Lungo le vie del Samsara a Varanasi | Giada e Stefano
Percorrere le vie del Samsara a Varanasi, vivere e lavorare nella città sacra dell’India per eccellenza: oggi ospiti dei Racconti in Quarantena sono Giada e Stefano, una giovane coppia italiana.
Racconti in Quarantena è una rubrica nata durante questo singolare periodo per tenerci compagnia e tracciare i cambiamenti profondi nelle nostre vite. Oggi, davanti un buon chai fumante, il tipico tè speziato, torniamo in India!
Namaste Giada e Stefano e grazie di essere qui! Avete voglia di presentarvi alla tribù di drinkfromlife?
Ciao! Siamo Giada e Stefano e da un anno e mezzo circa viviamo a Varanasi, in India, e da qui gestiamo in totale autonomia un piccolo tour operator di viaggi all’avventura creato da noi, Samsara Roads, un’attività che ci permette di continuare a viaggiare in questo meraviglioso Paese e condividere con i nostri compagni di viaggio tutte le cose che dell’India ci affascinano e ci emozionano ancora oggi!

Prima di questo abbiamo fatto diverse cose: Giada viveva a Calcutta, dove faceva volontariato presso le Missionarie della Carità e lavorava part-time come designer di borse per mantenersi (prima ancora lavorava a Roma sempre come designer di borse) e Stefano, oltre a viaggiare per il mondo, ha lavorato in Africa come cooperante, è stato atleta agonista di Kickboxing e soccorritore volontario.
Durante uno dei viaggi di Stefano ci siamo incontrati a Calcutta, la Città della Gioia; non ci abbiamo messo molto a scoprire che entrambi avevamo lo stesso desiderio di vivere in India e che ci sarebbe piaciuto occuparci di viaggi, condividendo con altre persone tutte le meraviglie che avevamo scoperto e vissuto in India. Detto fatto, abbiamo mollato tutto e abbiamo seguito la nostra vocazione!
Che meraviglia, siete davvero in gamba ragazzi! Anche perchè, avendo vissuto un mese a Varanasi, in passato, conosco non solo i lati piacevoli e profondi, ma anche le difficoltà della città. Anche se si è trattato solo di un breve periodo per me, mi sono fatta almeno un’idea vaga. Vi stimo.
Cosa facevate e dove vi trovavate i giorni precedenti la quarantena? Quali erano i vostri progetti?
Cercavamo di capire dove sarebbe stato meglio trovarsi quando, inevitabilmente, sarebbe iniziata la fase critica anche in India. Avevamo un tour in programma per i primi di marzo, che era poi il momento in cui molti Paesi hanno iniziato a chiudere i confini e a negare i visti ai turisti.
Appurato quindi che il tour non sarebbe partito abbiamo deciso di fare un viaggio in moto di una settimana in West Bengal – in quel momento la situazione in India sembrava ancora tranquilla – ma proprio il giorno dopo esser partiti con la moto la situazione è iniziata un po’ a precipitare.

Hanno iniziato ad annunciare i primi casi di Covid-19 anche nell’Uttar Pradesh, lo Stato dell’India in cui viviamo, e così abbiamo deciso a malincuore di interrompere subito il viaggio in moto, siamo tornati a Calcutta e con un po’ di fortuna abbiamo trovato posto sul primo treno disponibile per tornare a casa, a Varanasi.
E col senno di poi abbiamo fatto bene: tre giorni dopo avevano già soppresso tutti i treni e di lì a breve è iniziata la quarantena!
Come sempre a seguire l’istinto non si sbaglia mai. E l’India è un’ottima maestra in questo!
Dove vi trovate adesso e cosa fate durante il giorno?
Ora siamo a casa nostra, a Varanasi. Non potendo ovviamente fare i nostri tour, che sono l’attività principale di Samsara Roads, stiamo sviluppando una serie di progetti paralleli: scrivere libri, guide, registrare dei podcast.. .Ovviamente tutto a tema India.
Poi le passioni non mancano: Giada ama dipingere, Stefano scrive e sta imparando a suonare il sitar. Leggiamo, ci alleniamo, facciamo due passi nel giardino del nostro compound e cerchiamo di avvistare gli uccellini che sono tornati a popolare gli alberi davanti a casa nostra. E poi, ovviamente, facciamo quello che fate anche voi in Italia: cuciniamo e sperimentiamo ricette!
(Giulia è bravissima a dipingere, parola di drinkfromlife).
Durante questa fase avete maturato delle riflessioni, sulla vostra vita e/o in generale, che vorreste condividere?
Sicuramente, da un punto di vista lavorativo, stiamo realizzando ancora più a fondo che il nostro lavoro ci piace, ci appassiona e in questo periodo ci manca: per noi non è solo un lavoro ma una vocazione che non vediamo l’ora di poter tornare a seguire.
Poi lo stare fermi, confinati a casa, ci ha aguzzato molto la vista su tutti i dettagli del microcosmo in cui viviamo questa quarantena, ovvero il nostro giardino, dove non ci eravamo mai soffermati così tanto a osservare la straordinaria diversità e vitalità in cui siamo immersi quotidianamente.
I vostri progetti futuri sono cambiati?
No, ma ci rendiamo conto che molto non dipende da noi. Avevamo in programma di tornare in Italia a Giugno, per un mese, ma al momento è tutto in forse, tutto sospeso, quindi aspettiamo di vedere come evolverà la situazione. Per il resto ci teniamo pronti a dover cambiare i nostri progetti, se necessario, e riadeguarci alla situazione in corso.
Avete un messaggio da lasciare, da Samsara Roads alla tribù di drinkfromlife?
Forse, in questo periodo, potremmo approfittare di questi ritmi inconsueti, di questo tempo libero e di questa lentezza ritrovata per guardarci meglio intorno, con più calma e profondità.
Conoscere meglio quello che ci circonda può aiutarci a vederlo più vivo, a emozionarci in modo diverso davanti al solito paesaggio, ai soliti alberi, piante, fiori e uccellini, che non sono più uno sfondo inanimato ma un mondo di intelligenza e di storie che possiamo capire solo se studiamo l’alfabeto in cui si raccontano.
E quando si potrà tornare a uscire di casa, chissà, potremmo portare con noi questo spirito d’osservazione e fare di tutta la città il nostro giardino, riconciliarci pian piano col racconto naturale di cui siamo parte.
Grazie per essere stati un po’ con noi, chissà se prima o poi non ci si vede a Varanasi! Lasciate pure i vostri riferimenti.
Ci trovate su Instagram e su Facebook come Samsara Roads e sul nostro sito.
Spero che abbiate gradito l’incontro con Giada e Stefano, sulle vie del Samsara. Una curiosità: sono anche i vicini di casa di Giulia e Ale, ospitati un paio di settimane fa su drinkfromlife!
Un anno dopo…
Un anno dopo Giada e Stefano si trovano in Nepal, in attesa di tornare in India, a Varanasi.
Alla prossima puntata con drinkfromlife e la tribù di chi ama viaggiare consapevole e vive in armonia con la Terra.
Sara Chandana









