Una visita all’orto botanico di Urbino – immergersi nel verde

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    La scalinata
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    Serra
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Una visita all’orto botanico di Urbino (tutti devono visitare Urbino almeno una volta nella vita 🙂 ) è d’obbligo durante un tour nella perla del Rinascimento.

Storia dell’orto botanico di Urbino

La fondazione dell’orto botanico dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo risale al (non molto) lontano1908. In seguito alla caduta del Regno Pontificio, gli orti del convento dei Frati Minori di San Francesco, furono confiscati e donati al Comune di Urbino. Al prof. De Brignoli fu affidato l’incarico di trasformare uno dei tre orti del convento in orto botanico. L’impresa ottenne il sostegno degli Orti Botanici Italiani.

Successivamente, con la rinascita del Regno Pontificio, l’orto botanico di Urbino tornò nelle mani dei frati minori. A causa di mancanza di fondi, passò quasi subito sotto la gestione dell’Università, con un contratto di enfiteusi perpetua. Questo significa avere diritto su un terreno altrui, pur non essendone titolare. Successivamente, grazie ad un secondo contratto di enfiteusi perpetua, l’Università  ottenne anche una (seconda) casetta che adesso rappresenta l’ingresso dell’orto.

Una visita all’Orto

Ho deciso di visitare l’orto durante la mia ultima visita nella città di Raffaello, nel luglio 2018. Ricordo che, come tante volte, ero uscita da sola per curiosare in giro e con l’obiettivo di andare a vedere l’orto. Varcando la soglia sono stata accolta da studenti universitari sorridenti e gentili. Ho pagato il biglietto (una cifra irrisoria, solo un euro) e sono entrata.

La mia prima volta nell’Orto Botanico di Urbino risaliva a circa 10 anni prima, durante un festival di benessere olistico e biologico. In quell’occasione, un uomo ed una donna di una comunità piemontese fecero suonare le piante (si hai capito bene, e sul blog ne avevo già parlato)  e fu un’esperienza magica! Quella, però, è un’altra storia… Volevo rivedere l’orto, senza tanta gente, e con calma.

Mi sono concessa il lusso di passeggiare lentamente tra gli alberi, guardare i fiori, annusarli, respirare. Ho meditato, seduta su una panchina. C’erano, oltre a me, solo pochi visitatori gentili con bambini, nulla sembrava turbare la quiete del posto.

Terrazzamento 1

I 3 terrazzamenti dell’orto si dipanano, in pendenza, sul fianco del colle su cui sorge Urbino. Il terrazzamento numero 1 si chiama l’hortus simplicium. Ho visto le piante medicinali, divertendomi a leggerne le proprietà sui cartellini. Inoltre, la mia attenzione è stata catturata dalla vasca con le ninfee, ed altre specie acquatiche. Ho pensato che, probabilmente, mi trovavo nella casa delle fate. A volte mi piace pensare queste cose. 🙂

A pochi passi da lì, ho visto una serra che risale al 1813, custode preziosa di piante invernali. Ho amato passeggiare sui sentieri dell’orto, lasciando che la calma del posto mi attraversasse. Ho immaginato che l’energia delle piante mi pettinasse l’anima e, probabilmente, è stato così. Ovviamente non delle piante grasse. 🙂

Intorno a me alberi maestosi e dalle chiome fluenti. Mi sono innamorata del Gingko Biloba!

Terrazzamento 2

Dall’hortus simplicium si accede al secondo terrazzamento scendendo alcuni gradini. Si dipanano, ben allineate, aiuole con diverse specie, e felci. Questa è la zona più ombrosa e umida. Dopo qualche passo, mi sono accoccolata sotto un maestoso albero dalle radici nodose per rigenerarmi e poi ho proseguito la mia passeggiata.

Terrazzamento 3

Ho costeggiato un muro di recinzione, dove erano appoggiati dei vasi contenenti piante grasse. D’inverno sono custoditi all’interno, per proteggerli dal freddo e dalla neve. Mi sono affacciata, dal muro, per guardare la strada, felice di essere lì, nel cuore di Urbino, immersa nella vegetazione.

Continuando a passeggiare, indisturbata, ho ammirato le altre specie per poi, lentamente, imboccare la via di uscita, felice e rilassata. Un’esperienza semplice ma intensa e gradevole che consiglio a chi passa da Urbino. La natura merita sempre di essere contattata e noi di riposare in lei.

Quanto tempo trascorri nella natura durante la settimana? Cosa ti piace fare all’aria aperta? Scrivilo nei commenti e… alla prossima puntata!

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Sara

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Informazioni

Orari

Chiusura invernale

Apertura primaverile-estiva (Maggio-Ottobre) dal lunedi al sabato:
mattino dalle ore 8,30 alle ore 12,30
pomeriggio dalle ore 15,00 alle ore 17,30
giovedi e sabato pomeriggio e domenica chiuso
L’orario potrebbe temporanee variazioni, è bene telefonare ai numeri: Dott.ssa Laura Giamperi tel +39 0722 303772
Dott.ssa Anahi Elena Ada Bucchini tel +39 0722 303773

Sara

Anima vagabonda, amo aggirarmi nelle medine arabe, nei templi indiani, nei borghi salentini o deserti sperduti nel mondo a sentimento, collegata con la Terra e il Cuore. Mi trovi anche sul progetto Sahara View Tours.

9 Risposte

  1. Valentina ha detto:

    Ho visitato Urbino parecchi anni fa, andavo ancora a scuola, ma non ho visitato l’orto botanico. credo che dovrò ritornare.

  2. Sabina Samogin ha detto:

    Che angolo di natura in città. Ho visitato Urbino che mi è piaciuta tantissimo, la prossima volta visiterò anche l’orto botanico.

  3. Noemi Bengala ha detto:

    Peccato non essere mai stata a Urbino! Peccato due volte perchè questo orto botanico con i vari terrazzamenti sembra proprio un incanto. Dalle tue parole fuoriusciva il profumo delle piante e dei suoi fiori.

  4. M.Claudia ha detto:

    Non sono mai stata ad urbino anche se vado spesso nelle Marche, quale altra meta mi suggerisci di questa città?

  5. Sono stato ad Urbino ma non all’orto botanico… Io che adoro la natura poi… Le foto sono così belle! Ogni volta che visiti un posto come questo è come immergersi in un altro mondo.

  6. Sabrina Balugani ha detto:

    Questa idea di visitare un orto botanico è veramente favolosa. A volte si evitano questi luoghi per sceglierne di più interessanti a livello architettonico ma invece è una visita che può lasciare moltissime sensazioni.

  7. Cristiana ha detto:

    Davvero una sorta di paradiso terreste! Non sono mai stata ad Urbino, ma mi rendo conto di perdermi tante tante cose meravigliose come questo orto botanico!

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