Ayurveda आयुर्वेद scienza della vita | India

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ayurveda
Credit Pratiksha Mohanty, Unsplash

Ayurveda: il suo significato, dove nasce e curiosità.

Dove nasce l’ayurveda

L’ayurveda nasce in India millenni fa, evolvendosi grazie alle menti meditative dei saggi. Inizialmente si diffuse per tradizione orale, da maestro a discepolo. Poi attraverso le poesie in sanscrito, molte delle quali andarono perdute. Sembra che la sua prima menzione scritta fu nei Veda, considerato il più antico testo di letteratura al mondo.

Credit Bharat Kumar, Unsplash

Significato della parola

La parola Ayurveda deriva dalla radice sanscrita आयुर्वेद ayu che significa vita e veda conoscenza rivelata. Potremmo tradurla come scienza o conoscenza della vita. Si tratta di un sistema di guarigione olistico, indigeno, di medicina.

Dhanvantari, divinità dell’Ayruveda, avatar di Krishna. Fonte Wikipedia

Il sistema ayurveda, infatti, comprende tutte le nozioni e pratiche necessarie per vivere bene, in armonia tra corpo, mente e spirito il cui equilibrio è fondamentale per la salute degli esseri umani. È integrato nel sistema sanitario indiano che preserva ancora le radici con l’antica medicina.

Per la sua matrice antica è considerata la madre di tutte le arti di guarigione.

It is a medical-metaphysical healing life-science, the mother of all healing arts. The practice of Ayurveda is designed to promote human happiness, health and creative growth.

Dr. Vasant Lad

Finalità

L’ayurveda si basa sulla prevenzione delle malattie, il mantenimento dello stato di salute del sistema corpo, mente e spirito, ma fa leva anche sulla guarigione. La maggior parte dei principi medicinali utilizzati sono a base di erbe.

I rishi, gli antichi saggi, ricercatori del vero lungo il sacro viaggio della vita, hanno scoperto la verità attraverso religioni, pratiche, meditazioni, intuizioni. E hanno manifestato questa verità nella vita quotidiana.

L’ayurveda è la scienza della vita giornaliera, arrivata a noi attraverso le conoscenze pratiche, filosofiche e spirituali di questi sapienti.

Loro avevano compreso l’intima relazione tra gli esseri eventi e il cosmo. L’energia cosmica si manifesta, in maniera visibile e invisibile, attraverso gli esseri viventi e non viventi. Attraversa e permea ogni essere e oggetto.

Secondo i rishi, la fonte del tutto è Consciousness, che in italiano traduciamo con consapevolezza, ma nella traduzione perde la sua accezione autentica. Consciousness si manifesta, nella materia, come energia duale, maschile e femminile, impersonificata dalle divinità induiste Shiva e Shakti.

Noi tendiamo a dividere tutto: bello e brutto, bene e male, giusto o sbagliato, ma Consciousness trascende ogni dualità.

Il potenziale umano in ayurveda

Secondo l’ayurveda l’essere umano rappresenta il microcosmo, quindi racchiude in sé l’universo. Non è un essere separato dal mondo: come creatura generata dalle forze cosmiche (che altri chiameranno Dio) fa parte del Tutto.

(Ricordo durante un ritiro di Risveglio la guida ci disse: ” Cosa ci divide dall’esterno, i confini del corpo forse? Non c’è seperazione”. E facemmo degli esercizi di autopercezione per sperimentarlo).

Credit Urip Dunker, Unsplash

Per questo motivo, l’essere umano, ha un potenziale immenso e infinite possibilità.

In sintesi, l’ayurveda insegna a mantenere la salute, ma anche a ripristinare lo stato di salute perchè fa leva sulla capacità di autoguarigione dell’individuo.

Differenze tra medicina occidentale e ayurveda

Se la medicina occidentale, ma l’Occidente in generale, tende a porre enfasi sull’individualità, a categorizzare, etichettare, ogni cosa, anche gli esseri umani, a vedere le parti del corpo distaccate dal resto dell’organismo, la medicina ayurvedica volge lo sguardo alla visione d’insieme e alla correlazione tra le parti.

