Conosciamo Maria Millarte di Around me | Racconti in quarantena

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Maria Millarte
Maria Millarte, civiltà rupestre a Massafra

In questa giornata di Rinascita, che è la Pasqua, vi presento Maria Millarte del blog Around me. Lasciamo che sia lei a presentarsi nella rubrica Racconti in Quarantena.

Per chi arriva oggi: racconti in quarantena ha due scopi. Documentare questo delicato momento storico e intrattenerci con le storie reciproche, ricreando, almeno in parte, il calore umano che vivevano le nostre nonne, o antenate in generale, intorno al braciere, la sera. O davanti una finestra aperta mentre l’aria di primavera stuzzica l’animo.

Benvenuta Maria! Ti va di presentarti alla community di drinkfromlife?

Buongiorno a voi tutti lettori di Drinkfromlife e un grande abbraccio a Sara, la padrona di casa che ringrazio per l’ospitalità. Sono Maria Millarte autrice del blog Around me in cui racconto storie di viaggi e di vita con una particolare attenzione ai viaggi sostenibili e lenti da cui trarre benefici per il corpo e la mente.

Sono pugliese, nata a Taranto, la mia città del cuore, ma vivo nella Terra delle Gravine, a Massafra, un’altra parte della Puglia che vi invito a scoprire. Questo è l’inizio della mia presentazione classica a cui vorrei aggiungere alcune righe: che sono figlia dell’Universo e il Sole è il mio punto di riferimento. Seguace degli insegnamenti di Gesù che predicava Amore. Forse fa un po’ sorridere, può sembrare un controsenso, ma per me scienza e fede sono due facce della stessa medaglia. 

Maria Millarte e un suggestivo panorama su Massafra

(Capisco. Sono innamorata anche io della figura di Gesù e anche di Maddalena. Proprio stanotte ho rivisto un film bellissimo di Garth Davis, Maria Maddalena).

Cosa facevi nei giorni precedenti la quarantena? Dove ti trovavi? Quali erano i tuoi progetti?

Le mie giornate erano organizzate in modo semplice e lineare, le dividevo tra il lavoro, casa. Questa ruotine mi stava un po’ stretta, principalmente stanca del lavoro che faccio da quasi quarant’anni, e, cosa che ora mi sembra assurda, desideravo da tempo restare a casa. Si, stare a casa!

Lo ripetevo a me e a mio marito ogni giorno. Volevo dedicarmi a quello che ritenevo importante per me stessa, che mi facesse stare bene, e non seguire più una giornata scandita da ritmi sempre uguali. Mi dispiace pensare che questa quarantena per me è stata una manna dal cielo, sono consapevole che è un pensiero cattivo vista la tragica situazione che stiamo vivendo. 

Tra i vari progetti messi in stand by c’era uno dei miei soliti viaggi a Milano per andare a trovare il mio nipotino. Il 17 marzo dovevamo festeggiare il suo terzo compleanno, non lo vedo da Natale e questa è stata una rinuncia che ho accettato mal volentieri. 

Dove ti trovi adesso e cosa fai durante il giorno?

Sono a casa ovviamente con mio marito che all’inizio scalpitava per uscire e poi ha capito che lo deve fare solo per rifornire la dispensa. I miei ritmi sono cambiati, sono più lenti e me la prendo comoda. Senza indugi ho chiuso lo studio e con il mio collaboratore ci siamo organizzati per lavorare da casa e per essere vicini ai clienti siamo reperibili 2 ore al giorno la mattina, più lui che io.

Il tempo maggiore lo passo sul web, tra social e blog, scrivo e metto in ordine gli articoli giù scritti e pubblicati. Inoltre, sto facendo un corso gratuito di un mese proposto dalla scuola di influencer che mi sta aiutando a capire molti lati della comunicazione che non conoscevo e a posizionare il mio profilo instagram. Lo trovo interessante e alla mia portata. Per il resto cerco di muovermi facendo un minimo di attività fisica visto che a volte penso di cominciare a fondermi con il divano.

Durante questa fase hai maturato delle riflessioni, sulla tua vita e/o in generale, che vorresti condividere?

Si, sto approfondendo i miei pensieri su un argomento che già mi stava a cuore e cioè come siamo stati in grado di violentare la nostra grande Madre Terra e penso a come mi sarebbe piaciuto stare in questo periodo nella casa di campagna a Martina Franca, nella valle d’Itria a contatto con la natura.

