Come visitare la Sagrada Familia a Barcellona senza stress

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    Credit Eleonora Albasi
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Credit Danil Sorokin

La Sagrada Familia è un incanto a cielo aperto. Il bozzolo di un sogno nella mente di un uomo ha spiccato il volo, prendendo forma nel mondo materiale grazie a fiducia e costanza. Barcellona è una signora che merita una visita rispettosa, intrisa di dovuta attenzione. E, un incontro del genere, non può escludere la parte relativa al grande genio Antoni Gaudì, magari iniziando proprio dalla Sagrada Familia. Noi eco life drinkers amiamo fare le cose con calma e godere sempre il meglio durante i nostri viaggi consapevoli. Per questo motivo ho deciso di scrivere una guida su come visitare la Sagrada Familia a Barcellona senza stress.

Foto drinkfromlife

Dopotutto siamo in vacanza e ce lo meritiamo, vero? 🙂


Un po’ di storia

La figura di Gaudì è strettamente connessa alla Sagrada Familia nello stesso modo in cui essa è ormai il simbolo di Barcellona. Eppure, non molti sanno che il pioniere dell’opera monumentale fu Francisco de Paula del Villar y Lozano, ed è giusto dare agli iniziatori gli onori che meritano. L’ Asociación de Devotos de San José gli conferì l’incarico nel lontano 1877.

L’architetto ideò un progetto neogotico, sostenuto interamente da donazioni, ponendo la prima pietra il 19 marzo 1882. Inizialmente prevedeva la costruzione di una chiesa più piccola rispetto all’opera attuale. Poco dopo nacquero delle incomprensioni con un collega (che era l’architetto del promotore del lavoro) e Villar abbandonò il campo. L’anno seguente fu affidato l’incarico al trentunenne Antoni Gaudì. Grazie ad una donazione cospicua egli decise di fare le cose in grande, non solo continuando l’opera intrapresa da mani altrui ma conferendone la sua impronta originale. Ma, si sa, quando si esce fuori dagli schemi possono piovere critiche, dopotutto non si può piacere a tutti. George Orwell affermò:

È uno dei più orribili edifici del mondo!

L’eclettico Antoni, considerato il più catalano dei catalani, non permise alle critiche di smuovere il suo intento. Entrò in simbiosi con il suo lavoro, rinunciando alla vita mondana. Dedicò letteralmente anima e corpo alla sua missione. Sembra che giunse a ricavarsi una piccola abitazione direttamente sul cantiere, per essere sempre presente. Secondo il grande artista ci sarebbero voluti ben 200 anni per terminare l’opera. Quando qualcuno chiedeva quanto sarebbero durati i lavori in corso, egli rispondeva:

Il mio cliente non ha fretta. Dio ha tutto il tempo del mondo.

Gaudì decise di non lasciare delle direttive precise ai posteri, relative alla continuazione del progetto. Si sarebbe svolto tutto da sè, in un certo senso. Numerosi architetti hanno apportato, e apportano, il loro contributo in quello che sarà il cantiere di una gigantesca opera collettiva fino al 2026. Diventerà la chiesa più alta del mondo.

Il lavoro non può superare quello divino, quindi la Sagrada Familia sarà alta 170 metri, 3 metri meno dell’altezza della collina di Montjuïc.

Una sera, il 7 giugno 1926, dopo il lavoro egli andò a pregare presso la Chiesa di San Filippo Neri. Attraversando la strada, un tram lo investì. I primi passanti si rifiutarono di soccorrerlo (probabilmente per via del suo aspetto trasandato). Fortunatamente qualcuno ebbe pietà di lui, portandolo in un ospedale. Finì nel reparto dei poveri. Dopo solo 3 giorni lasciò il corpo. La sua dipartita segnò un lutto grandissimo per la città. Fiumi di persone accorsero per dargli l’ultimo saluto, nonostante la critica del tempo fosse stata spietata con lui. Grazie ad un permesso del Papa, Antoni Gaudì fu seppellito nella cripta della Sagrada Familia. In un certo senso lì c’è la sua anima, la sua energia impregna quello spazio sacro.

Ci ha lasciato le sue opere ispirate alla Creazione Divina e alla Natura, che lui considerava la più grande maestra di cui era solo un umile discepolo. Disse:

La natura è sempre stata la mia maestra, l’albero vicino al mio studio è il mio maestro.

Esperienza imperdibile

Sebbene si tratti di un’opera inconclusa, può essere un’esperienza emozionante visitarla durante il vivace periodo di lavori in corso. L’impatto iniziale è sconvolgente (almeno per me è stato così). Ci si sente minuscoli davanti a quello che sembra un gigantesco castello di sabbia posato sulla crosta terrestre dalle mani gentili di un gigante bizzarro.

Bellezza terribile e al contempo commestibile.

Dalì, riferendosi all’opera

Ogni anno confluiscono al suo ingresso oltre tre milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo, attratti dall’alone di fascino emanato dalle sue forme intarsiate con cura e genio.

