Incendio a Notre Dame: un tesoro in fiamme

Scrivo di sera tardi, il 15 aprile 2019. Questo pomeriggio ero nel mio bar preferito nella città in cui sono nata e vivo, con una cara amica. Come al solito, abbiamo ordinato un espressiono. Un piccolo rito che ci piace svolgere insieme, tra confidenze, chiacchiere e risate. Prima di uscire, lei mi dice che deve andare in bagno. Mentre aspetto, seduta al tavolino, d’istinto afferro lo smartphone (di solito, quando sono con qualcuno evito di usarlo, se non per emergenza) e sbircio su Facebook. Leggo, agghiacciata, di un incendio in corso a Notre Dame. Un colpo al cuore. Non ci posso credere.

Credit Cristina Correa Freile
In pochi istanti il pensiero vola al mio viaggio a Parigi, di qualche anno fa. Ben 10 giorni per lasciarmi affascinare dalla città più romantica del mondo, esplorare lentamente tanta bellezza. Ricordo ancora quando mi trovai di fronte a Notre Dame: mi sentii piccolissima e impotente. E oggi, in un certo senso, ho rivissuto una sensazione simile ma condita di nostalgia e tristezza.
La Nostra Signora in fiamme
La Nostra Signora ha bruciato per ore ed ore e, grazie all’intervento dei coraggiosi pompieri, l’incendio è stato estinto. I danni sono inestimabili e chissà quanto tempo ci vorrà per una rinascita. Guardavo le scene in diretta su internet, non capacitandomi di quello che accadeva davanti i miei occhi e quelli del mondo. Ho letto diversi articoli e post sui social, con la sensazione di ritrovarmi davanti ad un gran polpettone e, in alcuni casi, delirio di massa.
Chi diceva che si trattava di un attentato, chi dava la colpa ai mussulmani, chi (in preda alla negazione?) affermava che l’incendio è il buon segno di un risveglio interplanetario. Sicuramente è forte vedere un simbolo prendere fuoco così. Un simbolo artistico e spirituale. Un tesoro inestimabile.
Ovviamente c’era chi condivideva e basta, esprimendo dispiacere. E qualcuno faceva finta di nulla. Perché si, c’è anche questa teoria new age, secondo la quale se diffondi ogni tanto una notizia di ciò che accade nel mondo, di negativo, non stai tifando per la luce e per il bene.
Dopotutto siamo umani e ricchi di mille sfumature. 🙂
Un po’ di storia
Basilica minore dal 1805, Notre Dame è stata proclamata nel 1862 monumento storico di Francia. Dal 1991 è patrimonio dell’umanità Unesco. Come numerose costruzioni cristiane è stata costruita sulle fondamenta di un tempio pagano, in questo caso dedicato a Giove (e c’è chi afferma a Iside). Prima di divenire Notre Dame è stata, per molto tempo, cattedrale di Santo Stefano. Divenne poi una chiesa doppia perché ne fu costruita, accanto, una in dedizione alla Vergine Maria.
Successivamente, le due chiese vennero demolite: al posto loro nacque Notre Dame de Paris. O meglio, venne deposta la prima pietra, nel 1163, ed iniziò un lunghissimo e articolato periodo di costruzione. Si trattava di un progetto visionario e ambizioso, che prevedeva la nascita di una chiesa gotica. La Chiesa e la Corona di Francia furono finanziatori dei lavori in corso a cui parteciparono, in veste di lavoratori, centinaia e centinaia di cittadini francesi.
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Curiosità
Notre Dame, simbolo universale
Notre Dame viene definita emblema di cristianità ma è anche altro. È un simbolo fortemente connesso a Iside, al Divino Femminile, alla Madre Divina. Secondo numerose teorie e studi, il tempio era legato al culto de La Grande Madre (diventato, con il Cristianesimo, culto mariano). A prescindere da tutto, Notre Dame è un simbolo universale che, durante l’incendio, ha subito una profonda ferita.
La Dama Alchemica
Notre Dame è come un libro prezioso da leggere, iniziando dalla sua Dama Alchemica, all’ingresso. È un bassorilievo intriso di significati simbolici. La Dama sarebbe la rappresentazione dell’Alchimia (è risaputo che famosi alchimisti decidessero di vedersi proprio nella celebre cattedrale).
… Così la cattedrale ci appare basata sulla Scienza Alchemica, investigatrice delle trasformazioni della sostanza originale, della Materia elementare. La Vergine-Madre, spogliata del suo velo simbolico, non è altro che la personificazione della Sostanza Primitiva, di cui si è servito, per realizzare i suoi fini, il Principio creatore di tutto ciò che esiste. Chiaramente qui si tratta dell’essenza stessa delle cose. E, infatti, le litanie c’insegnano che la Vergine è il Vaso che contiene lo Spirito delle cose: Vas spirituale.
Fulcanelli (alchimista), il Mistero delle Cattedrali
Il punto zero
È interessante osservare che, sul suolo della piazza, a circa 50 metri dall’ingresso di Notre Dame, sia presente un simbolo. Si tratta di un ottagono che contiene una Rosa dei Venti. Intorno all’ottagono compare la scritta:
Point Zéro Des Routes De France
Punto Zero Delle Strade Di Francia
È un indicatore del punto geografico preciso da cui sono calcolate le distanze in chilometri tra le città francesi. Ha anche un significato esoterico che collega questo simbolo al Femminino Sacro, il principio femminile conosciuto anche come Sophia o Sapienza Divina. Tracciando le diagonali principali dell’ottagono si manifesta la Stella Polare, collegata con la Dea Madre. Intressante notare che questo simbolo sia stato posto dinanzi ad un edificio di culto che onora Nostra Signora.
Madonne Nere
Nella chiesa sono presenti ben 5 navate, dove sono situate diverse cappelle. La quinta cappella da sinistra è stata dedicata alla Nostra Signora di Guadalupe. Si tratta di una Madonna Nera, venerata a livello mondiale. Altre Madonne Nere sono presenti all’interno della costruzione. Chissà se sono sopravvissute all’incendio? La Corona di Spine, almeno, si è salvata.
Gargoyles, i protettori di Nostra Signora

