Abruzzo: impressioni post viaggio

Il viaggio in Abruzzo, intrapreso per partecipare alla Festa degli Gnomi, è terminato e sono di nuovo immersa nella tranquillità di casa. Non viaggiavo da Capodanno, da quando sono andata a Vienna, e per un bel po’ di tempo mi sono sentita insofferente, avevo proprio bisogno di cambiare scenario! Eppure, proprio nella settimana precedente alla partenza, ho sentito diverse resistenze dentro di me. Il Salento cercava in tutti i modi di trattenermi, solo come lui sa fare, e quasi quasi stavo cambiando idea e decidendo di rimanere a casa.
Alice: “Volevo solo chiederle che strada devo prendere”
Stregatto: “Tutto dipende da dove vuoi andare”
Alla fine però sono partita ed è stata la scelta migliore che potessi fare. È proprio la mente a inventare mille scuse per trattenere e per impedirci di lasciare la zona di comfort.
Lamentemente.
Il viaggio on the road è stato molto lento. Io e il mio compagno di avventure, Gio, ci siamo concessi molte pause. Durante il tragitto guardavo il cielo, il paesaggio che cambiava morbidamente intorno a me e sono affiorate diverse comprensioni nel mio cuore. È bastato uscire un pochino dalla zona di comfort per riceverle! Ogni tanto vedevamo una nuvola a forma di folletto, quasi a guidarci alla festa che sognavamo da un anno. Siamo arrivati con il buio in Abruzzo e abbiamo cercato subito le aree campeggio messe a disposizione dalla festa ma non le abbiamo trovate.
O meglio erano immerse nel nulla e non ci andava di piantare la tenda da soli in un punto a caso nella natura. Così alla fine siamo andati in un campeggio attrezzato. Il gestore, cordiale e sorridente, è venuto a prenderci vicino una pompa di benzina e, una volta arrivati, due simpatiche famiglie di campeggiatori ci hanno accolto a braccia aperte offrendoci vino, parmigiana e tutto quello che avevano. Noi il giorno dopo abbiamo regalato loro dei biglietti per la festa, omaggio per gli espositori, e loro? Hanno acquistato delle cose dal nostro banchetto. Uno scambio continuo…

Campeggio del Sole
La Festa è stata molto carina, mi sono sentita una bimba. Ho indossato un cappello da gnomo, ho esplorato lo scenario, chiacchierato con nuovi amici, lavorato al banchetto mandalico. Sono stata non bene ma benissimo. Due giorni fantastici.
Non mancheranno post dedicati alle varie tappe 🙂
Sulla strada del ritorno abbiamo visitato Pescocostanzo, uno dei borghi più belli d’Italia (non acquistate MAI qualcosa nei bar in piazza, ho pagato un misero panino ben 5 euro) e abbiamo fatto una lunga sosta nel vicino Bosco di Sant’Antonio, situato nell’area naturale della Majella.

Pescocostanzo

In un albero magico nel bosco di Sant’Antonio

All’interno dell’albero magico nel Bosco di Sant’Antonio
Abbiamo anche visitato San Bartolomeo in Galdo, sulle tracce della mia bisnonna campana, immerso in un paesaggio che mi ha ricordato tanto le Marche. Ci ha colti un’acquazzone dopo qualche passo e per me è stato un segno che mi diceva di non andare a rovistare troppo nel passato. Infatti quando abbiamo lasciato il luogo ha smesso di piovere.

San Bartolomeo in Galdo
Che meraviglia! Siamo tornati nel Salento a mezzanotte, come Cenerentola, e ho avuto bisogno di due giorni per riprendermi dal viaggio, come se il corpo avesse bisogno di assimilare il tutto. È stato bellissimo rivedere gli amici, in un cerchio magico a Santa Caterina, una località salentina, uscire con la mia amica d’infanzia. Sentire che mi accettano così come sono e mi amano mi scalda il cuore e rende il ritorno più soft. Adesso lascio sedimentare questo viaggio dentro di me <3
Sento che si è smosso qualcosa dentro e, amici a parte, al ritorno anche la realtà esterna è cambiata. Ho saputo che un caro amico, un maestro di vita, Avasa, ha lasciato il corpo mentre una sorellina austriaca è stata operata al cuore. Mando loro tanto amore. Tanti input ricevuti e riflessioni venute alla luce mi portano qui ed ora ad affermare che sento di continuare ad essere sincera e trasparente con me stessa a qualsiasi prezzo.
E come mi ha scritto un amico…
Saravà, una parola brasiliana che significa: “La Forza che muove la Natura, gli Spiriti della Luce siano con te”.
Alla prossima avventura!
È’ bellissimo viaggiare . Ogni luogo ha tesori nascosti e non è’ mai un caso essere in un posto piuttosto che in un altro . Questo è’ un periodo di grande trasformazione … Un bacio grande
Si è meraviglioso, che si tratti di viaggi corti o lunghi. È davvero un periodo di grandissima trasformazione, tanti cambiamenti. Ti abbraccio con amore <3
Viaggiare è la cosa più bella che si può fare per capire le cose e noi stessi! Il tuo viaggio abruzzese, insieme al tuo compagno, è stato davvero un’emozione unica da leggere, e mi sono ritrovata moltissimo nelle tue parole e nei tuoi pensieri! 🙂
A me piace molto l’Abruzzo, soprattutto la parte interna più montuosa. Spesso facciamo escursioni all’interno dei Parchi Nazionali. Sono luoghi molto antichi, selvaggi… molto diversi dalle Alpi.
Un bellissimo borghetto e una bellissima festa. Rivedere gli amici d’infanzia , dopo tanti anni, fa un certo effetto, ti capisco. Se ti da questa carica, credo che dovresti andare regolarmente. Vai dove ti porta il cuore??? Complimenti per l’articolo. PS quella casa con le scalinate e tutta fiorita è fantastica!