Giardini Menara: oasi di pace
I Giardini Menara sono un’oasi di pace a Marrakech, Marocco, Africa. Dichiarati nel 1985 Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco.
I lavori al complesso di giardini Menara iniziarono durante il califfato di ‘Abd al-Mu’min ibn ‘Ali al-Kumi, fondatore della dinastia berbera degli Almohadi. Gli Almohadi erano i rivali degli Almoravidi, una dinastia berbera di monaci guerrieri, considerati i fondatori di Marrakech.
Si accede ai Giardini Menara percorrendo un lungo viale costeggiato da baracchini di souvenirs o bibite da sorseggiare comodamente seduti ai tavolini, sotto gli alberi dell’immenso uliveto.
Il cuore del parco Menara è la piscina artificiale, riempita con acque provenienti dalle vicine montagne dell’Atlante (circa una trentina di chilometri). Attraverso un complesso sistema d’irrigazione, con canali chiamati qanat, la piscina forniva acqua al frutteto dei Giardini Menara, e a tutte le altre piante presenti.
La piscina si trova ai piedi di un padiglione della dinastia Sadiana.
Giardini Menara: costi
L’ingresso ai Giardini Menara è gratuito. Il padiglione è visitabile a pagamento per il costo di 50 dirhams, circa 5 euro, nel momento di stesura di questo post.
Come raggiungere i Giardini Menara
Si può prendere un taxi. Altrimenti i Giardini Menara sono una tappa del City Tour Bus: così ho visitato i giardini la prima volta. La seconda volta ci sono andata a piedi, partendo dai giardini che si trovano alle spalle della moschea della Kutubiyya, Koutobia o جامع الكتبية .
Credo di aver impiegato una mezzora abbondante.
Ho percorso il lungo viale che collega la Koutobia ai Giardini Menara, costeggiando il celebre hotel La Mamounia, sulla sinistra, superando la rotatoria con la grande fontana e costeggiando il centro commerciale Carrefour, sulla destra.
Accanto al centro commerciale ho notato diversi locali famosi, una nota catena americana di fast food ed il Buddha Bar. Marrakech è proprio una città che vive due tempi in contemporanea! Sarà per questo che mi piace.
Curiosità sui Giardini Menara
Potete sostare liberamente lungo il viale oppure intorno la piscina, dove ci sono anche dei pesci, ed anche fare una passeggiata nel parco intorno. Non troverete molti turisti. Il parco, in seguito a brutti episodi verificati in tempi passati, è giornalmente e costantemente monitorato dalle guardie che camminano anche di soppiatto tra gli alberi.
Marrakech è una città sicura.
(Se ti piacciono i giardini ti suggerisco anche di visitare i celebri Giardini Majorelle).
Conclusioni
Per quanto mi riguarda amo questi giardini e mi sono commossa ammirando il paesaggio in lontananza dalle gradinate della piscina artificiale.
La distesa di ulivi, le palme dai tronchi snelli che svettano sulle case color terra, il minareto. Le montagne dell’Atlante dall’altro lato. Ho avuto la sensazione di trovarmi in un presepe e mi sono sentita infinitamente grata di poter vivere questa vita, in questo meraviglioso e delicato pianeta.
C’è un posto nel mondo, in natura, dove ti senti particolarmente in pace?
Alla prossima puntata con drinkfromlife!
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Sara Chandana
Io mi sento grata e in pace ogni volta che mi trovo sulle sponde di un corso d’acqua. Veder l’acqua e il suo lento incedere a valle mi fa stare bene. Ma come te amo molto visitare anche i giardini e i parchi.
Il suono dell’acqua è molto rilassante anche per me. Lo utilizzo spesso anche nelle meditazioni. E poise si può anche essere presenti, sul posto, meglio ancora.
Adoro questi giardini, quando viaggio cerco sempre zone verdi. Bella la piscina artificiale, sempre belli i posti sull’acqua.
In questi giardini non sono mai stata. Sicuramente un posto dove mi sono sentita in pace con me stessa è stato in Canada, all’interno di un parco dove non c’era neppure la linea telefonica e neanche il Wi-Fi..
Alberi e lago soltanto
Questo tipo di location è proprio quella che mi immagino in un post quarantena, niente affollamento e panorami che ci riappacificano con noi stessi.
Tra i tanti tuoi articoli molto belli, mi sono soffermata su questo spinta dal titolo “oasi di pace”, forse perchè in questo momento post lockdown sento il bisogno di pace e spesso mi ritrovo a camminare da sola nei boschi per ritrovarla. E’ stato piacevole leggere questo tuo articolo, mi sono sentita trasportare in quell’oasi, parola dopo parola
R.
Questi angoli di città sono i nostri preferiti, ci incuriosiscono sempre. Da tempo vogliamo fare un viaggio in queste zone e speriamo di poter presto organizzare nei dettagli. Dalle foto sembra di essere veramente in un’oasi di pace e tranquillità.
Lo è, consiglio vivamente una sosta rilassante qui. 🙂