Probabilmente sarebbe stato meno opprimente di questo silenzio urbano che ingloba la città in un’atmosfera quasi sinistra e che comunque è una panacea per le mie orecchie. Non credo a punizioni varie, divine o di contrappasso, ma sono convinta che è un segnale forte per l’Umanità. Alcuni, i più sensibili, lo ascolteranno e ciò produrrà dei cambiamenti a livello personale e interpersonale; altri, sordi alle lezioni che ci vengono impartite, continueranno nella loro frenetica e avida vita quotidiana. 

Restando con me stessa mi ascolto di più, vado alla ricerca di quello che mi manca per completare questa fase della mia vita. A luglio finisco sessantanni, è stata una lunga vita piena di alti e bassi, con molti momenti dolorosi ma anche tante soddisfazioni e gioie.

Sono consapevole di aver intrapreso la discesa e con grande stupore mi accorgo di non aver paura di andare verso la fine. All’improvviso in questi giorni mi sono riscoperta serena e paradossalmente curiosa di sapere come sarà il dopo.  Ecco, considero questa mia consapevolezza e serenità un grande traguardo. Non dubitate del fatto che spero che avvenga il più tardi possibile.

Dorsale del Pollino

I tuoi progetti futuri sono cambiati?

Non molto per ora. Voglio continuare a scrivere e a viaggiare anche se nei dintorni. Voglio realizzare il sogno di andare in Norvegia arrivandoci con il camper per immergermi nella sua immensa natura. Non so se ci riuscirò dipende dal mio autista personale che negli ultimi tempi preferisce passare il tempo libero andando in barca a pescare. Continuerò a pretendere di avere più contatto con il mondo naturale che abbiamo la fortuna di avere nel nostro territorio tra mare, campagna e boschi. 

Hai un messaggio da lasciarci?

Lasciatevi andare, non abbiate paura di dimostrare quello che siete. Siate positivi, ogni cosa che vi accade non succede per caso: un piccolo gesto, una parola, una persona che avete conosciuto, anche se è qualcosa che a voi sembra negativa. Se siete attenti, se ci riflettete, troverete sempre il perché, il lato buono.

Circondatevi di persone che vi vogliono bene, noi siamo bravi a riconoscerle. Io credo al karma perché ne ho avuto le prove e alcune volte anche io non ho saputo cogliere immediatamente il messaggio che si è svelato in seguito. Se c’è amore in voi, in noi, tutto diventa facile. Un abbraccio. 

Prima di chiudere, ci lasci i tuoi contatti?

Se volete leggere i miei post vi lascio il mio sito Around me – il blog di Maria Millarte

Su instagram come Around me blog o Maria Millarte.

Su facebook Around me – Blog di Maria Millarte

Grazie di cuore per attraversare insieme questa avventura!

Grazie a Maria, ma anche a Nadia e Clara che hanno condiviso la loro quarantena con noi, nei post precedenti. Tracciamo insieme la bellezza che questo momento epocale sprigiona, per lasciare un messaggio di pace. Nonostante tutto.

Alla prossima puntata con drinkfromlife e amicizie belle!

xxx

Sara Chandana

Sara

Anima vagabonda, amo aggirarmi nelle medine arabe, nei templi indiani, nei borghi salentini o deserti sperduti nel mondo a sentimento, collegata con la Terra e il Cuore. Mi trovi anche sul progetto Sahara View Tours.

6 Risposte

  1. Giovy Malfiori ha detto:

    Che piacere leggere questa intervista di Maria. Lei è una persona che apprezzo molto e mi piace il suo modo di raccontare il mondo e la vita.

  2. Seguo da un pò il post di Maria e questa intervista mi ha consentito di conoscerla un pò di più come persona. Neppure io credo alle punizioni divine ma penso che questa pandemia debba farci riconsiderare il nostro rapporto col mondo inteso come natura e come persone rivolgendo lo sguardo agli ultimi. E… anche io come Maria avevo in programma un viaggio in Norvegia, per arrivare a Capo Nord in moto… verrà il momento anche per questo.

  3. Raffaella ha detto:

    Seguo il blog di Maria da tempo e mi piace molto. Sono contenta di averla incontrata anche nel tuo spazio virtuale. E’ una sintonia che mi piace molto.

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