Galatina segreta – like a local

Nel corso degli anni, ho imparato a viaggiare anche quando sono a casa mia. Semplicemente applico la stessa attitudine curiosa di quando visito un luogo lontano. Questo mi porta sempre ad esplorare anche i luoghi sotto casa, imparando cose nuove. Vivo a Galatina, una città situata in provincia di Lecce.
Una città non è necessariamente un grande centro abitato. Galatina lo è diventata grazie ad un decreto promulgato dal Re durante il Regno d’Italia, emesso il 20 luglio 1723. Siamo quasi 27.000 abitanti, provenienti da diverse parti del mondo, e questo mi rincuora perché ho sempre amato gli ambienti cosmopoliti e vivaci, quelli in cui le differenze sono un punto di forza perché ci arricchiscono.
Nel suo stemma, rappresentato da una civetta, è evidente la connessione con le sue origini greche e la dea guerriera Atena della Sapienza e delle Arti. E il suo nome? Qualcuno sostiene derivi da Galathena e dal greco gala- gàlactos ossia città del latte. La città era, infatti, immersa nei pascoli ma ci sono diverse teorie. Non potevo che nascere qui, in una città misteriosa dove buio e luce giocano tra i vicoli antichi.
Galatina, una città d’arte e tarantate
Sfido chiunque a camminare per le viuzze semi deserte del centro storico, in un bel pomeriggio di sole, o quando la pioggerellina argentea batte sulle chianche del basolato, e non rimanere incantati dalla bellezza barocca di corte e balconi. Se aguezzerai la vista potrai cogliere particolari che solo un appassionato d’arte e di storia, o un abitante innamorato del posto può indicarti. 🙂
I turisti, di solito, giungono a Galatina per vedere la meravigliosa Basilica di Santa Caterina d’Alessandria, tesoro di arte gotica e romanica, dagli affreschi – dipinti con amestria e intrisi di simboli – di scuola giottesca, e la piccola cappella di San Paolo dove son nate le Tarantate.

Basilica di Santa Caterina d’Alessandria
Le Tarantate erano soprattutto donne che lavoravano nei campi e venivano morse da un ragno velenoso, la Taranta. In seguito al terribile morso impazzivano e potevano guarire attraverso la musica che scatenava in loro un improvviso impulso a danzare in modo sfrenato e catartico. Durante la festa patronale, a fine giugno, venivano portare all’alba, a bordo di carretti colorati (sui quali venivano anche dipinti simboli di buon auspicio) trainati da cavalli.

Rievocazione delle Tarantate
Non ci vuole molto a comprendere che la Taranta velenosa non sia mai esistita, è una sorta di metafora. Ciò che faceva impazzire queste donne era il patriarcato, la mentalità chiusa e gretta del tempo, il dover vivere una vita che non le corrispondeva, reprimendo la loro vera natura. La musica e la danza le aiutavano ad esorcizzare il male ricevuto e tirarlo fuori, liberandosene. Si scaricavano grazie alla musica.
Lo sai che, ogni anno, durante la festa patronale del 28, 29 e 30 giugno delle rappresentazioni teatrali rievocano questo fenomeno? L’energia spirigionata dalle musiche e dagli spettacoli è fortissima!
Misteri, alieni, antiche leggende e statue inquietanti
Il centro storico della città era circondato da 5 mura, ne sono rimaste 3. Custodi silenziosi di vecchie storie. Varcando l’arco di Porta Luce, dopo qualche passo, in Piazza Garibaldi al numero 5 ti troverai di fronte alla Bomboniera. Perché si chiama così? Basta guardare la meravigliosa facciata con meravigliosi balconi in stile rococò per comprendere l’appellativo. Sul portone, inoltre, maschere apotropaiche fanno, al contempo, da custodi e scacciaspiriti.

maschere apotropaiche
Facendo finta di uscire dal portone di palazzo Bomboniera (palazzo Tafuri Mongiò), e andando a destra ti troverai di fronte ad un altro palazzo antico con uno stemma sulla facciata. Se guardi bene vedrai rappresentata la testa di un alieno. Non te lo avevo ancora detto ma questa è una città misteriosa!