Dove l’Occidente è razionale, logico, analitico, divisorio, l’Oriente è osservazione, accettazione, accoglienza, esperienza, intuizione. Per questo motivo l’Occidente non comprende l’ayurveda e le discipline olistiche. Per comprendere l’Oriente non si può, infatti, utilizzare una chiave di lettura prettamente razionale e analitica, in alcun campo, chi è stato in India lo sa bene. 🙂

Credit Praktisha Mohanty, Unsplash

Non si vuole demonizzare o svilire alcuna via, ciascuno seguirà la strada che ritiene opportuna ed una non esclude l’altra. Io stessa in alcuni periodi della vita mi sono curata con l’ayurveda.

In altri mi sono ritrovata costretta, in Italia, ad usare gli odiati antibiotici perchè, per esempio, avevo un forte ascesso. Non conoscevo medici ayurvedici vicino a me a cui chiedere consiglio.

I 5 elementi

Secondo i rishi, e le loro percezioni, il mondo materiale nasce da uno stato di consapevolezza unificata e immanifesta. L’energia si manifesta attraverso i 5 elementi: etere, aria, acqua, terra e fuoco che rappresentano il cuore dell’ayurveda.

E poichè l’essere umano è un macrocosmo, i 5 elementi sono presenti in ogni individuo e sono anche connessi ai 5 sensi.

Tridosha

I 5 elementi si manifestano nel corpo umano come tre principi base chiamati tridosha, alla base della moderna psicosomatica. I tridosha principali sono:

  • Vata, unione di etere e aria
  • Pitta, unione di fuoco e acqua
  • Kapha, unione di terra e acqua

Vata, pitta e kapha governano le funzioni dell’apparato corpo, mente e spirito. Rappresentano anche differenti tipologie fisiche (la costituzione è la manifestazione dei 5 elementi) collegate a diversi cibi e diversa indole. Quando non sono in equilibrio si verificano disagi e malattie.

I 5 elementi nel corpo:

  • Terra. Si manifesta nel corpo attraverso il solido. I tessuti, le ossa, i denti, le cellule.
  • Acqua. È rappresentata dai nostri fiumi, le vene. Il sangue, i fluidi del corpo. Si trova in quello che è umido.
  • Fuoco. È il fuoco della digestione, la temperatura del corpo. Si manifesta in quello che è caldo, acido.
  • Aria. Si manifesta nei movimenti, venti, del corpo, che siano interiori o esteriori.
  • Etere. L’elemento sottile, per molti impercettibile, prima dell’aria. Lo spazio vivo, vibrante, in cui tutto accade.

Agni, il fuoco sacro

Agni, anii, rappresenta, in ayurveda, è molto importante poichè la chiave della salute. È il fuoco che governa il metabolismo. Intelligenza, comprensione, percezione sono segnali che agni è in equilibrio. Quando l’occhio è vivo, presenta un guizzo nello sguardo, agni sta lavorando bene.

Diagnosi

Partiamo dal presupposto che la parola diagnosi, in Oriente, ha un significato diverso dall’Occidente. In ayurveda la diagnosi è un monitoraggio delle interazioni tra salute e patologia e avviene nel tempo, inoltre insegna a prestare attenzione – e prendersi cura – ai sintomi prima che la patologia si manifesti.

Vige l’osservazione giornaliera di polso, lingua, viso, occhi, unghie e labbra.

Day-to-day observation of the pulse, tongue, face, eyes, nails and lips provide subtle indicators. Through these, the student of Ayurveda can learn what pathological processes are
occurring in the body, which organs are impaired and where dosha and toxins have accumulated. Thus, by checking the body indicators regularly, pathological symptoms can be detected early and preventative measures taken. Ayurveda teaches that the patient is a living book and, for understanding and physical well-being, he or she must be read daily.

Dr Vasant Lad

L’ayurveda, infatti, considera ogni essere un libro vivente da leggere giornalmente.

Ci sarà modo di parlarne in mandiera più approfondita su drinkfromlife e di conoscere i trattamenti ayurvedici. Condividerò anche le mie sperimentazioni con esperti del campo. Potrebbe interessarti anche L’India nel dna: arrivo in Kerala la culla dell’ayurveda.

Risorsa consigliata (in inglese):

Ayurveda The Science of Self-Healing by Dr. Vasant Lad

Alla prossima puntata con drinkfromlife.

Che tutti gli esseri siano Felicità.

Sara

Sara

Anima vagabonda, amo aggirarmi nelle medine arabe, nei templi indiani, nei borghi salentini o deserti sperduti nel mondo a sentimento, collegata con la Terra e il Cuore. Mi trovi anche sul progetto Sahara View Tours.

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