Viaggiare lentamente si può, anche con poco tempo

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Bussola
Credit Tim Graf, Unsplash

Viaggiare lentamente si può, anche con pochi giorni a disposizione? Certo!

Non tutte/i hanno possibilità o voglia, di partire per mesi o di organizzarsi per farlo. Eppure sono stata una viaggiatrice lenta anche nel weekend. (Tranne rare eccezioni, perchè ho sperimentato diverse metodologie di viaggio).

Una piccola precisazione: parto sempre dal presupposto di non essere finita su questo pianeta per caso, qualcuno mi ha voluta qui. Che sia Dio, la mia anima reincarnata, il desiderio dei miei genitori, non importa. E lo stesso vale per te che leggi. Se sei qui, cara anima, qualcuno, qualcosa, ti ha voluta ed è tuo dovere e diritto essere felice e seguire la missione del tuo cuore.

Parte della mia missione, per esempio, è custodita in questo blog.

Viaggiare lentamente, viaggiare bene. Credit Nareeta Martin

La felicità, secondo me, è lenta. Altrimenti si chiama adrenalina, eccitazione. Anche quando sembra arrivare all’improvviso è frutto di un processo. Sono innamorata della lentezza, permette di osservare, ascoltare, lasciar sedimentare le cose. E lo dico proprio io che, un tempo, vivevo super veloce. Mi sentivo schiacciata dalle circostanze e facevo tutto di fretta. Quindi non giudico nessuno, sapendo da dove arrivo.

Viaggiare lentamente non significa, necessariamente, stare via per mesi

Cosa significa viaggiare lentamente. Il viaggio lento è soprattutto un approccio umano al tempo, un’attitudine di vita più che qualcosa necessariamente connessa ad un orologio. Il tempo è relativo, l’orologio è stato inventato per praticità e chi vive in natura lo sa. Quindi?

Credit Philipp Kammere

Mi chiedo, prima di tutto, se sia necessario prendere – quando non si tratti di lavoro o salute – un aereo ogni mese, oppure ogni settimana. O partire in aereo in giornata e tornare. Non sto parlando di eccezioni, pazzie – quelle le facciamo tutti – ma di routine e abitudini dannose che hanno un impatto fortissimo se consideriamo che siamo milioni sulla Terra.

E se non ci prendiamo, come individui, la responsabilità del nostro impatto, non solo di viaggio, le cose non cambieranno e il nostro lockdown sarà stato vano anche in questo senso. Onoriamo anche i sacrifici che facciamo.

Viaggiare lentamente nel weekend

In realtà non ci sono regole fisse per un viaggio lento, ci si affida al buonsenso, al rispetto, alla gentilezza vero noi stesse/i e l’ambiente. Ciascuno dovrebbe rendersi conto, facendo un’analisi delle proprie abitudini, di quanto sta impattando sul pianeta e dove può limare qualcosa, snellire, rinunciare.

Mi concedo uno strappo però magari poi taglio questo. Abbiamo una bussola interiore molto precisa, non dimentichiamolo. Quando impariamo ad ascoltarla non sbagliamo un colpo.

Viaggiare lentamente anche nel weekend significa che possiamo partire per un cammino a piedi nella natura, unendoci ad uno dei tanti gruppi, o associazioni, che avvia questo genere d’iniziative.

Oppure partire sì per quel viaggio di due giorni in una capitale europea, ma non farne una routine. Ricordiamoci quanto impatto può avere un aereo, quanto può essere stancante per il nostro corpo e per la nostra mente sottoporsi allo stress del tutto e subito. Possiamo limitarci a visitare una parte della città, magari con i mezzi pubblici o in bicicletta, o a piedi quando possibile.

Sono idee, spunti, ispirazioni.

(Ti suggerisco di leggere la testimonianza di Teresa, ingegnere ambientale per la sostenibilità).

O, ancora, si può viaggiare in bicicletta, in camper, in treno. Non è questione di viaggiare mesi, ma di predisposizione d’animo e consapevolezza. Viaggiare lentamente è l’atteggiamento di chi non vuole lasciare impronte sul pianeta e desidera che il battito del proprio cuore sia sintonizzato con quello dei suoi passi.

Non ci sono regole fisse, siamo flessibili!

Viaggiare lentamente è un’attitudine.

E tu, qual è il tuo modo di viaggiare, ti piace o vorresti modificarlo dopo la quarantena?

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Ti aspetto sul mio profilo instagram saradrinkfromlife per storie, dirette e tanto altro!

Alla prossima puntata con drinkfromlife!

Sara Chandana

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sara

Anima vagabonda, amo aggirarmi nelle medine arabe, nei templi indiani, nei borghi salentini o deserti sperduti nel mondo a sentimento, collegata con la Terra e il Cuore. Mi trovi anche sul progetto Sahara View Tours.

5 Risposte

  1. Jules ha detto:

    Grazie per questi ottimi spunti, io sto cercando di cambiare il mio modo di viaggiare in questo senso e mi sono molto utili!

  2. Simona ha detto:

    Hai ragione Sara ci sono abitudini che abbiamo preso nel corso del tempo che non fanno bene né ad anima né a corpo. LA lentezza invece ci permette di riappropriarci del nostro io interiore, di ascoltarlo e di permettergli di farci apprezzare maggiormente il luogo e le esperienze che viviamo! Dovremmo tornare sempre di più alla lentezza!

  3. Viola ha detto:

    Devo dirti la verità, alcune cose le faccio già senza probabilmente rendermi conto che si tratti di “viaggio lento”. E parlo magari di quelle giornate a stretto contatto con la natura che mi piacciono tanto! In generale (per comodità e lavoro mi sposto spesso in macchina ma non potrei fare altrimenti poiché non sempre con i mezzi posso raggiungere facilmente le località in cui sono diretta per un incontro di lavoro). Ma mi piacerebbe provare ad applicare la lentezza ai viaggi, io che vado sempre troppo di corsa!

  4. Margherita ha detto:

    La lentezza e il gusto di godersi i posti è assolutamente vero. Purtroppo la società moderna è tutta di corsa. Anche noi quando andiamo a fare trekking cerchiamo di goderci ogni singolo istante.

    • Sara Chandana ha detto:

      Sicuramente il trekking è un’attività molto meditativa. 🙂 Insegna davvero la lentezza, la pazienza. Sono d’accordo riguardo la società, ma penso anche che sia formata da ciascuno di noi e che abbiamo veramente il potere di fare la differenza. <3

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