Meraviglie di Galatina
Invito a perdersi tra i vicoli del centro storico, sbirciare nelle corti impregnate di storie e leggende come quella del Cavaliere senza Testa. Che brivido! A Corte Vinella potrai toccare con mano la leggenda: la sagoma di un cavaliere è scolpita al principio del corrimano di una bella scalinata antica. Peccato che la testa sia alla fine delle scale, decapitata!
Per rimanere in chiave mistero spostati a Porta Nuova e attraversala per andare in via dei Siciliani. Sulla facciata di un palazzo spiccano delle faccine di bimbi che sembrano piangere lacrime… di sangue. A pochi passi da qui si trova la piazza centrale, dove si erge la bellissima chiesa di San Pietro e Paolo, i patroni della città.
Al suo interno è custodita una pietra sacra. Si tramanda che San Pietro, si sedette proprio lì! La chiesa di San Paolo è quasi di fronte. Accanto, in un’antica corte, il pozzo di San Paolo. Un’altra leggenda afferma che quell’acqua avesse dei poteri magici e le tarantate, bevendola, guarissero dalla follia.
Riprendendo il tema alieni… Non limitarti a visitare la Basilica di Santa Caterina, dove noterai un Adamo ed Eva che rubano un dattero al posto della tradizionale mela (e ti suggerisco una visita guidata, io quando posso partecipo con piacere, soprattutto ai tour esoterici). Vai nel chiostro accanto, è un luogo molto piacevole in cui sostare e rinfrescarsi dalla calura estiva. All’ingresso, sulla destra, noterai un affresco. Guarda bene: c’è un disco volante!
La Casa Paterna (palazzo Bardoscia già Gorgoni) è stata, per molti anni, oggetto di leggende affascinanti di fantasmi. Quando ero bambina, alcuni affermavano di avere udito rumori di catene, passandoci davanti di notte. Adesso ci sono degli uffici comunali e le catene non si odono più. Gli spiriti del luogo saranno fuggiti? Se vuoi dare un’occhiata dall’esterno devi andare in via d’Enghien.
La chiesa ottagonale
Questo è uno dei miei luoghi preferiti a Galatina. Se mi capita di passarci davanti, e di trovarla aperta (evento raro) entro a meditare, ad ascoltare il silenzio profondo. Una curiosità: la vera chiesa si trova nei sotterranei, e si trattava di un luogo di culto dei Cavalieri Templari. Il suo vero nome è Chiesa della Madonna delle Grazie e per via della sua pianta ottagonale ricorda Castel del Monte.

Chiesa ottagonale
Una cripta sotterranea, di tradizione greca, si trova anche sotto la Basilica di Santa Caterina. L’ingresso è dipinto sull’arcata a destra. 🙂
Prelibatezze del luogo
A Galatina siamo dei golosoni. Qui sono nati il pasticciotti e la Mafalda, dei dolci buonissimi!
Il Pasticciotto, una bontà in pasta frolla
Il pasticciotto è preparato con pasta frolla e crema pasticcera, puoi assaporarlo direttamente dove è stato inventato, nella mitica pasticceria Ascalone. Si trova a pochi passi dalla piazza e, varcando la soglia, potrai tuffarti nella sua atmosfera d’altri tempi. La adoro! Da qui passano anche diversipersonaggi celebri di passaggio a Galatina, per vacanza o per lavoro. Potresti rischiare di addentare un pasticciotto accanto a uno di loro!
Mafalda, la Regina dei gelati
La Mafalda, invece, è un dolce freddo ideato dal Sig. Antonio Matteo nel 1955. Classe 1921, fa il pasticcere dal 1934 ma è stato anche cuoco – soldato durante la seconda guerra mondiale e viaggiatore in Venezuela, quando i travel blogger non esistevano ancora. Il bar Matteo si trova dislocato dal centro storico, a pochi passi dalla stazione, in via Liguria, 2.
Città del vino
Galatina vanta anche il titolo di città del vino. Ti va un calice di Primitivo o Negramaro? O preferisci una Malvasia? 🙂

Vino del Salento
Alberi che amo
Nell’area circostante la stazione c’è una bellissima area verde, non accessibile, con alberi grandi e un fico imponente. Li guardo quando prendo la littorina per andare a Lecce, il nostro trenino d’altri tempi. Un viaggio lento e antico, che consiglio!

Il fico della stazione
E ora ti svelo il mio luogo segreto, dove vado quando mi manca l’India, o quando sono triste o solo semplicemente per andarlo a trovare. Si può raggiungere a piedi dal centro, impiegando una ventina di minuti, dipende dalla camminata (io preferisco muovermi a piedi perché fa bene alla salute, al portafoglio e all’ambiente). Sulla Villetta dei Bersaglieri c’è un bellissimo e antico Ficus che mi ricorda tantissimo i banyan indiani.
Ha radici forti e nodose dove, a volte, amo sedermi. Ogni volta che le guardo penso che, se fosse in India, già qualcuno avrebbe posato con riverenza, ai suoi piedi, un lumino con una foto di Shiva, Ganesh o altre divinità e acceso degli incensi profumati.
Nei dintorni di Galatina
Si può arrivare a piedi dal centro in una trentina di minuti, o più, o in bici e se c’è il sole è una bellissima passeggiata. A Noha ci sono le casiceddhe, delle minuscole abitazioni costruite sul terrazzo di una casa. Secondo la leggenda ci abita lo sciacuddhri, un dispettoso folletto salentino (non dimentichiamo che da qui sono passati i Celti) che si diverte a fare scherzetti, o nascondere le cose. A me ricordano vagamente anche le case degli spiriti che ci sono in Thailandia, di cui mi hanno tanto raccontato…
Vicina alle casiceddhe, in linea d’aria, c’è una meravigliosa villa abbandonata, Villa Bardoscia. Spero che qualcuno la faccia tornare ai fasti di un tempo e sarebbe perfetta per il set di uno dei tanti film che vengono girati in Salento. Ogni volta che ci passo davanti provo sensazioni contrastanti. Da un lato ne sono affascinata, da un altro mi dispiace vedere questo tesoro in stato di abbandono.

