Gaia: zaino in spalla e sketchbook alla mano
La protagonista dei Racconti di Quarantena di oggi è Gaia che esplora il mondo zaino in spalla e con un bellissimo sketchbook alla mano. È lei a chiudere, in bellezza, questa rubrica che ci ha tenuto compagnia durante il periodo di lockdown e nata per tracciare i cambiamenti avvenuti nelle nostre vite.
Diamole il benvenuto e lasciamo che sia lei a raccontarsi e condividere la sua quarantena.
Buona lettura!
Benvenuta Gaia, grazie di essere qui. Ci tenevo molto ad ospitarti! Hai voglia di presentarti alla tribù di drinkfromlife?
Ciao Sara, prima di tutto volevo ringraziarti per questo invito. È sempre bello collaborare con dei blog amici e sono felicissima di conoscere anche la tua community! Mi presento: sono Gaia Putzolu, una travel blogger e illustratrice alle prime armi, sempre a metà strada tra la tipografia e la prossima fuga.

Viaggio da sola, ma in realtà non lo sono mai. Couchsurfing, ostelli e airbnb fedeli compagni, la solitudine dura dall’aeroporto al check-in.
La musica è il motore che muove tutto questo. Ascolto decine di generi diversi ogni giorno, ne analizzo i contenuti e il loro significato per le comunità del mondo. Da un brano scatta la mia curiosità e ne indago usi e costumi.
Ho acquistato il mio dominio nel 2019, ma racconto di viaggi già da prima, sempre zaino in spalla e sketchbook alla mano. I miei mezzi per capire il mondo sono l’illustrazione, la stampa e la calligrafia. L’obbiettivo è mettere tutto questo in dialogo per parlare di luoghi insoliti, fuori dalle solite classifiche, certe volte snobbati o per nulla conosciuti.

Amo l’Est Europa, dai Balcani al Caucaso, ma il Maghreb mi fa l’occhiolino. Sul blog e sui social troverete guide di viaggio, racconti, illustrazioni e un piccolo shop con tutti i miei gadget autoprodotti.
Siete sempre i benvenuti!
Puoi raccontarci cosa facevi e dove ti trovavi i giorni precedenti la quarantena? Quali erano i tuoi progetti?
I giorni precedenti la quarantena me li ricordo bene, ero in Marocco. Ho visitato il Nord: Tangeri, Tetouan, Chefchaouen e Akchour. Questa regione è un autentico splendore, ha tutto ciò che di più tipico possiede il paese, ma con una quiete unica. Mi son goduta il Marocco in maniera molto più profonda e consapevole e mi ha fatto capire quanto ancora abbia da imparare sull’intera regione.

Purtroppo al mio ritorno sarei dovuta partire a Sarajevo per il Servizio Civile Universale, ma i miei piani sono stati rimandati vista l’emergenza. Ovviamente sono veramente dispiaciuta, visto che aspettavo questo momento da tempo, ma sarò paziente, sperando di fare comunque un’esperienza indimenticabile.
Inshallah!
Dove ti trovi adesso e cosa fai tutto il giorno?
Adesso mi trovo a Cagliari, a casa. Sono molto felice di essere riuscita a tornare, non so come sarebbe potuto essere affrontare il lockdown in un paese che non è il mio.

Cerco di impiegare il tempo al meglio: gli ultimi esami, il lavoro in tipografia, il blog e nuovi lavori di illustrazione. Mi porto avanti il più possibile, perché so che appena saremo tutti in sicurezza non mi vorrò più fermare. 🙂
Durante questa fase hai maturato delle riflessioni, sulla tua vita e/o in generale, che vorresti condividere?
Si, sia su di me che sul sistema in cui viviamo e di cui siamo complici. Ho capito che non sono fatta per stare ferma e l’ho trovato incredibilmente innaturale, per quanto giusto e necessario. Ho capito anche che gli squilibri che già esistono nella società sono diventati fastidiosamente profondi e questo mi mette continuamente in discussione. Mi chiedo quale sia il mio ruolo, cosa potrei fare per cambiare la situazione. Non ho molte risposte, ma le cerco continuamente.
Porsi delle domande è indice di consapevolezza. Penso spesso che siamo nati nomadi e comprendo l’anelito alla ricerca.
I tuoi progetti futuri sono cambiati?
Non sono cambiati, sto aspettando di poter riprendere tutto da dove l’avevo lasciato. Forse non sarà più come l’avevo sognato, ma ne varrà sicuramente la pena. Come dice Faruk Šehić
Sarajevo rimarrà, tutto il resto passerà.
Ora faccio lunghe passeggiate, cerco nuove ispirazioni e idee per ripartire.
Un messaggio da custodire per la community drinkfromlife?
Mi piacerebbe condividere con voi la mia citazione preferita, una frase che ho fatto davvero mia e che negli ultimi anni è diventata quasi una filosofia di vita:
Le radici sono importanti nella vita di un uomo, ma noi uomini abbiamo le gambe, non le radici, e le gambe sono fatte per andare altrove. Pino Cacucci
Grazie di aver condiviso con noi, ci lasci i tuoi riferimenti? Così possiamo ritrovarti
Mi trovate sul blog Gaia Putzolu Travel the World one Sketch at a Time e sui social: Facebook, Instagram e Pinterest
Grazie di cuore, Gaia, e ti auguro di realizzare i progetti che hai nel cuore e disegnare tanto sul tuo magico sketchbook!
Invito, inoltre, chi legge, a curiosare tra i Racconti in Quarantena precedenti.
Un anno dopo…
Un anno dopo Gaia si trova a Bucarest, da circa sei mesi, esplora la città e i suoi dintorni e continua a creare splendide mappe e condividere le sue avventure, trasmettendo messaggi profondi.
Alla prossima puntata con drinkfromlife!
Sara