Credit Pedro Lastra
Le Gargoyles, o gargolle, sono 38 statue allegoriche che hanno reso celebre Notre Dame per via delle loro sembianze fantasiose, immortalate in diverse pellicole e cartoline. Situate sul cornicione, tra loro, ritroviamo:
- Un diavoletto.
- Diversi demoni/chimere.
- Un alchimista.
Si tratta di figure apotropaiche con il compito di proteggere la struttura, allontanando gli spiriti maligni. Purtroppo già da tempo, come altri elementi di Notre Dame, sono stati soggetti all’usura del tempo, degli agenti atmosferici e dell’incuria. Molti custodi erano, addirittura, caduti a pezzi, lasciando il luogo snza la sua protezione magica.
Victor Hugo e la sua profezia: il clamore era straziante
Victor Hugo amava Notre Dame. A Lei aveva dedicato un’opera, pubblicata nel 1831, che si chiama Notre Dame de Paris. Hugo descrive una scena suggestiva e che, oggi, si potrebbe definire profetica:
Il clamore era straziante.
Tutti gli occhi si erano alzati verso il sommo della chiesa, ciò che vedevano era straordinario. In cima alla galleria più elevata, più in alto del rosone centrale, c’era una grande fiamma che montava tra i due campanili, con turbini di scintille, una grande fiamma disordinata e furiosa di cui il vento, a tratti, portava via un limbo di fumo.
Sotto quella fiamma, sotto balaustrata intagliata a trifogli di brace, due grondaie fatte a fauci di mostri vomitavano senza posa quella pioggia ardente il cui argenteo scroscio risaltava nell’ombra della facciata interiore.
E poi…
Il tempo è cieco e l’uomo è stolto.
Se avessimo il piacere di esaminare una ad una le diverse tracce di distruzione impresse sull’antica chiesa, quelle dovute al tempo sarebbero la minima parte, le peggiori sarebbero dovute agli uomini.
Leggere, oggi, questi passi mi fa venire i brividi.

Credit Gregory Hayes
Parigi: il vascello di Iside
Lo stemma di Parigi contiene dei gigli e un vascello con una mezzaluna, simbolo esoterico collegato a Iside, dea egizia della navigazione. Secondo l’occultista Papus, nato in Francia, Parigi era Vascello di Iside – Bar Isis – ossia culla dell’iniziazione esoterica. Inoltre, i gigli rappresentano, per il cristianesimo, la Trinità. Il loro significato esoterico è, invece, la rappresentazione di Maria Maddalena (la base) e i suoi tre figli (petali) avuti da Gesù.
La città di Parigi è ricca di antichi simboli che le conferiscono un’aura magica. Tra questi emerge la figura dell’Arcangelo Michele, antecedente al Cristianesimo, che trionfa nell’omonima fontana del 1860. Considerata una delle città esoteriche d’Europa, insieme a Torino, Barcellona, Londra, Praga e Lione, merita anche di essere guardata con occhi diversi, per curiosità, e per ampliare il bagaglio di conoscenza.

