Tornano le tartarughe caretta caretta in Salento

Le tartarughe caretta caretta in Salento ancora una volta, questa è la notizia green più entusiasmante in questi giorni. La caretta caretta è la tartaruga comune del Mar Mediterraneo. Diffusa in tutto il mondo ha scelto le spiagge del Salento come ambiente privilegiato: questo non è il primo anno in cui vengono avvistate le uova, segnalate e monitorate.

Credit Andres Abogabir, Unsplash
Quest’anno sono state avvistate uova a Gallipoli e Pescoluse e segnalate a chi di dovere: la Capitaneria di Porto che ha avvisato, a sua volta, il WWF e Legambiente. Le attività sono monitorate da esperti dei centri di tutela delle tartarughe marine in zona: il Museo di Storie Naturali di Calimera e il Consorzio di Torre Guaceto. Se capita di imbattersi in queste uova sapete quindi a chi dovete rivolgervi. 🙂
Curiosità sulle tartarughe caretta caretta
Quando nascono sono degli scriccioli di 5 cm per poi arrivare al massimo a 140 cm. La differenza tra maschi e femmine è che i primi hanno la coda e le unghie degli arti anteriori più lunghe rispetto le seconde, caratteristica comune è il piastrone addominale che tende al giallo, a forma di cuore.
La riproduzione delle tartarughe caretta caretta
Avviene nei mesi estivi: giugno, luglio e agosto. Il fattore straordinario è che, pur allontanandosi di chilometri e chilometri dalla loro zona d’origine, le tartarughe caretta caretta riescono a tornare grazie all’imprinting della loro terra. Dopo la riproduzione in acqua, quando è il momento di deporre le uova (le dimensioni sono circa quelle di una palla da ping pong) cercano una zona tranquilla e scavano delle buche in cui arrivano a deporre fino a 200 uova e che coprono con la sabbia.

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Il periodo d’incubazione varia dai 4 ai 65 giorni. È impressionante notare come le uova si schiudano simultaneamente, o quasi, e assistere a questo evento è qualcosa ad alto livello emotivo. Dopo la schiusa i piccoli di caretta caretta impiegano qualche giorno per emergere dalla sabbia e correre verso il mare. Nuotano per circa 24 ore e non si sa con certezza dove trascorrano i primi anni di vita. I misteri della natura. 🙂
La mia esperienza in Salento
La scorsa estate, di notte, sono andata insieme ad alcune volontarie in spiaggia. Lì monitoravano le uova di tartarughe. La zona in cui erano state deposte le uova, a Torre Chianca, era circondata da un recinto, per proteggerle. I volontari e le volontarie si alternavano giorno e notte per vegliare sulle uova ed assistere alla schiusa.