Credit Eleonora Albasi

Nonostante le numerose foto su internet, nulla può sostituire l’esperienza diretta. Trovarsi di fronte ad un’opera a cielo aperto, e di questa portata, mi ha rivelato ciò che l’energia creativa, quando canalizzata (e messa al servizio del bene comune) può generare: meraviglie fuori dall’ordinario.

Dove acquistare i biglietti per la Sagrada Familia

Quando si decide di visitarla, non accontentandosi di una vista esterna, è necessario tenere conto del consistente afflusso giornaliero. Tuttavia è possibile saltare la fila, e guadagnare tempo, acquistando un biglietto ad ingresso prioritario. Una volta all’interno, si può sostare per tutto il tempo che si desidera. Può essere un lusso alla portata di tutti quello di lasciarsi totalmente andare alla visita, senza la preoccupazione dell’orologio. Tempo risparmiato, tempo guadagnato. 🙂

Puoi acquistare i biglietti comodamente dal divano di casa, cliccando sul sito di Musement.

La navigazione è semplice e intuitiva e, in pochi clic, è facile selezionare sulla piattaforma i biglietti desiderati, inserirli nel carrello, registrarsi e acquistarli. Dopo aver selezionato il pagamento desiderato (tra le opzioni: carta, paypal, iDeal o Google Play) la conferma di acquisto è immediata. Anche la navigazione da cellulare è molto comoda. Grazie ad un’offerta ho potuto selezionare, direttamente dal mio telefono, i biglietti con lo sconto:

Con un pizzico di fortuna, inoltre, potrai usufruire degli sconti!

Una volta effettuato l’acquisto, la strada per giungere alla Sagrada Familia sarà tutta, metaforicamente, in discesa. Sono molto interessanti anche le proposte Musement di visite combinate. Un esempio? Il tour guidato – della durata di 4 ore e 30 – con ingresso prioritario alla Sagrada Familia, torri incluse, e Parc Güell. Rappresentano una buona opportunità per visitare con calma almeno 2 delle 7 opere di Gaudì che l’Unesco ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità. Non male, eh?

 

 

Dal sito di Musement

Ogni volta che entro nel recinto della Sagrada Familia provo la sensazione di uscire dal tempo. Joan Maragall

Hai prenotato il volo per Barcellona? Andiamo? Quasi quasi corro a preparare lo zaino per tornare. 🙂

Sara

 

Post scritto in collaborazione con Musement

Sara

Anima vagabonda, amo aggirarmi nelle medine arabe, nei templi indiani, nei borghi salentini o deserti sperduti nel mondo a sentimento, collegata con la Terra e il Cuore. Mi trovi anche sul progetto Sahara View Tours.

11 Risposte

  1. Francesca ha detto:

    Il tuo articolo sulla Sagrada Familia è tra i più belli letti negli ultimi tempi. Non conoscevo alcuni dettagli della sua origine, ne sono rimasta colpita. Barcellona è la città dei miei sogni e il tuo post è salvato nel Pc, spero di averne bisogno al più presto ☺️

  2. Erica ha detto:

    Diversi dettagli della sua storia mi erano sconosciuti, grazie per averli condivisi. Quando abbiamo visitato la Sagrada Familia anche noi avevamo acquistato il biglietto online ma tramite il sito ufficiale. In entrambi i casi, credo che pianificare la visita con orari e giorni precisi sia fondamentale per evitare di perdere ore in fila

  3. Julia ha detto:

    Ho visitato le case, il parc guell ma l’interno della sagrada famillia mi manca! Appena ci capito seguo i tuoi consigli

  4. Dani ha detto:

    Quando sono stata a Barcellona non sono riuscita a visitare internamente la Sagrada Familia… un buon motivo per tornare!

  5. MARTINA BRESSAN ha detto:

    Hai scritto un articolo molto molto utile. Sono stata anni fa a Barcellona, in un periodo in cui la Sagrada Familia era in ristrutturazione. Non abbiamo preso i biglietti in anticipo, e lì c’era un sacco di confusione, abbiamo fatto un bel po’ di coda. Poi con la scusa che c’erano dei lavori in corso era tutto più confusionario.. Ci tornerò a Barcellona e seguirò questi tuoi consigli…

  6. Greta ha detto:

    bellissima , ci sono stata da ragazza e me ne sono letteralmente innamorata…… mi è rimasta nel cuore

  7. Valentina ha detto:

    Ci sono stata è veramente bellissima. Non mi ricordo di avere fatto code per acquistare il biglietto, magari son capitata nel momento giusto. Hai ragione però è da vedere bene.

  8. Simona ha detto:

    Non sono mai stata a Barcellona e spero di farlo presto. Ho trovato molto utile il tuo articolo sia per i consigli salta fila che per i numerosi dettagli sulla storia di questo capolavoro. Adesso ho davvero più voglia di andarci!

  9. Samanta Berruti ha detto:

    Io invece acquistai il biglietto direttamente sul sito della Sagrada Familia, anche se in quel caso occorre stabilire l’orario di ingresso e rispettarlo, onde evitare di rimanere fuori… un ottimo consiglio per chi vuole visitare la Basilica con tutta calma.. insomma: a saperlo prima… 😉

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