Credit Priscilla Fraire
Non so quando tornerò a Parigi ma tornerò dalla Nostra Signora per un saluto. E magari la vedrò in piena Rinascita, lo spero. Come hai vissuto questo momento storico?
xxx
Sara Chandana
Assistere se pur da casa all’incendio di una delle opere e testimonianze gotiche più belle è stato un colpo al cuore. Simbolo di fede e di arte, dalla bellezza infinita, spero che possa presto rinascere.
Maria Domenica
900 anni di storia andata in fumo …. che grand tristezza!! quando ho visto in diretta l’incendio sono rimasta triste di quanti danni potesse portare un incendio! che coraggio 200 pompieri pronti a tutto per poter spegnere e salvare il piu possibile. peccato per le reliquie sul tetto andate in fumo ….
Io sono credo l’unica persona al mondo a non aver mai seriamente pensato ad un viaggio a Parigi. Tra tutte le mete al mondo è quella che ho sentito sempre meno. Eppure quando ho sentito della notizia alla tv mi sono pietrificata anche io. Una morsa fortissima per la perdita di un’opera che è per davvero un pezzo di storia. Ho sentito come se un pezzo anche del mio passato fosse andato perduto per sempre. Difficilissimo spiegare bene queste sensazioni. E in questi giorni mi sono ritrovata a chiedermi spessissimo come sia mai potuto accadere, come sia stato possibile che le fiamme divampassero così violentemente. Eppure è accaduto ed io quel meraviglioso pezzo di storia di noi tutti, non l’ho mai visto! L’amaro in bocca è doppio ma è sopratutto il cuore a non voler ammettere la verità della realtà!
una grandissima tristezza vedere bruciare Notre Dame. Ma verrà ricostruita e le si aggiungerà un nuovo pezzetto di storia
Non riesco ancora a credere che sia successo davvero! Ho provato una tristezza infinita a guardare impotente da casa Notre Dame bruciare. Una perdita enorme 🙁
Anche io ho scoperto dell’incendio dai social. Stava andando avanti già da almeno un paio d’ore quando ho letto la notizia e da lì ho acceso il tg e sono rimasta incollata alla tv per tutta la sera, sperando che i vigili del fuoco riuscissero a fare un miracolo… Non riuscivo a credere che stesse accadendo sul serio! Ci sarei voluta tornare, chissà ora quanto ci vorrà prima di poterlo fare…
Quando ho iniziato a sentire dell’incendio, mi ero appena svegliata pronta a lavorare il turno di notte. Andare a lavoro e vedere le fiamme al telegiornale l’ho trovato straziante. Rimanere fermi e non poter fare niente ed aspettare soltanto di capire le sorti di questa meravigliosa struttura… Ho avuto un groppo in gola per la maggior parte del tempo e soprattutto un vuoto nel cuore. Per me Parigi serba uno dei viaggi piu belli che ho fatto… Volevo tornarci l’anno prossimo ed entrare a Notre Dame e adesso, mi viene solo il magone a pensarci. Spero comincino presto a ricostruirla, non possiamo perdere un simbolo simile.
Incredibile quello che è successo. Detto ciò il tuo post è pieno di informazioni utili e alcune nuove come
Per via del fuso orario, era notte quando ho saputo. Hanno iniziato a uscire post su Facebook e, nella mia insonnia, invece di chiudere tutto e pensarci l’indomani ne ho cercati altri. Non sono più riuscita a dormire, non riuscivo a crederci. La cosa che più mi ha rattristata sono state le facce di quelli che hanno visto le fiamme dal vivo anche a molti isolati di distanza, mi sono venute in mente le Torri Gemelle. Sono fatti talmente assurdi, su cose che diamo per scontate… In ogni caso nonostante la tristezza, nutro molta fiducia sul fatto che la cattedrale supererà anche questa.
Le cose materiali possono essere ricostruite e, per fortuna, non ci sono stati morti e feriti. Però notizie del genere scuotono l’anima, inutile negarlo. Come dici tu, diamo le cose per scontate. Invece dovremo apprezzare davvero ogni singolo momento.
Una vera tragedia, avevo gli occhi lucidi mentre vedevo le immagini alla TV di Notre Dame in fiamme. Spero che disastri del genere non capitino più!
E purtroppo, dopo pochissimo, è accaduta la tragedia in Sri Lanka. Che giorni terribili per la Terra, un concentrato di brutte notizie.
Molto bello l’articolo non sono mai stata a Parigi però mentre vedevo le immagini in tv dell’incendio avevo le lacrime agli occhi, è stata una tragedia.
Già. Non serve esserci stati, se si ha un minimo di sensibilità per l’arte è un evento che tocca.
Anche per me é stato un vero colpo al cuore! Veder bruciare quel meraviglioso monumento che ho visitato molti anni fa, mi ha fatto venire le lacrime agli occhi… Spero di ritornarci e veder Notre Dame più bella di prima, anche se chissà quanti anni ci vorranno
Molto interessanti le tue curiosità su Notre Dame. L’incendio è stato un vero dramma ma sono certa che verrà risistemata e sarà ancora più bella
Anche se sono rimasta sconvolta dalla velocità, e consistenza, della raccolta fondi!
Complimenti per l’articolo anche se scritto per un evento tragico ho scoperto cose di Notre Dame che non sapevo. Nella sfortuna la fortuna è, oltre al fatto che non ci sono vittime, che essendo in restauro fosse stata “svuotata” e quindi le opere in salvo, per il resto sembra che si possa ricostruire anche se dispiace molto quello che è successo.