Credit Mitch Lensink, Unsplash
Di notte è opportuno non puntare la torcia dove si pensa ci siano le uova, per non disturbare e disorientare i piccoli in caso di schiusa. Non ho avuto la fortuna di partecipare alla corsa delle caretta caretta verso il mare ma è stato emozionante sapere che quei minuscoli esseri erano a pochi passi da me e potevo vegliare su di loro, in riva al mare.
Sembra che il territorio pugliese sia diventato l’ambiente ideale per la loro nidificazione e questo mi fa pensare ad un messaggio di speranza per l’ambiente che abbiamo il dovere e diritto di preservare e custodire.
Alla prossima puntata!
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Sara Chandana
Questa sì che è una bella notizia perchè vuol dire che in queste zone le acque sono ideali e noi ne dobbiamo essere fieri e proteggerle. Deve essere bello però osservarle da vicino e di notte poi..:! – Paolo
Ho un’amica che fa veterinaria e si è specializzata nelle tartarughe marine. Da qualche anno lavora all’Ospedale delle Tartarughe di Riccione, ma gira l’Italia come volontaria nel periodo della schiusa delle uova per insegnare agli altri volontari cosa fare e come comportarsi in quei momenti. Con questo post mi hai fatto pensare a lei e a tutta la passione che ci mette per proteggere queste creature del mare.
La tua amica è degna di stima e ammirazione, ci vogliono tanto amore e dedizione per fare questo mestiere.
mmama mia che bella notizia e soprattutto che bello poterle vedere dal vivo….. le tartarughe vanno rispettate, sono animali bellissimi e molto delicati….
Ho avuto la fortuna di vedere le tartarughe marine in Marocco, in natura. Al mattino mi svegliavo e sguazzavano vicino a me. 🙂
Il fatto che le tartarughe stiano tornando di nuovo sulle coste salentine è un’ottima notizia. Significa che l’ecosistema è ancora integro e che quindi si caratterizza come habitat perfetto per questa specie preziosa.
Maria Domenica
Già oppure significa che comunque non è completamente danneggiato. Quando sono venuta a conoscenza di questa notizia ho fatto i salti di gioia.
Finalmente una buona notizia! Il ritorno delle tartarughe significa che l’ambiente è ancora adatto alla loro riproduzione e quindi non totalmente inquinato. Che tenerezza mi fanno quelle duecento uova da cui usciranno delle piccole tartarughine che dovranno affrontare la prima fatica della vita ovvero raggiungere il mare. Molte non sopravviveranno, ma alcune torneranno e deporranno le uova nello stesso punto. Che meraviglia è la natura!
si, la natura ci mostra continuamente miracoli. Mi emoziono per queste cose. 🙂
Grazie per aver condiviso questa bella notizia! Amo il tuo blog e ti seguo, condivido moltissimi tuoi valori! namastè!
Sei super carina, grazie mille e Namaste a te 🙂
Questa é una notizia fantastica! Vuol dire che l’ecosistema potrebbe essere ancora salvabile vista la riproduzione delle caretta caretta! Certo che dev’essere stato emozionante poter vegliare su di loro!
Moltissimo anche se avrei tanto voluto vederle correre verso il mare: chissà che forza vitale in azione!
Le Caretta Caretta sono da sempre uno dei miei animali preferiti, mi hanno sempre fatto una gran tenerezza. Soffrivo molto a saperle costantemente in pericolo, per fortuna finalmente grazie all’aiuto di chi di dovere, stanno tornando a diffondersi nel Mediterraneo!
Sono contenta che queste bellissime tartarughe depongano le uova in Salento e quindi nelle loro acque ritroviamo questi animali. Speriamo poi non vengano uccisi impigliati nelle reti o in altri modi.
Che merviglia, deve essere stato meraviglioso vedere queste tartarughine raggiungere l’acqua. Una bellissima notizia, che da un po di speranza per il futuro.
Che belle che devono essere dal vivo con i loro cuori gialli sul dorso! Queste sono esperienze che ci fanno capire quanto prenderci cura della natura, mari inclusi, sia davvero importante!
Che belle! Nella mia città c’è un centro di recupero di tartarughe marine che poi una volta guarite vengono rimesse in mare…più volte ci ho portato i ragazzi a vedere quando vengono reinserire nel loro ambiente naturale
Che bella notizia sapere che le tartarughe abbiano scelto di deporre le uova sulle spiagge del Salento.
Anni fa alle Maldive avevo visto una rete di protezione per le tartarughine appena nate. Mi avevano raccontato che il guscio di quelle tartarughe alla nascita è molle e quindi il loro peggiore nemico sono gli uccelli marini che le riescono a “pescare”, decimandole. Per questo motivo le tenevano per qualche settimana in queste reti di protezione.
Chissà com’è il guscio delle Caretta Caretta alla nascita?
Che meraviglia aldilà del valore per l’ambiente, importantissimo! Mi fa tanto da metà esotica, solo per colpa della mia ignoranza ovviamente….
Che bello in vado sempre in basilicata a Policoro a BOsco Pantano dove c’è un parco naturale di rigenerazione delle tartaruche caretta caretta, è veramente emozionante vedere tante piccole tartarughine uscire dalla sabbia e andare verso il mare
Wow che belle. Credo sia proprio un’ emozione unica vederle nuotare vicino.
questa è un anotizia davvero stupenda. Spero però che non sia solo una cosa momentanea per il fatto che il mare era senza barche ed erano più tranquille. Speriamo di aver imparato qualcosa da tutta questa situazione.
Dipende dalle aree. Se pensiamo che sia successo prima del lockdown è un buon segno. 🙂