Meditare sulla Montagna Sacra Arunachala

OLYMPUS DIGITAL CAMERA

In occasione del primo viaggio in India avevo stabilito un itinerario da seguire ma una volta messo piede in questa terra antica mi resi conto che potevo solo seguire l’energia del momento. Abbandonarsi all’India è anche questo, non programmare oppure permettere che i programmi saltino. È così che sono finita a meditare sulla montagna sacra Arunachala e nell’ashram di Ramana Maharshi – chiamato il saggio di Arunachala – a Tiruvannamalai.

Da Mysore, con il mio compagno di viaggio, prendo un bus notturno per Bangalore. Ho visto, prima di partire, gli orari dei bus al computer, non sembrano molto frequenti. Provo così a cercare un albergo per riposare ma lascio perdere, meglio andare all’avventura.

Arrivati a Bangalore, invece, alla stazione dei bus ne troviamo subito uno per Arunachala-Tiruvannamalai. I doni dell’India! Il tragitto è avventuroso e intriso di bellezza al tempo stesso. L’autista ci lascia proprio davanti all’ashram di Ramana. È chiuso ( ci sono degli orari di apertura e chiusura) e così ci facciamo portare, con un tuc tuc, alla guesthouse scelta sulla mitica Lonely Planet. A saperlo prima non avremmo pagato il tuc tuc perché facciamo solo pochi metri di tragitto!

Leggi anche India tutto è possibile e niente è certo

Questi sono i tranelli in cui cadono i pivellini al primo viaggio in India…

Arunachala Ramana Home è una guesthouse molto spartana ma pulita e si trova in una zona silenziosa. Ogni giorno vado all’ashram di Ramana e medito in questo posto immerso nella pace e nella natura. La montagna sacra Arunachala che lo sovrasta è un richiamo fortissimo e provo a salire per ben due volte, sebbene non arriverò mai in cima per il caldo.

Meglio svegliarsi all’alba e fare questo pellegrinaggio nelle prime ore del mattino. La passeggiata è silenziosa e toccante, il verde ti entra dentro e la montagna, se apri il tuo cuore, sembra parlarti… darti dei messaggi. Di tanto in tanto, lungo il tragitto, si intravedono esseri viventi in meditazione… oppure scimmie quasi umane.

Quello che si verifica in alcuni luoghi nel mondo in particolare, se li cammini con totale apertura – ma questo in fondo può valere sempre e ovunque – è indescrivibile per la profondità che ti apre dentro. Varchi enormi nell’anima, se di anima possiamo parlare, che ti fanno sentire parte del tutto e comprendere che davvero non c’è separazione perché non c’è un dentro e un fuori.

Grazie Arunachala, tornerò a camminarti.

4 Risposte

  1. emanuela ha detto:

    che bello leggerti! perchè tu non scrivi reportage di viaggi. tu scrivi i tuoi viaggi, i tuoi incontri ed il viaggio dentro te stessa, che è il più bello ed important, per te che lo vivi ed hai vissuto e per me che leggo.
    qua momento non semplice, ma ci sono sempre, ti seguo , lo sai, giorno per giorno, momento per momento, parola per parola.
    ti abbraccio forte, fortissimo
    Emanuela

  2. Chandana Sara ha detto:

    Che belle parole! Grazie! Sono felice che arrivi proprio quello che desidero trasmettere! Mi piace raccontare così i miei piccoli grandi viaggi, come una sorta di diario emozionale, dando anche qualche informazione per i viaggiatori, che non guasta. Ti mando tanta buona energia! un abbraccio carissima.

  3. TravelandMarvel ha detto:

    Complimenti mi è piaciuto molto leggere questo tuo articolo.. il tuo stile, il tuo modo di raccontare.. mi ha colpito molto!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!