Viaggiare a piedi scalzi nel mondo | Barbara
Racconti in quarantena è una rubrica nata in questo singolare periodo per tenerci compagnia e tracciare i cambiamenti profondi nelle nostre vite. Questa volta ospite è Barbara di Viaggiare a Piedi Scalzi, ma preferisco sia lei a presentarsi.
Benvenuta Barbara e grazie di essere qui. Avresti voglia di presentarti alla tribù di drinkfromlife?
Mi chiamo Barbara, sagittario di segno e di fatto e sono nata sotto le due torri.
Ho 33 anni e mi sento una donna in cammino. Mi fa sentire viva la vita in Natura, la scrittura, i viaggi, danzare il tango e partecipare a cerchi di donna, il mare e l’acqua in generale.

Cosa facevi e dove ti trovavi i giorni precedenti la quarantena? Quali erano i tuoi progetti?
Il 7 marzo sono arrivata a Lucca insieme ad un’amica, Valentina, con cui avevamo progettato, da mesi, un viaggio dal nome “Libera come una donna”: un pezzo di via Francigena, da Lucca a Roma, a piedi, raccogliendo storie di limitazione della liberà individuale e scattando fotografie con un abito da sposa, gesto tributo a Pippa Bacca e simbolico degli stereotipi che ancora viviamo in quanto donne. Avremmo dovuto camminare per 23 giorni in mezzo alle meravigliose colline del centro Italia…
Un progetto che spero continuerete dopo, è molto forte ed interessante.
Dove ti trovi adesso e cosa fai tutto il giorno?
Adesso, invece, sono a Bologna. Da quando l’anno scorso sono partita ho lasciato la mia casa in affitto e non avevo in mente di dover avere bisogno di un’abitazione in muratura per un po’, ed invece….

Invece sono fortunata perché ho una famiglia da cui posso stare.
In queste settimane sono diventata costante nella pratica yoga, mi sperimento nella meditazione, cucino e curioso nelle ricette vegan, leggo tanto, scrivo molto, sto con i miei genitori che nell’ultimo anno avevo visto poco. Viaggio stando ferma, prima di tutto, dentro di me.
Durante questa fase hai maturato delle riflessioni, sulla tua vita e/o in generale, che vorresti condividere?
Nonostante fossi in viaggio da un anno e la mia vita mi piacesse, avevo comunque dei ritmi veloci, troppo veloci. Il primo pensiero va alla lentezza: mi godo una cosa alla volta e sto nel silenzio e nel vuoto. Poi la riduzione degli stimoli e dei contatti: sta emergendo chi e cosa mi manca davvero e chi, invece no.
Credo che a livello personale e collettivo sia un’occasione preziosa ed unica di consapevolezza e cambiamento. Abbiamo costruito un sistema socio-economico ignorando le risorse del Pianeta e degli altri essei: tutto questo non era sostenibile ad oltranza.
Madre Natura ha provato ad avvisarci più volte, ma noi non eravamo disposti ad ascoltare. Adesso, in questa generale mancanza di ossigeno, abbiamo l’opportunità di riflettere sui nostri stili di vita e sulle priorità.
I tuoi progetti futuri sono cambiati?
In parte sì. Ho ancora più chiaro cosa voglio fare e meno voglia di “perdere tempo”. Il mio obiettivo è trovare un posto in natura e vivere, il più possibile, di autoproduzione, capacità artigianali e in maniera sostenibile.
Ho risistemato un vecchio furgone e voglio fare esperienza come “woofer” in giro per l’Italia per studiare l’agricoltura biologica e le tecniche affini.
E poi sto lavorando ad un progetto personale che è la realizzazione di un sogno 🙂

