Interlingua: comunicazione senza frontiere
Tote le esseres human nasce libere e equal in dignitate e derectos. Illes es dotate de ration e de conscientia e debe ager le unes verso le alteres in spirito de fraternitate.
Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, Articolo 1.
Scommetto che hai capito tutto. 🙂
Immagina di viaggiare per il mondo e comunicare, con chiunque, nella stessa lingua. Hai mai sentito parlare in interlingua? Sai di cosa si tratta?
Interlingua, o neolatino, è il prodotto di una standardizzazione del vocabolario comune di alcune lingue internazionali. Un linguaggio senza frontiere, la lingua più facile del mondo perché risulta naturale e pone l’accento sulla somiglianza delle lingue di riferimento.
Sviluppata nel 1951 dall’Associazione Internazionale per la Lingua Ausiliaria, in seguito a ben 15 anni di ricerche e studi, non deve essere considerata un’insalata di parole ma è una vera e propria lingua artificiale. Creata per essere internazionale e compresa, nell’immediato, da tutti, senza averla mai studiata prima. Senza dover investire soldi/tempo per capirla. Essa è il prodotto di un processo di standardizzazione di parole, provenienti da lingue diverse, che però rappresentano la stessa idea. In sintesi, tratta di vocaboli già esistenti, quindi non inventati, che provengono da lingue romanze (derivanti dal latino) e dall’inglese.
Regola nell’interlingua
La regola è che vengano utilizzate parole e regole grammaticali presenti almeno in tre lingue tra:
- Inglese
- Italiano
- Francese
- Portoghese
- Spagnolo
- Rumeno
Quindi, se una parola, è presente, per esempio, in italiano, portoghese e spagnolo, viene adattata in interlingua.
Ma cosa succede quando una parola è necessaria per comunicare, ma non è in comune tra queste lingue? Semplice, si fa riferimento al latino, prendendo il vocabolo da questa lingua morta (è una lingua morta perché non esistono più nativi) ma ancora così preziosa. O, ancora, si prendono i termini da altre lingue romaniche, ma anche da tedesco, russo.
Curiosità
I colori in interlingua
Scopriamo i colori principali in interlingua:
- Bianco – Blanc
- Nero – Nigre
- Rosso – Rubie
- Arancione – Orance
- Giallo – Jalne
- Verde – Verde
- Blu – Blau
- Viola – Violette
- Marrone – Marron
Inoltre, esistono periodici, film, cartoni animati e musica in neolatino.
Chi la parla?
Interlingua viene parlata da persone provenienti da tutti i continenti del mondo, che hanno dato vita ad una vera e propria comunità di parlatori. Per averne la padronanza di linguaggio è necessario studiare circa 4 mesi.
Ricapitolando: punti a favore
- Facile da comprendere nell’immediato
- Fa leva sull’istinto
- La sua comprensione non richiede investimento di denaro o tempo
- Lingua inclusiva
- Viene parlata in tutti i continenti
- Si basa sui punti in comune
- Musicalità delle parole
- Connette i popoli
- Promuove la Pace
- Seconda lingua ausiliaria al mondo
Interlingua non è Esperanto
Siamo di fronte a due lingue artificiali e ci sono delle differenze, ma anche un visione comune.
Ludwik Lejzer Zamenhof fu l’inventore dell’Esperanto che venne compilato tra il 1872 e il 1887. Ebreo russo, nato in Polonia, parlava: russo, ebraico, yiddish e polacco. Frequentò il Liceo Classico di Varsavia dove studiò latino, greco, tedesco e francese. In seguito apprese l’inglese. L’Esperanto venne creato partendo da tutte queste lingue, portando un messaggio di Unità e Pace dei Popoli.
#PeaceBeginsWithMe
Risorse
Ho scoperto interlingua grazie al Tik Toker Orlophe, presente anche su altri social come Instagram e Youtube. Grazie ai suoi video – che vi suggerisco di guardare – semplici ed immediati, mi sono subito appassionata a questo linguaggio così musicale e senza barriere. Il suo blog si chiama carlosvalcarcel, basta chiedere a Google. Esiste anche un sito ufficiale di questa lingua così armoniosa. I social media, se utilizzati con intelligenza, possono trasmettere veramente aspetti preziosi dell’Umanità.
Conoscevi questa forma di comunicazione?
Alla prossima puntata con DrinkFromLife!
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