Cara India

In un periodo di forte incertezza, sembra di vivere l’Apocalisse, tiro le somme della mia vita fino ad oggi. I pensieri corrono, in questi giorni, alla mia cara India, dolce e amara insieme. Non mi sento di pensare, e di scrivere, torneremo a viaggiare. Anzi, questa frase mi ha stancata. Quello che sento è di lascair andare il flusso del sentire, nero su bianco. Così è nata questa lettera d’amore.

A Varanasi

Cara India,
non so se un giorno ci riabbracceremo. Lo vorrei tanto, ma il mondo è diventato più strano del solito. E poi, ho sempre vissuto ogni giorno come se fosse l’ultimo e davvero non posso sapere cosa mi attende dietro l’angolo. Quello che ho vissuto attraverso di Te lo so solo io. Ma, sicuramente, mi hai donato alcune delle persone che più sento vicine a me.

Quelle che ci sono sempre, nonostante il mondo impazzisca. Quelle su cui puoi contare, anche se ti senti con loro una volta ogni mille. In te ho trovato la semplicità assoluta, ma anche la pacchianità totale, la poesia nel bel mezzo del traffico impazzito o adagiata, sorniona, sul fumo ipnotico di un incenso. Un richiamo ancestrale dell’anima, una sete che, grazie a te, si placa.

Ma sapevo che non sarebbe sempre stato così, che un giorno, per qualche motivo, saremmo state lontane a lungo. Pensavo per causa mia. Io che non potevo fare a meno di te, tanto che lasciavo il telefono nella borsa, perché non potevo interrompere tutto quello scorrere di colori e scene surreali. Volevo viverle intensamente, scriverne dopo, ma intanto guardarle direttamente e non attraverso il filtro di un telefono o di una macchina fotografica.

Mi sono riempita di te in ogni poro della mia pelle e oltre.
Adesso sono più pronta a condividere tutto quello che mi hai donato, ma quanto tempo per metabolizzare!
E forse ci vorrà tutta la vita per metabolizzarti.

Sei il mio amore, meglio di qualunque fidanzato. Perché se l’amore può deludere, la consapevolezza che mi hai donato sarà con me sempre e per sempre.

Grazie

Sara Chandana

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E tu hai una terra nel cuore a cui rivolgi pensieri di gratitudine?