Marrakech da sola
Marrakech da sola: ti racconto la mia esperienza!
Tre come i giri di tè marocchino sono le volte in cui sono partita verso il Marocco nel 2019. E scrivo questo post proprio dalla mia piccola camera rosa situata in un tipico hotel marocchino. Questo è il secondo viaggio (aggiorno il post, ne sono seguiti poi molti altri in solitaria in Marocco) in cui mi ritrovo ad esplorare Marrakech da sola e nonostante, a marzo, non abbia amato questa città al primo impatto, me ne sto innamorando piano piano.
Marrakech da sola: assolutamente sì, se ti va
Forse stai leggendo questo post perché vuoi davvero girare Marrakech da sola, o per semplice curiosità. La mia esperienza è positiva, sarà perchè vengo dal Salento e non è proprio una terra facile e soprattutto ho anni di esperienza in viaggi estremi – molti dei quali in India – sulle mie spalle, a Marrakech mi sto trovando bene.
Sono venuta qui perché ho un contatto, ma mi ritrovo ad esplorare in solitaria per la maggior parte del tempo. Mi va bene, lo sapevo in partenza.
Come mi sono organizzata
Sono arrivata all’aeroporto di Marrakech – Menara la sera di Capodanno, con l’aereo in ritardo perché due persone a bordo – contemporaneamente – si sono sentite male.
Avevo già prenotato un taxi tramite Booking, il tassista mi ha aspettata nonostante il ritardo. Ci siamo fatti gli auguri per strada! La mezzanotte è scattata mentre ero appena salita in taxi. Un Capodanno originale, senza dubbio. Il mio cenone è stato una sfogliatella napoletana in aereo, acquistata poco prima in aeroporto.
Ho deciso di piantare le tende nel mio solito hotel nei pressi della celebre piazza Jemaa El Fna, avevo già prenotato dall’Italia.
Sapevo che il taxi non sarebbe potuto entrare in piazza. Mi ha lasciata in un punto ai margini di Jemaa El Fna e da lì ho proseguito a piedi, zaino in spalla, verso il mio hotel. Tanto conoscevo già la strada.
A Marrakech
Ho quindi camminato zaino in spalla a Marrakech da sola dopo la mezzanotte, sguardo dritto, davanti a me, senza lanciare ganci con il contatto visivo a nessuno. Schivando le persone che erano davvero tante. Una volta in hotel ho lasciato le cose al volo e sono subito scesa in piazza a farmi un giro: io donna italiana a Marrakech da sola. Credo l’importante sia voler stare lontani dai guai, nella vita in generale, e non crearseli. In un luogo, il Marocco, di cui inizio adesso a conoscere la cultura ed i codici di comportamento, non mi metto certo a fare la spavalda. Cerco di essere rispettosa e cauta, ma qualche errore lo faccio nonostante l’impegno.
Sto imparando che il Marocco si mostra piano piano nel suo splendore, come una perla rara racchiusa nel guscio di un’ostrica. La società marocchina è molto complessa, ma non credo più di quella italiana tra le sue bellezze ed ipocrisie. Ho imparato a non giudicare, ma osservare e il Marocco sta devastando diversi miei condizionamenti e pattern mentali. Nonostante tanti anni di meditazione e ricerca interiore. A Marrakech da sola esco, mi godo il sole e questa città vibrante. C’è davvero tanto da fare e sto valutando se fermarmi per tutto il soggiorno in Marocco perché sono stanca di viaggiare con lo zaino, cambiare camere. Voglio esplorare, conoscere in modo rilassato e senza schemi.
Marrakech da sola: suggerimenti
Prima di venire qui, come in qualsiasi altro posto, è bene informarsi sulle tradizioni e sui codici di comportamento ed avere sale in zucca.
Poi il resto si scoprirà sul campo, ma almeno cerchiamo di capire dove stiamo andando. Molto ho già scritto nel post Viaggiatrici in Marocco, qualche tempo fa. Sopra ho scritto dei ganci che lanciamo con il contatto visivo: è inutile negarlo, con lo sguardo si parla. Se poi teniamo presente i codici comportamentali di un luogo, questo, non ci sembrerà tanto strano evitare di fissare un uomo negli occhi o sorridere. Ripeto, è questione di codici diversi e di sintonizzarsi sulla stessa frequenza di chi vive qui. Lo scrive una donna molto spontanea, che sorride pure ai polli, ma a volte è meglio trattenersi per il proprio bene, per proteggersi. Anche se può capitare che la spontaneità abbia la meglio.