Viaggiare e disegnare credo sia un po’ come vivere e respirare. Ahimè non so disegnare e dunque scrivo, comunque mi hai fatto ricordare qualcosa di molto bello, un’emozione da ritrovare.
Davvero bella questa intervista e credo che chi è abituato a viaggiare non riesco proprio a stare fermo per cui lei in questa quarantena ha sofferto molto ma come spesso accade quando si vuole qualcosa non ci si rinuncia e con ottimismo e buona volontà riuscirà di nuovo a viaggiare a trovare il modo giusto per continuare i suoi sogni
Ho apprezzato molto la sincerità di Gaia nel dichiarare che trova innaturale fermarsi, in un momento storico in cui va di moda sostenere il contrario!
Gaia è veramente spontanea e non ha paura di esprimere quello che sente, mi piace molto anche per questo.
Seguivo già Gaia e i suoi viaggi ed è un piacere ritrovarla qui, soprattutto leggendo le sue impressioni sulla zona nord del Marocco, che ho vissuto anche io quest’estate!
Infatti non vedo l’ora anch’io di andare al nord, sembra sia proprio diverso dal centro e sud.
Veramente una bella intervista, non conoscevo Gaia e i suoi viaggi e mi ha fatto veramente piacere scoprire il suo blog
Bellissima questa intervista, ci mette a conoscenza di altre realtà a noi sconosciute, se non avessi qualcosa qui a trattenermi sarei già andata via secoli fa, l’Italia è bella bellissima, ma fuori di qua ci sono tantissime opportunità secondo me che dovrebbero essere cote, ma on è detta l’ultima parola, complimenti a Gaia per i suoi progetti non smettere mai di crederci.
Penso che il fatto che tu riesca ad abbinare il viaggiare con il disegnare è fantastico. Due passioni in una! I tuoi disegni sono davvero molto belli, creativi. Mi piacciono!! – Paolo
Bellissima intervista! Per viaggiare da soli ci vuole un gran coraggio e questa ragazza ne ha da vendere. Trovo carinissimo il fatto che disegni i luoghi e le cose tipiche dei paesi che visita. Davvero brava!
Non conoscevo gaia, nè il suo blog, ma devo dire che questa intervista mi ha incuriosita, adesso vado a fare un giro trai suoi articoli per conoscerla meglio!
Non aver risposte è una grande libertà. Cercarle è una forma di viaggio. Bellissima intervista, e bella persona tu Gaia (Sara la conosco e non c’è bisogno che dica altro). Tangeri mi affascina molto, chissà. Complimenti!
Ciao Gaia, complimenti! Mi è piaciuta molto quest intervista e soprattutto lo spirito di Gaia
Felice di condividere la sua esperienza, è una ragazza in gamba.
Che ragazza interessante, non la conoscevo…
Vado subito a curiosare nel suo blog e tra i suoi profili social!
Veramente molto interessante, ti piacerà! 🙂
Una bella intervista e Gaia é una persona davveto solare, senza timore. Una ragazza davvero in gamba
ma sei bravissima! vado subito a vedere sul tuo blog!
Che bello questo senso di libertà che ha la invidio tantissimo!
Un intervista fatta con il cuore aperto, mi piace molto la citazione che non abbiamo solo le radici ma gambe per viaggiare
Ho visto alcuni dei suoi post su instagram quindi è stato interessante conoscere un po’ di più Gaia con questa intervista. Bellissimo lo spunto di Cacucci. E in quarantena anche io ho trovato innaturale stare ferma…!
La quarantena ha messo tutti a dura prova, persino io che elogio la lentezza l’ho trovato innaturale.
Anche a me è piaciuto molto lo spunto di Cacucci. 🙂
Non conoscevo Gaia tanto meno il suo blog, andrò a sbirciare dato che da come ho capito troverò interessanti spunti sull’Est Europa. Sara grazie per questo “incontro”!
Grazie a te Sabina, sicuramente il blog di Gaia non ti deluderà.
Bellissima intervista!! Brava Gaia! Viaggiare e disegnare sono due cose meravigliose. Anche io adoro disegnare e soprattutto ho una “malattia” verso i font e le calligrafie, quindi come vedi sei in buona compagnia. Una cosa che faccio sempre durante i miei viaggi è fotografare le insegne particolari dei negozi e quelle luminose di notte.
Bello girare per il mondo con uno zaino, ma bello anche saper disegnare e mettere sulla carta pensieri, idee, schizzi
Bellissima intervista e bellissimi i disegni di Gaia, così come lo sono le sue nere di viaggio! Mi ci rivedo un po’ perché anche io adoro lo zaino in spalla, girare da sola tra ostelli ed Airbnb. E sono d’accordo anche sulla citazione
È stato bello conoscere meglio Gaia. La seguo da tempo su Instagram e ho visto che da poco vive a Bucarest, città che mi sta facendo conoscere meglio.
Sì, adesso è a Bucarest, mi piace come ci sta raccontando la sua permanenza lì.