Nei dintorni di Galatina
Da non trascurare la preziosa Chiesa di Santa Sofia a Soleto, a solo 5 minuti di macchina da Galatina. Una vera chicca con antichi affreschi restaurati di stile giottesco.
Cosa aspetti a venire qui? 🙂

Villetta San Francesco di Galatina, versione natalizia
Ho scritto questo post accogliendo l’invito di Momondo che ha chiesto ai suoi Open World Travelers Ambassadors di scrivere un post sulla loro città. Se vuoi venire da queste parti puoi dare un’occhiata sul sito per cercare un aereo che arrivi a Bari o Brindisi, per poi raggiungere Galatina con una macchina o noleggio o il treno. Sono felice di raccontarti la mia città. Se verrai da queste parti, avvisami! Magari prenderemo un pasticciotto insieme, se sei vegan ti porterò in un posto in cui potrai assaporarlo anche in questa versione. 🙂
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Abbiamo anche il coworking!
NB non ho ricevuto soldi per menzionare le attività citate in questo post ma mi faceva piacere divulgarle perché sono dei simboli per Galatina 😉
Alla prossima!
xxx
Sara Chandana
Oh, che bello raccontare il posto in cui sei nata con lo spirito della viaggiatrice. Come se fosse visto con altri occhi. Che coincidenza, siamo unite dal simbolo della civetta.
Una delle nostre tante coincidenze. 🙂
Sono stata in puglia solo da bambina ma vorrei tornarci per scoprire nuovi luoghi
Ti consiglio Galatina, anche per la sua posizione strategica. Si trova a soli 20 minuti dal mare e vicina a Lecce.
grazie per questa tua guida alla città, la trovo davvero molto interessante da visitare. La inserisco tra le mie prossime mete….
Grazie a te… e se passi batti un colpo 😀
L’idea di scrivere degli itinerari esoterici è bellissima e secondo me dovresti creare un itinerario di tutto il Salento/Puglia che è ricchissima di magia, aneddoti segreti e credenze che non sono poi neanche tanto “credenze” 🙂
Grazie per il feedback- 😀
In realtà è qualcosa che sto facendo, piano piano. Mio nonno era un appassionato di queste cose e, fin da piccoli, portava me, i miei fratelli e altri parenti a fare delle gitarelle magiche… Che non siano nemmeno tanto credenze lo credo pure io. 😀
Conosco poco la Puglia ma mi piacerebbe visitarla questa estate, non solo per il mare ma per la cultura. Grazie per gli spunti
Ormai sono un’appassionata del tuo blog e del tuo modo di scrivere. Mi piace molto come riesci a portarmi dentro i luoghi che visiti. Certo, che dispiacere sapere che si usassero certe metafore come quella della taranta velenosa per nascondere il vero male del maschilismo imperante.
Ci sono passato ma non mi sono fermato nella zona. Dopo aver letto il tuo articolo noto che mi sono perso abbastanza… Non sapevo che la mafalda fosse nata qui.
Non ho mai sentito parlare di questa città, mi è proprio nuovo il nome. Mi è piaciuto molto il modo in cui hai descritto la tua città.
Quindi, immagino, non conosci nemmeno le caramelle con il nome affine. 🙂
Mi fa sempre piacere quando il mio modo di raccontare viene apprezzato, grazie per il feedback. 🙂
Sono stata a Galatina nel 2006 con una mia amica. Era di Luglio e siamo state alla festa della taranta. Meravigliosa, sembrava di essere al luna park per quante luci c’erano e che musica!
Alora siete state molto fortunate perché nel 2006 era ancora molto molto genuina. 🙂
Io abito a pochi passi dalla piazza, pensa un po’. 🙂
Ho scoperto Galatina un paio di anni fa grazie al suggerimento di un amico di famiglia che abita a Lecce e mi sono subito innamorata di questa cittadina. La Basilica poi è una vera meraviglia.
Non sapevo di tutte queste leggende che la riguardano!
Non sono mai stata nella zona, ho raggiunto solo il Gargano ed Alberobello. Mi ha incuriosito proprio questa città e mi ha ricordato, anche se fuori tema, il nome di una caramella che adoravo e avevo dimenticato 🙂
Ciao. Mi piacerebbe fare un toor di galatina conv una brava guida che possa appassionare anche due bimbe di 8 e 11 anni. Puoi suggerire qualcuna?
Ciao, sì ne conosco una 🙂 scrivimi una mail che ti giro il contatto: drinkfromlife@gmail.com
Ciao, scrivimi una mail oppure puoi chiedere direttamente allo IAT, ufficio accoglienza turistica 🙂