Cosa vedere a Brindisi, giro poetico
Brindisi
Brindisi è una città portuale che si srotola dolcemente sul mare Adriatico.
Sottovalutata, non considerata dai travel blogger, nemmeno dai pugliesi. Noi salentini, al massimo, a Brindisi ci andiamo per l’aeroporto. Eppure da quando una carissima amica ci vive, mi sono ritrovata ad andarci spesso e raccontare Brindisi su Instagram, suscitando non poca curiosità.
Sapevo già della sua appartenenza al circuito de La Valigia delle Indie, il percorso che da Londra, passando per Brindisi, permetteva ai viaggiatori di un tempo un lento approdare a Bombay, dopo un lunghissimo, avventuroso viaggio. Tuttavia, non conoscevo la poesia di Brindisi. Questo suo contenere il mondo, le palme alte, il mare parlante, il traghetto blu, il vento sussurrante, i vicoli magici, persino l’albero magico, nella Brindisi segreta, che dice: “L’India è qui”.
Cosa vedere a Brindisi? Vi racconto un giro poetico, perché potete trovare tutte le altre informazioni su Wikipedia
Cosa vedere a Brindisi? Immergersi in una passeggiata poetica
Se possibile arrivate in treno, iniziando la vostra visita poetica di Brindisi uscendo gentilmente dalla stazione: è quello che faccio ogni volta, prendendo il treno a Lecce. Oppure potete parcheggiare lì. Per me è, ogni volta, come fare un piccolo viaggio. Parto da Galatina in macchina, la mia città, facendo uno stop a Lecce per lasciare la macchina e prendere il treno. E andare verso Brindisi che è mare, distensione di pensieri e mi riporta all’amicizia, all’India, a tante cose che contano nel mio cuore.
Una volta giunta a destinazione, esco dai binari, percorrendo il Viale della Stazione, ovvero Corso Umberto I, costeggiato da negozi e alte palme, ascoltando l’acqua che zampilla dalla fontana in Piazza Cairoli, mentre passeggio. Curiosando nella Libreria Mondadori, dove i proprietari sono gentili – suggerimento della mia amica C., ditelo quando le persone vi ispirano a fare cose nuove – fermandomi in uno dei localini a bere una cioccolata calda o mangiare qualcosa con lei.
(Sono stata fortunata a beccare, un paio di volte, un mercatino dell’antiquariato, e del modernariato, in Corso Garibaldi).
Poi vado, andiamo, verso il porto, sul lungomare Regina Margherita, dove potrete notare barche e yacht, vita da lupi di mare. E, ogni volta, la visione del traghetto blu che scivola sulle onde è troppo poetica ed è bello sostare, semplicemente, per il gusto di farlo. Si può salire a bordo, meglio durante una giornata di sole, e andare sull’altra sponda dove c’è un bel parco. Sul lungomare, certamente, noterete una scalinata: salite, come abbiamo fatto noi. E tuffatevi nella bellezza della città, costeggiando le Colonne Romane, per poi arrivare in Piazza Duomo. Nella stessa zona c’è la Piazza del Mercato. Qui il percorso continua nella nostra Brindisi segreta, o Brinnisi, come la chiamano i suoi abitanti. Perché non tutto è condivisibile nel web, ci sono luoghi che è bello preservare per l’anima.
Curiosità riguardo la Valigia delle Indie
Al porto l’approdo delle Indie è segnato, cercatelo!
I passeggeri che arrivavano da Londra, si imbarcavano a Brinnisi ogni domenica alle 14.00, su un piroscafo postale, di proprietà della compagnia inglese Peninsular and Oriental Steam Navigation Company. La direzione era Porto Said in Egitto. Il piroscafo attraversava il Canale di Suez per giungere nell’Oceano e arrivare a Bombay dove c’è ancora la Porta dell’India conosciuta in tutto il mondo come India Gate (tappa di uno dei miei amati viaggi in terra indiana).
Chissà cosa si provava prima di partire per un percorso del genere? Me lo chiedo spesso, all’epoca non esisteva lo smartphone. Si partiva senza sapere quando avvisare casa. Per venire incontro alle esigenze di chi si avventurava, per motivi diversi, in questo lunghissimo viaggio, nel 1970 fu inaugurato l’Hotel of East Indies, adesso noto come Hotel Internazionale. Si tratta di un hotel, un tempo, molto rinomato nel bacino del Mediterraneo.
Cosa vedere a Brindisi: conclusioni
Brindisi parla, soprattutto agli amanti dell’India che sapranno cogliere le tracce delle rotte passate. Che facciate parte o no di questa cerchia, lasciatevi catturare dalla timida magia di una città che ha storie incredibili da condividere, affidate al vento, ai gabbiani, al cielo.
Alla prossima puntata con drinkfromlife!
Sara