Workaway: lavorare in viaggio in cambio di vitto e alloggio

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Credit Zoe Schaeffer, Unsplash

Travel gobally, connect locally

Workaway è la community che permette di viaggiare in Italia, o in giro per il mondo, mettendo a disposizione parte del proprio tempo, svolgendo delle attività, in cambio di vitto e alloggio.

La mission

Building a sharing community of global travellers who genuinely want to see the world whilst contributing and giving back to the places they visit.

La mission di Workaway è quella di creare una comunità di viaggiatori globali che vogliono visitare il mondo genuinamente in un rapporto scambio reciproco. Viaggiare non per prendere, ma per condividere umanamente, socialmente, territorialmente.

Il progetto, in questo modo, si è diffuso in maniera organica. Grazie al passaparola di chi viaggia e ne prende parte, condividendo le proprie esperienze con entusiasmo.

Come funziona Workaway

L’unico modo per far parte del circuito è quello di unirsi alla community, creando un profilo – che verrà verificato entro 24 ore – sul sito workaway.info (alla fine dell’articolo troverai il link). Solo allora si potranno scambiare informazioni e dettagli con gli hosts. Ce ne sono 40.000 in oltre 170 paesi nel mondo!

Credit Workaway

Per accedere alla community è richiesto un pagamento di 39 euro annui, questa la cifra al momento, ma chi si iscrive entro il 30 aprile 2020 riceverà tre mesi extra. Un modo per venirsi incontro in questi tempi incerti.

Quasi quasi ci faccio un pensierino e lo rinnovo! Nel 2015 pagai la quota annua, purtroppo non ne ho mai usufruito (andai in India e mi persi tra le sue trame) ma il pallino mi è rimasto.

La lista degli hosts può essere consultata anche senza aver effettuato il pagamento, ma non si potrà interagire con loro mandando dei messaggi o chiedendo informazioni. Però può essere divertente sbirciare tra le varie possibilità, per farsi un’idea e curiosare tra le centinaia di progetti.

Profilo singolo e di coppia

L’aspetto interessante è che si può creare un profilo di coppia, non importa se fidanzati, amici o fratelli. In questo modo non solo si risparmia, ma si parte insieme. In India ho incontrato alcune coppie di Workawayers: ricordo che una di loro aveva scelto un progetto turistico, con un’agenzia locale, nel deserto del Thar.

Progetti su Workaway

I progetti sono numerosi e vari, si può scegliere di soggiornare per un periodo con una famiglia in Emilia Romagna, facendo la ragazza alla pari, oppure dare una mano in un centro yoga in India. O ancora collaborare con una NGO (organizzazione non governativa) in Bolivia, Tanzania o Danimarca. Oppure in un ostello in Spagna.

Credit Workway

Opportunità last minute

Sebbene sia meglio contattare l’host con netto anticipo, per questioni organizzative, ci sono anche delle opportunità last minute. Occasioni da cogliere al volo, ovviamente si deve avere tempo a disposizione, flessibilità e voglia di partire all’improvviso!

Esperienza formativa – like a local

WA è una vera e propria esperienza formativa. Si mettono a disposizione le proprie capacità, e il tempo, apprendendo nuove competenze, ampliando il curriculum e arricchendo il proprio bagaglio personale.

Quello che si guadagna vivendo, per un periodo, a contatto con la gente del paese ospitante, in un clima internazionale di viaggiatori e viaggiatrici (alcuni progetti ospitano diversi workwayers contemporaneamente) sarà, probabilmente, intangibile e prezioso.

Lettera di referenze

Un fiore all’occhiello di WA è la lettera di referenze, che può essere richiesta all’host durante il periodo con Workaway. Un fattore da non sottovalutare.

Informazioni pratiche

Una volta effettuato il pagamento e selezionato il progetto – importante considerare i feedback – si contatterà l’host per accordarsi sulle modalità. Un suggerimento: è bene chiedere tutto nei dettagli, anche riguardo l’alloggio.

Meglio non dare per scontato che la camera sia singola, nel caso di un ostello, per esempio, tutti i progetti offrono un posto letto in dormitorio. Informandosi bene prima si eviteranno malintesi.

Gli hosts offrono vitto e alloggio in cambio di alcune ore di lavoro per 5 giorni a settimana. Alcuni aggiungono un piccolo pocket money. Inoltre, ci sono hosts che offrono solo alloggio (magari in cambio di meno lavoro).

Il team di WA è a disposizione 24h24, per un supporto continuo.

Esperienze e riflessioni

Nonostante conoscessi da tempo questa realtà, non avendo ancora partecipato ad alcun progetto, ho preferito chiedere delucidazioni direttamente ad una viaggiatrice in solitaria ed esperta di Workaway: Nadia di Get in Globe.