Ah bene! Magari, durante il tuo viaggiare a piedi scalzi, passa dal Salento! C’è una masseria che ospita woofers proprio a pochi chilometri da casa mia. 🙂
Da Viaggiare a Piedi Scalzi a Drinkfromlife: un messaggio da custodire
Chiudiamo gli occhi e ascoltiamo il cuore. Nella nostra pancia c’è la verità ed è l’unica cosa da seguire e cogliere. Non sprechiamo (anche) questa occasione!
Un messaggio che abbraccio e condivido. Colgo l’occasione per ricordare il viaggio di Barbara, senza soldi, da Bologna a Lampedusa per finanziare Mediterranea che monitora il mar Mediterraneo e presta soccorso ai naufraghi.
Barbara è un tesoro di esperienze e talenti e ha anche una formazione come operatrice sociale. Lungo il tragitto ha conosciuto comunità e storie di bellezza e dignità. Sulle orme di questo viaggio è nato il docufilm – che mi è paiciuto moltissimo – C’è un’Italia bellissima, girato da Costanza Castiglioni, giornalista e videomaker.
Tappe del viaggio sono state comunità sostenibili, incontri speciali con persone che raccontano di beni confiscati alla mafia, punti di luce nella nostra Italia e tanto altro.
Grazie di cuore Barbara, ci lasci i tuoi riferimenti?
Sui social sono Viaggiare a piedi scalzi e ho un blog di cui ho ricominciato ad occuparmi proprio in queste settimane: viaggiareapiediscalzi
Se ti ha toccato la storia di Barbara potrebbero piacerti anche i Racconti in Quarantena precedenti.
Alla prossima puntata con drinkfromlife e la tribù di chi ama viaggiare consapevole e vive in armonia con la Terra.
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Sara Chandana










Bellissimo il progetto di Barbara! Spero che possa farlo in futuro, mi piacerebbe proprio vederlo realizzato! Mi sono ritrovata molto nel momento in cui dice che in questo silenzio si capisce davvero chi ci manca e di chi abbiamo bisogno ❤️
Bellissimo questo progetto e belle queste interviste per conoscere nuove persone. Grazie !
Sono contenta che ti piaccia e stia piacendo. 🙂
Un modo di vivere e di essere che ci ricolloca nel giusto punto dell’universo e di questo pianeta…ma ci vuole un bel coraggio ed uno spirito di avventura non indifferente
Sono d’accordo su tutto.
Possiamo ispirarci e poi utilizzare modi più vicini al nostro modo di essere, per diffondere i messaggi che piacciono al nostro cuore.
Brava Barbara! il progetto e la filosofia di vita mi hanno affascinata, andrò subito a dare un occhio al suo blog! Concordo a pieno ad aver ritrovato un po’ la lentezza con questa quarantena…penso che in realtà ne avevamo tutti un po’ bisogno!
Stupenda questa intervista! Vado subito a curiosare sul sito di Barbara, ho ricavato un’ottima impressione da queste parole. E il suo progetto è meraviglioso! Quanta energia positiva mi avete trasmesso!
Auguro a Barbara il realizzarsi di questo progetto perché se si ha la possibilità ed il coraggio di inseguire i propri sogni è la cosa più bella.
Bellissima sezione del blog. E molto bella la storia si Barbara e dei suoi ideali. complimenti continua così!
Che bello il progetto “Libera come una donna”. Spero possano riprenderlo appena l’emergenza sanitaria sarà finita e potremo rimetterci in viaggio.
La seguo su Instagram, ha un’anima stupenda e fara’ grandi cose. Spero possa tornare a viaggiare presto ma intanto ascoltarla e’ sempre una esperienza positiva…
Intervista molto interessante e piena di spunti. La filosofia di Barbara è molto sfidante, speriamo possa proseguire con i suoi obiettivi. Bella rubrica, andremo a curiosare il suo blog.
Potrebbe essere davvero interessante vivere nella natura e vestirsi con l’autoproduzione. Complimenti a Barbara per i suoi progetti
Che bei progetti, tutti, quelli di Barbara. Mi piace il suo approccio alla vita! Grazie Sara per farci conoscere virtualmente belle storie e belle persone che aprono squarci interessanti nel piattume che, ahinoi, ci circonda.
Barbara è davvero una personcina speciale, poi incredibilmente spontanea.
Devo ammettere che mi sta piacendo troppo condividere storie simili. 🙂
Bellissima la storia di Barbara, ma ancora di più il suo progetto per il futuro – che sento molto affine al mio. Lo stare a contatto con la natura è ciò che sto inseguendo, il vivere quanto più possibile in autoproduzione un sogno dal quale sono molto affascinata.
Grazie per aver condiviso questa storia di autentica bellezza.
Grazie a te per averla accolta. Sono in sintonia con voi.
Concordo con Barbara quando dice che in questo periodo di clausura forzata ci si rende conto di chi ci manca e chi no… Viene fuori la verità!