente in India, specialmente se è la vostra prima esperienza in questo purgatorio umano. Potrebbe essere un’esperienza troppo forte. Ma se ci andate e dopo siete più innamorati che mai: complimenti, avete delle buone probabilità per essere delle anime gemelle. 🙂
Conclusioni
Amore e viaggi? Dipende, ma non dimentichiamoci che siamo esseri umani e non sempre è tutto rose e fiori. Ma anche questo fa parte del gioco!
Viaggi in coppia o in solitaria?
Ti sei innamorata/o in viaggio?
Alla prossima puntata con drinkfromlife!
xxx
Sara Chandana
Dai 18 ai 28 anni ho sempre viaggiato con quello che da tre anni è mio marito. Poi, per una serie di motivi, ho iniziato a viaggiare anche da sola, per lunghi periodi. Devo dire che le esperienze in solitaria mi hanno dato molto ed ultimamente sto rivalutando anche il fatto di sentire forte la sua mancanza quando non possiamo partire insieme. Si tratta comunque di un sentimento, che ci unisce ancora di più. Viaggiare in coppia però per me è sempre il massimo!
Grazie per aver condiviso un pezzettino della tua vita. È anche molto bello che tu abbia intrapreso viaggi in solitaria. In coppia, ovviamente, è relativo. Sono coinvolti tanti fattori, ma volevo sfatare il mito che sia sempre tutto rose e fiori.
Io e il mio compagno viviamo lontani, quindi le vacanze la trascorriamo insieme anche perché siamo già divisi il resto del tempo. Quindi per noi la cosa si ribalta, é solo in viaggio che riusciamo a stare un po da soli.
Vi capisco anche con il mio compagno attuale è così, le vacanze diventano ancora più belle.
Ho viaggiato da sola da che avevo 15 anni (a trovare parenti sparsi tra india, US, e Europa e poi ho continuato senza “appoggi”, assecondando la mia inquieta brama di viaggi). Raramente ho viaggiato con amici, se non per una settimana, quindi quasi mai fuori dall’europa. Ho vissuto qualche settimana in Palestina con il mio compagno, molti anni fa, ospiti della sua famiglia. È stato un bel viaggio, ma il mio ritmo era sacrificato, la libertà minore, l’innamoramento sospeso (sono sempre stata indipendente e alla ricerca dei miei spazi, nel quotidiano.. seguire i loro ritmi e occhi è stato limitante). Mai ho avuto il pensiero reale di portare qualcuno con me in India, come fosse una metà di me da custodire gelosamente. Le dinamiche familiari, gli odori, i colori, la sopraffazione di ogni senso.. non c’è modo di spiegarli a chi ami, e forse non ne avevo mai avuto voglia. Poi mi sono sposata, con una persona meravigliosa, dopo pochissimo che stavamo insieme, e ho voluto invece presentargli la mia famiglia. In viaggio di nozze siamo stati qualche settimana tra kerala e tamil nadu a visitare i miei nonni zii cugini, e poi abbiamo continuato il viaggio a lungo. È stata un’esperienza incredibile. Ci ha messo in difficoltà solo in minima parte, per la maggioranza del tempo è stato un incanto incredibile. È il mio compagno di viaggio ideale, da quindici anni. Non toglie nulla al mio viaggio personale, come se fosse una vera estensione di me. Quando mi è ricapitato di viaggiare in solitaria, ho avuto la sensazione di non vivere a pieno il mio viaggio, senza una parte di me. So che può sembrare strano, ma credimi Sara, non è nulla di smielato. La mia persona si è estesa. Da una a due, per poi aggiungere i miei due figli. Loro sono i miei compagni di viaggio, razionalmente, ma in realtà sono semplicemente la mia interezza.
Ti credo con tutto il cuore! A me sta capitando lo stesso con il mio compagno da un anno. Con lui mi sento proprio a mio agio, leggera. Abbiamo gli stessi ritmi e, uguale senso di rispetto reciproco. È meraviglioso tutto quello che hai generosamente raccontato, ti ringrazio dal profondo della mia anima, mi hai emozionata. <3
Io viaggio rigorosamente in coppia, mio marito è la mia vera anima gemella sono stata fortunata. Amiamo le stesse cose e abbiamo gl i stessi ritmi. Condivido pienamente però il tuo discorso sugli spazi che ognuno deve prendersi e mantenersi. In un viaggio lungo o in una vacanza stanziale i tempi e gli spazi “personali” sono indispensabili per tutti e due
È molto bello vi siate trovati, a me succede lo stesso con il mio compagno attuale.
Hai perfettamente ragione. Viaggiare insieme è stupendo ( lo faccio con lo stesso uomo da circa vent’anni) ma anche in viaggio, così come a casa, ognuno hanno suoi spazi vitali. Io vado per musei, lui per enoteche e botteghe tipiche. Io sono per le librerie antiche, lui approfitta per fare giri nei porti dei pescatori. Non sopporterei di privarmi delle mie priorità in vacanza, per dar fondo alle sue, e tantomeno vorrei che lo facesse lui per me. Un paio d’ore lontani non fanno danno a nessuno anzi! Ci si rivede a pranzo davanti ad un buon bicchiere di vino, e ci si racconta delle esperienze fatte ognuno per fatti suoi.
Non viaggio molto, ma quel pochi viaggi che faccio, li faccio con il mio compagno. Non viviamo insieme quindi trascorrere del tempo a stretto contatto diventano alla fine anche dei banchi di prova per una futura convivenza
Capisco, anche per me è così adesso. 🙂
Io amo viaggiare col mio compagno ma, spesso e molto volentieri, viaggio da sola. Per quanto possa essere innamorata, riconosco che il mio compagno non sia il mio perfetto compagno di viaggio.
Sara ti adoro!!! Sembra che tu sia entrata nella mia testa e abbia scritto questo articolo pari pari, come se l’avessi scritto io. Anche io voglio i miei spazi! E poi… io andai in India col mio ragazzo per due mesi, quindi capisco alla perfezione ogni parola che hai scritto!
Ah che bello Valentina, questa connessione.
Ti stimo molto!
L’India è già dura di suo, poi in coppia una bella sfida. Evviva i nostri spazi, sempre! Che sia in viaggio oppure a casa
Non mi sono innamorata in viaggio ma sono stati i viaggi a farmi innamorare del mio uomo!
Ci siamo conosciuti ad una festa e ricordo che siamo stati fino a notte fonda a parlare di viaggi. Abbiamo viaggiato tantissimo ma non per mesi, il nostro lavoro non ce lo permette.
Però posso dirti che tra tutti i compagni di viaggio che ho avuto, lui è quello più simile a me.
E comunque da oggi inizierò a pensare in maniera diversa all’India come meta ahahah
ahahahah l’India poi dipende molto anche da come si sceglie di viverla. Comunque non ti preoccupare. 🙂
Che meraviglia questo vostro amore sbocciato tra un racconto e l’altro, allora vi auguro di continuare così. <3