Un aneddoto
L’altra sera, gironzolando nei pressi del mio hotel, mi sono ritrovata davanti un celebre negozio super instagrammato, così ho deciso di entrare. Per curiosità. Uno dei commessi ha offerto del tè ad una coppia di turisti e, in pochi istanti, mi sono ritrovata anch’io con il mio bicchiere in mano. Poco prima avevo pensato che desideravo proprio un tè! Abbiamo riso e scherzato, mi sentivo in una situazione protetta. Il commesso, poco dopo, mi ha chiesto se volessi vedere il centro di massaggi al piano inferiore. Era tutto illuminato, c’era un altro lavoratore. Ho sbirciato dal piano superiore prima di scendere le scale. Vado giù, immaginando di trovare una massaggiatrice, in un’area adibita in fondo. Nulla, solo bei prodotti. Mai fare supposizioni!
Improvvisamente: “Vuoi un massaggio per rilassare la schiena?”. Mi fa il commesso. Ah, cavoli! Scherzando con i turisti ho sorriso anche a lui, senza malizia, ma lui ci ha visto altro. Ho girato i tacchi e sono andata via veloce. Tutto questo in un negozio famoso nel mondo, zeppo di gente, in piena piazza Jemaa El Fna. L’importante è non cadere nella rete, reagire prontamente.
Nonostante qualche piccolo malinteso, come questo, mi sento molto grata di poter fare quest’esperienza in solitaria. Non c’è nulla di più bello quando stiamo bene con noi stesse e possiamo vivere e viaggiare seguendo i nostri ritmi, fatti di biSogni. Imparando anche a conoscerci sempre più a fondo e farci rispettare. Con grazia.
Conclusioni
Informarsi, essere prudenti senza andare in paranoia. Fidarsi ma non dimenticare di proteggersi. Buon viaggio!
Un saluto da Marrakech,
Sara Chandana
Pensa che io sto pensando di fare la stessa cosa nel mese di marzo… A differenza di quello che pensano molte persone, il Marocco mi sa di un paese accogliente e molto ospitale… Ho ragione?
Cara Sara, che coraggio! Io non penso sarei riuscita a partire per un viaggio così da sola! E per l’episodio del massaggio temo che mi sarei spaventata parecchio! Ma viaggiare è anche questo, lo so! Attendo altri racconti su Marrakech 🙂
Più che spaventata mi ha intimidita e lo avrei preso a sberle. Ma il peggiore è stato un francese in piazza insistente e molesto. Mi ha vista cenare da sola ed è stato molto fastidioso. A parte questo tutto perfetto. 🙂
Ciao Sara, sai che ti leggo sempre molto molto volentieri! grazie a te viaggio un pochino anch’io attraverso i tuoi racconti!
Sei una grande esploratrice del mondo umano e – si sa già – di te stessa.
Un saluto 🙂
Grazie di cuore, non sai che piacere mi fanno le tue parole. Una carezza. Ti abbraccio forte, da Marrakech
Io ho adorato Marrackech ma non ero da sola quando ci sono stata. Tu sei molto coraggiosa ma non imprudente, una donna sola in qualunque luogo anche non arabo rischia sempre di essere fraintesa. Goditi la città e la libertà!
Marrakech mi ha sorpreso positivamente. E’ stato uno dei miei viaggi piu belli del 2019, che mi ha lasciato con la voglia di scoprire meglio questa bella nazione 🙂
Che bella Marrakech, mmi piacerebbe visitarla prima o poi! Grazie per i consigli sul mondo di comportarsi, viaggiare è anche questo: capire meglio altre culture!
A primo impatto Marrakech fa scappare molte persone, ma piano piano rivela la sua dolcezza! 🙂
Posso chiederti che temperature ci sono in questo periodo? Ahhh io non partirei da sola, dovrei portarmi dietro la truppa!!!
Al mattino presto e di sera freschetto da giubbino (ieri mattina alle 8.00 avevo anche il cappellino di lana), durante il giorno caldo da stare senza giacca. Ed i temerari a maniche corte, ma non sono tra loro! L’escursione termica è forte.
Non ho mai fatto un viaggio in solitaria. Brava, hai fatto bene a partire da sola, mai fermarsi! Poi la città è davvero bellissima!
Città stupenda, da comprendere piano piano. Grazie, adesso so di poter viaggiare sola anche in futuro. 🙂
Trovo in questo articolo una competente guida in fatto di viaggi all’estero, dove le culture e le usanze non sempre sono uguali alle nostre e – dunque – bisogna cercare di adattarsi. Forse è proprio questo il fascino dei posti esotici come il Marocco, sentirsi parte di una comunità di cultura differente semplicemente vivendo la città con le dovute accortezze.
Roberto, hai colto perfettamente il nocciolo della questione.