Bellissimo! Non vedo l’ora di incontrarli appena potrò andare a Varanasi e, perché no, magari ci becchiamo tutti lì!
Magari, sarebbe fantastico!
Mi piace tantissimo la rubrica della quarantena che permette di conoscere nuovi amici e nuove realtà che altrimenti non avremo mai avuto modo di scoprire . In bocca al lupo a Giada e a Stefano per i progetti futuri
Allora ho fatto proprio bene a seguire la mia idea e selezionare persone così interessanti. Mi fa piacere che sia di tuo gradimento. 🙂
Bellissima intervista!
Molto carina questa rubrica Sara! È stato un piacere conoscere Giada e Stefano, spero di visitare l’india e di riuscire ad affidarmi ad un loro tour
Cristina, sono felice che ti piaccia. Ho pensato che sarebbe stato interessante conoscere le vite degli altri, in questo strano periodo.
Interessante scoprire come vivono la quarantena italiani che vivono all’estero. Un luogo poi come l’India ha un fascino ed una particolarità tutti suoi.
Molto interessante, sì. Ho molti amici in giro per il mondo in questo periodo, tra cui un amico rimasto bloccato a Pushkar, sempre in India. Però ha detto di essere trattato benissimo, per fortuna.
Mi avete dato un po’ di forza, sinceramente questa quarantena, soprattutto all’inizio, aveva azzerato ogni mia iniziativa….bravi!
Ti capisco, all’inizio anch’io ero un po’ giù di tono. Poi, per fortuna, si reagisce.
Che bella storia, una coppia molto dinamica e super affiatata, meno male che siete tornati a casa in tempo.
Sono davvero carini e li trovo anch’io molto affiatati. 🙂
Interessante questa rubrica che ci porta alla scoperta di nuove persone e stili di vita. Varanasi è una delle mete nella mia wish list e, quando potrò realizzare questo sogno, mi ricorderò di Samsara Roads
Se vuoi conoscere la vera India te li consiglio assolutamente!
Una rubrica davvero interessante e sicuramente di spunto se decideremo in futuro di programmare un viaggio in India! Grazie per averci condiviso questa storia!
Vedo che Giada e Stefano stanno riscuotendo successo, non può che farmi piacere. 🙂
Trovo davvero interessanti le storie di tutti questi expat nei diversi Paesi del mondo e di come affrontano i viaggi e la quarantena. Speriamo che il mondo riapra pian piano, in tutta sicurezza per tornare a sognare.
Ciao Veronica, che bello apprezzi le loro storie.
Mi piace condividere storie di persone genuine che hanno messaggi autentici da trasmettere.
Il lato bello dei social è incontrare anche loro.
Ammiro sempre molto chi vive veramente in India come Giada e Stefano, che bella coppia. Mi ha colpito molto la frase “fare di tutta la città un giardino”.
Sono veramente belli, poi vivere a Varanasi è una bella sfida! E loro riescono a trarne il meglio.
Una bella coppia. Non mi sorprende che siano insieme. E soprattutto mi piace la loro filosofia di vita e la loro capacità di adattarsi e “annusare” le situazioni. Danno l’idea di essere molto felici. Io mi affiderei a loro per il mio primo viaggio in India. Chissà, un giorno…
Loro permettono di viaggiare alla scoperta della vera India, riescono benissimo a trasmetterne gli insegnamenti. Sono felice che piacciano, si vede che sono persone in gamba!
Che racconto emozionante… Nella difficoltà del momento, mi sono sentita molto vicina a questi ragazzi anche se sono dall’altra parte del mondo
beh che dire molto bello questo modo di reinventarsi viaggiare e lavorare in paesi esteri ricchi di fascino come l’india
Complimenti a questa coppia per la loro vita, interessante già prima di trasferirsi a Varanasi. Un in bocca al lupo anche a loro che la situazione si risolva al meglio per tutti e possano ricominciare con i loro tour