Nadia ha partecipato a ben tre progetti WA, rispettivamente in Inghilterra, Islanda e Portogallo. Ne abbiamo parlato insieme nella diretta su Instagram del 21 aprile, sul canale di drinkfromlife (sappiate che altro bolle in pentola).

Secondo Nadia non ha senso fermarsi per pochi giorni su un progetto (alcuni nemmeno lo permetteranno) meglio almeno una settimana a disposizione. Ci sono progetti che richiedono il minimo di un mese. Non ho tempo? Mi organizzo, se voglio davvero vivere l’esperienza.

L’idea di questa conversazione con Nadia, in diretta, è nata sulla scia delle riflessioni fatte con Barbara di Viaggiare a Piedi Scalzi durante una diretta precedente sul suo canale IG. Insieme abbiamo chiacchierato di Nadia.

Ci tengo a sottolinearlo perchè è anche grazie agli scambi, facendo rete insieme, che nascono alcune delle idee migliori. Possiamo contagiarci in modo benefico. Riflettere su come torneremo a viaggiare è un punto importante per chi ha la passione di camminare per le strade del mondo.

Workaway mi piace, quindi, perchè è in linea con il mio sentire, promuove un modo di viaggiare lento, rispettoso, spesso anche comunitario.

Quando tornerò a viaggiare sicuramente ricomincerò dalla mia regione, ma ho troppa voglia di tornare in Marocco – se Dio vuole – e vorrei includere nel mio viaggio Workaway.

Conclusioni

Mi auguro, attraverso questo post, che integra la diretta, di aver contribuito alla divulgazione di un altro strumento di viaggio, che permette di muoversi nel mondo in modo umano e sostenibile, senza limiti di età.

Perchè tornare a viaggiare è importante, ma ancora di più come. Questa vuole essere un’idea tra le tante a disposizione. Hai mai utilizzato Workaway? Se sì raccontaci la tua esperienza nei commenti.

Sharing is caring.

Alla prossima puntata con drinkfromlife, la tribù di chi ama viaggiare in punta di piedi, facendo rete, scambiando, incontrando.

xxx

Sara Chandana

Puoi trovarmi anche su Facebook, Instagram e Pinterest come drinkfromlife!

Sara

Anima vagabonda, amo aggirarmi nelle medine arabe, nei templi indiani, nei borghi salentini o deserti sperduti nel mondo a sentimento, collegata con la Terra e il Cuore. Mi trovi anche sul progetto Sahara View Tours.

15 Risposte

  1. Teresa ha detto:

    Questa è una esperienza che mi piacerebbe molto fare; dubito però di riuscire a convincere il mio gentil consorte 🙂

  2. Salvina ha detto:

    Ne avevo sentito parlare, ma non sapevo come funzionasse il tutto. Peccato non averlo scoperto tanti anni fa, ne avrei sicuramente usufruito negli anni universitari! È davvero una grande opportunità di crescita!

  3. Mara M ha detto:

    se ne parla molto, trovo che sia un bel modo per viaggiare in economia e socializzare con le persone del posto

  4. Claudia ha detto:

    Mi piacerebbe un giorno fare questo tipo di esperienza in viaggio. Adesso però purtroppo ho già poco tempo da dedicare ai viaggi, se dovessi anche lavorare in viaggio avrei molto meno tempo. Penso che sia una di quelle esperienze che si devono fare quando non si ha magari ancora un lavoro fisso che ti occupa 8 ore al giorno e non ti permette di viaggiare quando vuoi.

    • Sara Chandana ha detto:

      Ciao Claudia, ovviamente sono esperienze che devono attirare. Altrimenti non avrbebe senso. Per quanto riguarda il lavoro da 8 ore al giorno: si può decidere di fare quest’esperienza durate le ferie, per esempio. Non sono lavori pesanti, è uno scambio vero e proprio. Certo, al momento è un discorso un po’ strambo da fare, visto che siamo in lockdown.
      Un abbraccio 🙂

  5. Helene ha detto:

    Penso che per i giovani questa sia davvero una proposta interessante che ti dà la possibilità non solo di viaggiare ma soprattutto di vivere il viaggio facendo tantissima esperienza.

  6. Cristina ha detto:

    Ne ho sempre sentito parlare ma non ho mai guardato se ci sono cose per famiglie! Sarebbe un’attività bellissima da condividere.

  7. Cristina Petrini ha detto:

    Che attività meravigliosa, una che contando la possibilità di essere ancora single mi darebbe grandi possibilità, speriamo che possa presto vivere tale esperienza!

  8. Veronica ha detto:

    E’ davvero un circuito molto interessante perché unisce l’utile al dilettevole e passare del tempo all’estero “like a local” è un’esperienza che andrebbe fatta una volta nella vita.

  9. Daniele ha detto:

    Grazie per il bellissimo spunto. Il programma mi sembra molto interessante, oltre ad esser ben strutturato

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