Cosa vedere a Pesaro Capitale italiana della cultura 2024
Pesaro è la Capitale italiana della cultura 2024 e merita sicuramente questo riconoscimento.
Se vuoi scoprire cosa vedere a Pesaro, questa è la guida giusta per te.

Pesaro, Palla di Pomodoro
Pesaro è una ridente cittadina incastonata tra le dolci colline marchigiane: San Bartolo (parco naturale) e l’Ardizio, e baciata dal mar Adriatico. Questo le permette anche di essere un rinomato centro balneare, con ben 7 chilometri di litorale. Attraversata dal fiume Foglia è conosciuta come La Città della Musica. Qui è nato, infatti, il celebre compositore Giacomo Rossini, di cui sono rimaste in città le tracce e la casa, visitabile al pubblico. Alzi la mano chi non conosce Il Barbiere di Siviglia!
Inoltre, Pesaro, è anche conosciuta come la Città della Bicicletta per essere bike friendly. Il centro è, infatti, gentilmente popolato dagli amatissimi ed ecologici mezzi a due ruote, usati dai suoi abitanti che sfrecciano indisturbati tra le viuzze. Questo grazie anche alla vasta presenza di piste ciclabili che favoriscono e agevolano l’utilizzo della bicicletta e permettono di utilizzarla in sicurezza.

Cosa vedere a Pesaro centro

Teatro Rossini, Pesaro
Il nostro itinerario inizia dalla stazione. Procedendo a piedi, si arriva passeggiando verso il centro. Adoro questa zona perché avvolta da un’aura etnica, questo si evince anche dal ristorante indiano, dal macellaio halal e il negozietto Bangla Bazar dove ho fatto rifornimento, con stupore e gioia, dei miei prodotti indiani preferiti, che non utilizzavo dai tempi dell’India. La presenza di attività che raccontano altri mondi, lontani, è un buon segno, per me significa integrazione e, spero, inclusione. Continuando a camminare, in pochi minuti, si arriva di fronte al Teatro Rossini. Risale al 1637 ed ospita ben 860 posti. Qui si svolge, dal 1980, una rassegna di opera lirica di rilievo: il Rossini Opera Festival.
Di fronte al teatro ci sono svariati locali nei quali sedersi per consumare un caffè, una bibita, o fare una sosta colazione o merenda. Inizia anche la sfilata di negozi, uno dopo l’altro, dove gli amanti dello shopping potranno sbizzarrirsi. Nei pressi si trova, inoltre, il Museo Nazionale Rossini, omaggio al compositore tra i più grandi in Italia e nella storia della musica.
Piazza del Popolo, a pochi minuti dal Teatro Rossini, rappresenta il fulcro della città fin dal Medioevo. Qui si affacciano rispettivamente: le Poste, i palazzi ducale e comunale e la paggeria, dove vivevano i paggi di corte. Al centro sboccia la Pupilla di Pesaro, fontana costruita nel 1593, così definita da un celebre umanista Bernardino Baldi.
Durante la mia visita, in ottobre 2021, in piazza si svolgeva la 64° Mostra mercato dei fiori e delle piante ornamentali, ho amato passeggiare tra le piante, sognando di arredare casa con alcune di esse.
Oltre agli stand dei vivai erano presenti bancarelle di apicoltori e artigianato. A pochi metri, in piazzale San Domenico, nel Mercato delle Erbe, si svolgeva, invece, la Fiera del Disco e del Fumetto. Che la pandemia stia finendo? Non ha prezzo tornare a svolgere attività che, un tempo, davamo per scontate.
Pausa ristorante

All’ora di pranzo il gruppo ha deciso di fermarsi all’Osteria Pasqualon, che si trova molto vicina alla piazza. Si tratta di un’osteria storica nel centro di Pesaro, dove mangiare prodotti a km0, piatti marchigiani accompagnati da vini locali e la birra Collesi. Sono stata invitata ed ho trovato anche il piatto vegetariano per me, veramente buono: tortelli verdi al formaggio di fossa, accompagnati da un vino Colli Pesaresi Sangiovese dell’Azienda Guerrieri, dal sapore gradevole, morbido.
Da vegetariana, in alternativa avrei ordinato i passatelli fonduta e tartufo.
Cosa vedere a Pesaro: la Casa di Giacomo Rossini
Usciti dall’osteria torniamo in piazza, da lì ci avviamo verso il mare, non senza fare una sosta davanti la casa in cui il 29 febbraio 1792 nacque Giacomo Rossini. La casa museo si trova nell’omonima via Rossini (antica via del Duomo) al numero civico 34. Dal 2015 è stata ristrutturata, gli spazi sono stati ampliati e la tecnologia si è fusa con la storia, grazie all’ausilio di strumenti multimediali.

Casa natale di Gioacchino Rossini, Pesaro
La casa è accessibile: sono presenti ausili per non vedenti (come testi in braille, audioguide, tavole a rilievo, alcune opere ad esplorazione tattile) e per i non udenti (grazie alle videoguide italiane in LIS).
La Palla di Pomodoro
Di fronte al mare, in Piazza della Libertà, splende, adagiata sull’acqua, la palla di Arnaldo Pomodoro, così viene soprannominata dai pesaresi. Opera d’arte contemporanea è stata realizzata totalmente in bronzo e il vero nome è Sfera Grande.

Palla di Pomodoro
La sua realizzazione risale al 1998, si tratta di una fusione in bronzo creata sul modello in poliestere realizzato nel 1967 per l’Expo di Montreal. Una curiosità: l’originale si trova a Roma, davanti alla Farnesina, sede del Ministero degli Esteri.
Villino Ruggeri
Per concludere la nostra guida su Cosa vedere a Pesaro Capitale italiana della cultura 2024 la ciliegina sulla torta è il Villino Ruggeri incomparabile esempio di architettura liberty, risale al 1902, ma la sua costruzione terminò nel 1907. Oreste Ruggeri, industriale di Urbino, affidò i lavori all’architetto Giuseppe Brega. Quando la famiglia Ruggeri si trasferì nel villino, tutto anche all’interno presentava uno stile liberty, persino le stoviglie e le coperte. Chissà com’era vivere in un luogo del genere!

L’incantevole Villino Ruggeri
Purtroppo per noi si tratta di proprietà privata, non ci resta che ammirarla dall’esterno e fare una passeggiata rilassante sul lungomare, oppure fermarci a riposare su una delle tante panchine artistiche.
Pausa gelato
Prima di lasciare la città e tornare verso Urbino ventosa, ci dirigiamo in via Marsala, 24 da Il gelato di Juri per un buon cono gelato. Ci sono anche gusti vegani e senza glutine, yogurt e altre prelibatezze.
Se hai altre dritte su cosa vedere a Pesaro Capitale italiana della cultura 2024 scrivile pure nei commenti o scrivimi un dm su Instagram a @drinkfromlifetravels
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Alla prossima puntata con drinkfromlife!
Sara












